11.

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È passata solo un' ora e la mia condanna è già stata scritta. Dovrò stare con Eros tutti i giorni in biblioteca dopo scuola.

<<Non ti farà niente mio fratello tranquilla>> Sol sta cercando di consolarmi ma sta fallendo.

<<So che a mio fratello non vai a genio ma non è cattivo>>

La professoressa attira la nostra attenzione

<<Dovrete fare un lavoro di gruppo che sarà il 25% del voto finale, ho inviato tutte le informazioni sul mio corso, i gruppi sono stati creati da me. Bene iniziamo... >>continua a chiamare e formare gruppi, mancano poche persone

<<Alina Moore, Sol Walker,Edoardo Conte ed Eros Walker, dovrete parlare di Cime tempestose di Emily Brontë>> 

sono a bocca aperta e non solo io, che complotto è questo di metterci tutti insieme.

<<Guarda il lato positivo, siamo insieme>> solo dal mio sguardo capisce che è meglio che non dica altro.

<<Quindi belle ragazze siamo insieme eh?>> Edoardo prende una sedia e si avvicina a noi. Ha addosso una camicia bianca, due bottoni aperti, abbastanza per vedere la sua sottile collana d'oro, passa le mani sui suoi capelli stile Leonardo Dicaprio , devo ammettere che è affascinante, sembra un modello. I suoi occhi azzurri vagano su Sol, un sorriso beffardo

<<Mia dea>> Sol alza gli occhi al cielo, come se fosse abituata alle sue battute e lusinghe.

<<Smettila di provarci con mia sorella>> Sta vagando con lo sguardo, per capire dove sedersi, prende la sedia e si mette di fronte a me.

<<Dobbiamo prendere il libro dalla biblioteca,leggerlo e nel mentre appuntarsi qualcosa>> annuncio, tutti sbuffano, eccetto Eros

<<Per prendere i libri possiamo farlo noi due ragazzina, tanto dobbiamo già andarci dopo scuola>> annuisco e basta. Sol ed Edoardo vanno dalla professoressa a chiedere delle informazioni. 

lo guardo a malapena, ma lui... sento bruciarmi da quanto mi stia fissando, anche quando alzo il volto beccandolo non distoglie lo sguardo neanche di un centimetro.

<<Vuoi dirmi qualcosa Eros?>>

esita qualche secondo prima di rispondermi

<<Potevi dirmelo che non ti eri buttata per tua spontanea volontà ma che era stato quel pazzo a spingerti>>

<<Ho cercato di dirtelo ma hai continuato a parlare senza ascoltarmi, non che mi aspettassi il contrario>>

Alza un sopracciglio e mi lancia uno sguardo annoiato
<<Ti avverto, non ci andrò piano facendoti da tutor solo perché sei amica di mia sorella intesi? >>

A interromperci è la stessa ragazza bionda dell'altra volta.
<<Ti fa ancora male?>> accarezza il suo braccio

<<Ormai sono passati giorni>> sembra un po' infastidito dalla sua presenza, si siede sulle sue gambe al che Eros alza gli occhi al cielo

<<Non mi hai più chiamato, non dirmi che hai una ragazza >> gli accarezza la guancia destra, la sua mandibola si contrae, si sta trattenendo si vede.

<<Senti io non-..>> gli accarezza il labbro inferiore e questo mi basta perché
senza neanche pensarci le parole mi escono dalla bocca

<<Hai ragione, c'è l'hai di fronte>> la bionda si gira verso di me, incrocio le braccia e mantengo il contatto visivo.

Un ricordo perduto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora