CAPITOLO 14

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"Basta, basta concentriamoci adesso"
Annuisco riprendendomi, ritornando seria.
Endla guarda un punto fisso della stanza scrutando qualcosa nella sua mente.
"Chi ami più degli dei?"
Dice lei continuando a guardare altrove.
Non ci penso su nemmeno un secondo ed esclamo.
"Mio padre" mi guarda mettendo un finto broncio scoppiando a ridere, gli do una lieve pacca sulla spalla ridendo con lei.
"Va bene, questo torna, ti ha portato via tuo padre e tu lo vuoi indietro con te"
Rimango basita, perché non sono riuscita ad arrivarci almeno a questa frase,
mi gratto la testa per riuscire a concentrarmi sull'altro pezzo di frase.
" È dover seguire i piani"
Spremo quei pochi neuroni attivi che mi sono rimasti, ma nulla non riesco a farne uscire nulla.
Guardo disperata Endla, ma suppongo che neanche lei abbia trovato nulla.
"Piani, quali piani?" Mormora a voce alta.
"Ho trovato! Kagea tu non hai mai seguito le regole, potrebbe intendere questo?"
"Non lo so ma molto probabilmente si riferisce a questo"
"Allora, ricapitoliamo hai perso tuo padre e per riaverlo indietro devi seguire i piani, ma quali piani ?"
Troppi punti di domanda con poche risposte mi sta venendo il mal di testa a furi di pensare.

" Va bene tralasciamo questo dettaglio, passiamo al prossimo pezzo"
Aggiunge sbadigliando.
"Come faceva?" Esclama corrugando la fronte.
" Tra le stelle hai reclamato perciò il rischio tuo è diventato"
La guardo e noto che sul suo viso è spuntato un'espressione indecifrabile.
"Che cosa c'è?" Dico preoccupata
"Questa frase non so proprio come spiegarla". Dice mettendosi una mano fra i capelli, si volta verso di me alzando un sopracciglio.
"Tu hai qualcosa in mente?"
Esamino la frase, ma niente non mi esce fuori niente.
Sono troppo stanca, ma so che domani non mi ricorderò niente.
Scuoto la testa orma esasperata.
"Tra le stelle hai reclamato, hai per caso pregato in queste notti?"
"Io prego tutte le notti ma non vedo cosa ci sia di strano".

Endla annuisce dandomi ragione.
Come un lampo che mi passa attraverso la mente, ricordo, adesso ricordo,
"Non so se c'entra la sera stessa prima che rubassi il vaso avevo chiesto a mia madre di perdonarmi tute le mie malefatte che ho compiuto e che stavo per fare"
Lei mi guarda confusa e io la guardo allo stesso modo.
"Quale vaso?"
"Ho trovato un vaso e se ti dico che dentro conteneva miglia e miglia di Domis non mi crederai"

Endla rimane con la bocca spalancata, sapevo benissimo cosa voleva chiedermi.
"No, non c'è l'ho qui con me è scomparso insieme a mio padre"
La anticipai.

"Strano, dove è che lo avevi trovato?"
Disse strofinandosi  gli occhi.
Che tesoro pur sapendo che domani deve andare a scuola resta sveglia per aiutarmi.
Io le voglio un mondo di bene.

"L'ho trovata in una casa a Filixyan, il bello che quella casa non ci ho mai fatto caso ed è enorme, più delle altre."
Endla si gratta nuovamente la nuca, non sapendo che cosa dire.
"Hanno una piazza veramente bella, mi sono fermata ad ammirarla attorno alla fontana sul pavimento ci sono incastonate dei disegni di alcuni Dei"
"Ferma ferma, quali disegni?"
A Filixyan c'è solo una piazza e sul pavimento non ci sono disegnati alcun dio"

Rimango sbalordita, non credo proprio che me lo sia immaginata, ero sveglia al cento per cento nonostante fosse stata notte fonda.
"Ti dico che in realtà c'è, li ho visti".

"Invece no, ci sono passata mille volta in quella piazza"
Esclama coprendosi il viso con le mani.
"Va bene, va bene questo non è importante".
Dico muovendo le mani in fretta furia.
"Hai ragione, concentriamoci adesso"
"Allora, per spezzare ciò che hai nel cuore...
Nel sonno profondo dovrà cadere il tuo più grande amore."

Mi metto una mano davanti alla bocca.
"Non ci credo me la sono ricordata tutta"
Batto le mani fra di loro.
Ormai mi ha contagiata.
"Posso solo ipotizzare l'ultima frase perché non so che cosa vuole dire ciò che hai nel cuore"
dice alzandosi dal divano iniziando a girovagare attorno al tavolo.

"Molto probabilmente adesso tuo padre sta dormendo in un sonno profondo"
Il mio cuore fa una capriola, solo il pensiero che mio padre non è in se in balia di tutto quello che gli può succedere mi spaventa molto.

"Come posso trovarlo?, Ci si può arrivare in quel regno?".
Endla prende in mano un libro che aveva sul tavolino e inizia sfogliarlo, dopo un paio di secondi esulta.

"L'ho trovato"
La guardo confusa, senza proferire  parola.
"Qui racconta che un tempo esistevano portarli che portassero in qualsiasi mondo che non fosse il nostro e uno di questi è il regno delle ombre, ma vennero chiusi molto molto tempo fa".

Mi metto una mano sulla fronte esasperata.
"E quindi come faccio ad arrivare in quel regno?"
"Si narra che però uno dei portarli non è chiuso del tutto e sai dove si trova questo portale?"

La guardo e scuoto la testa.
"Alla punta della Montagna delle Grida, ma non è facile arrivarci ci sono molte difficoltà, in più la fa più freddo di qui".
Sinceramente non mi interessa devo fare tutto il possibile per riavere dietro mio padre, (possibilmente come prima)
Mi guarda e instintivamente alza un'angolo della bocca.
"Non ti interessa vero?"
La guardo e sorrido.
" Va bene, allora domani mattina ci alziamo presto e ti accompagno, non accetto un no, ormai sono dentro anch'io a tutto questo".

Domani mattina?
No troppo tardi non si sa se lo stanno torturando o ancora peggio se sia morto.
"No domani mattina è troppo tardi, partiamo adesso"
Dico alzandomi in piedi per raggiungerla.
"Kagea guarda fuori noti qualcosa?"
Mi volto verso la finestra e con mio stupore intravedo dalla fessura un lieve luce.
Cavolo e quasi mattina.
"Scusami se ti ho tenuta sveglia oggi hai scuola"
Lei si avvicina allargando le braccia, senza che me lo chiedesse l'abbracciai.
"Non scusarti questo è il minimo che farei per te"
Dice ancora tra le mie braccia.
"Ma se vuoi partire la mattina tu non hai scuola?"
Lei si stacca costringendomi a guardarla.
"Basta che avviso che sono ammalata, e per un paio di giorni non vado".
Sembra tutto così facile detto da lei.
Potrei avere una amica migliore di così? Spoiler No.

"Bene adesso andiamo dormire per qualche oretta che (oggi)  ci serve tutta l'energia possibile per arrivare a quella fottuta punta  della Montagna.
Spalanco la bocca, impossibile Endla che impreca.
Per tutto gli Dei.
Mi guarda e scoppia a ridere, ed io la seguo a ruota.
Per un momento siamo tornate alle bambine di una volta.

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