CAPITOLO 11

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cantilenò inginocchiandosi davanti a me.
Rimasi perplessa. perchè sapeva chi fossi ed io no?
"niente, mi sono persa ritrovandomi qui per sbaglio". Sussurrai Intimorita dal suo ghigno
"Quindi se ho capito bene, per sbaglio ti sei ritrovata qui e per sbaglio hai aperto il mio cassetto chiuso a chiave?"
abbozzò un sorriso che mi bloccò il respiro , avevo paura di emettere una sillaba.
"e sempre per sbaglio ti sei impossessata di ciò che non ti appartiene?"
continuò lui indicando le mie mani.
Alzò lo sguardo per guardarmi meglio.
Mi guardò partendo dal primo capello alla punta dei piedi.
Dopo di che puntò lo sguardo dritto al mio. Notai una piccola scintilla che gli attraverso gli occhi. Ma forse me lo ero immaginata.
"puoi pure andare , cio che hai preso ti servirà."
non dando modo ai miei pensieri di formularsi, mi alzai e scappai da lì.
Senza guardarmi indietro, con la paura che con lo sguardo mi seguisse con l'orologio ancora stretto in mano

Caccio via questo ricordo orami lontano.
Mi fa venire ancora la pelle d'oca.
Mi concentro sulla serratura della porta. Prendo in mano la forcina e la inserisco. Con un minimo sforzo riesco ad aprirla e scivolare dentro, siccome la libreria non era messa così tanto bene.
Davanti a me trovo una vasta serie di scaffali ordinati verticalmente, addossati alle pareti. libri, talmente tanti che a stento riesco a capire come sia possibile che ce ne siano cosi tanti in una piccola biblioteca del genere .
Ma sono di fretta, non ho tempo per prestare attenzioni a particolari.
So bene o immagino che gusti possano piacere a Endla, mi infilo tra gli scaffali alla ricerca della sezione di famosi miti, (possibilmente greci).
Se non sbaglio ricordo che Endla è la sua ferdente passione nel racconatare miti e leggende di Ante.
Arrivata allo scaffale dove presuppongo ci siano quei libri che cerco, inizio a farli scorrere.
Sono dentro ormai da molto tempo, quando la mia voglia inizia a scemare.
Non c'è la faccio più.
Immagino che li abbia letti tutti.
Adesso come faccio? Voglio veramente portargli un piccolo regalo, con meno veemenza di prima inizio a scorrere. Scorro, scorro tra I capitoli di ogni libro. Quando per sbaglio urto contro una mensola facendo cadere un libro a terra.
Il tonfo distrugge il silenzio che ho intorno.
Di scatto mi volto verso l'entrata esalando un sospiro di sollievo, quando ricordo che non c'è nessuno.
Per ora.
Devo sbrigarmi.
Lo raccolgo e leggo il titolo, "Le mille avventure" . lo guardo meglio. un libro semplice della copertina in pelle con la scritto in oro. Osservo la data di pubblicazone (1765). Recente. Strano , non è menzionato l'autore . percorro la corsia all'indietro ritrovandomi alla porta.
Dalla fessura, inizia a penetrare una fioca luce.
Cavolo ho fatto tardi, devo uscire piu in fretta possibile da qui, senza farmi notare.
Mi catapulo fuori, sapendo che tra non molto il sole sarà pieno e la gente uscirà tra poco.
Sgattaiolo via, non curandomi di chiudere la porta ne di guardare se c'è qualcuno pronto ad iniziare il propio lavoro, un lavoro onesto.
Un errore che una ladra non dovrebbe mai commetere.
Mi dirigo a passo felpato con una metà ben precisa. Alla mia vecchia "casa" .
Guardo il cielo ormai colorato di un rosa cipria con spruzzi di un delicato azzurro.
Una leggero vento mattutino mi solletica il naso, mi stupisco del calore che emana. Segno che sta arrivando la primavera , la mia stagione preferita.
Amo come Il cielo si schiarisce, lasciando il vecchio freddo morire, le strade iniziano a rinascere, I primi fiori spuntano dal suolo
sembrando un dipinto .
Un capo lavoro.
Il vento gonfia gli alberi, facendo cadere le gocce della pioggia precedente dagli aghi.
Ucellini cantano il richiamo della regina, per avvisare che sta tornando tutto come prima.
Profumi floreali invadono le narici. Invocando I ricordi rimsti all'interno gli edifici.

Finita la contemplazione, cercndo di passare per le scorciatoie del villaggio di Atinea, mi avvicino sempre piu dove penso che viva la mia amica.
Lungo il tagitto mi pervade la mente il ricordo di mio padre, di dove possa essere sparito, se non gli è successo niente, se sta bene.
Ancora con questi domande impresse in testa finalmente arrivo.
Rimango sbalordita dal fatto che il posto non è cambiato, è rimasto il freddo e abiguo posto.
L'unica cosa che mi porta a bozzare un lieve sorriso, è il fatto di vedere dei bambini giocare e scherzare fra di loro, ignari del luogo in cui vivono e quanto sia spietato il mondo.
Attraverso l'entrata dell' edificio e mi avvio verso il numero della stanza che penso dove potrebbe trovarsi Endla,
N6.
Busso ma nessuno apre, busso di nuovo ma ancora niente.
Magari è uscita?
Magari non è ancora rientrata?
Mi allontano, con l'idea di aspettare che torni, se tornerà.
Bazzico per il lungo e stretto corridoio portandomi a galla i vecchi ricordi che cercavo di non ricordare lasciando passare il pensiero  su Endla.
Sta bene ? Le è successo qualcosa ?
Quando sono nelle vicinanze della stanza N6 sento un "click" provenire dalla serratura.
Mi volto di scatto pronta ad abracciarla, ma invece di trovare una figura slanciata con dei capeli rossi, lentigginata, davanti a me appare una bambina paffutella dai lunghi capelli castani, con in in mano un dolce.
Mi osserva da cima a fondo senza proferire parola, mi ricorda me , dopo un breve attimo urla.
"Mamma, c'è una bella ragazza qua!"
arrossisco per il complimento e aspetto che esca anche la madre.
Che Endla non sia più qua mi è chiaro, così decido di chiedere a lei se per caso sa dove può essere.
Un'attimo dopo, dalla soglia della porta esce una signora con in braccio un bambino che avrà si o no quattro mesi.
Mi regala un'ampio sorriso. Non lo ricambio. Non ci rieco, se penso alle difficoltà che porta crescere non un figlo, ma due in un posto come questo. Dimenticato dagli dei, se non addirittura maledetto.
"Che cosa potrà mai desiderare questa bellissima ragazza?" dice porgendomi un'occhiolino, per ricambiare mi sforzo di sorridere a mia volta.
Mi avvicino lentamenete e gli chiedo l'informazion che mi serve.
Mi fermo quando ormai siamo non troppo distantinti
"Conosce un certa Endla Minystines ?"

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