Capitolo Ventidue

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-Potresti evitare di alzare il volume della musica ogni volta che io lo abbasso?- Domando stufa a Rebekah che sono sicura non fa altro che provocarmi

-Andiamo dolcezza dovresti rilassarti!- Escala sbuffando, voltandosi verso il finestrino.

Perchè tra tutte le persone che sono venute con noi doveva capitarmi proprio Rebekah!?

-Come posso calmarmi se sono praticamente diretta nella tana del lupo?- Le domando.

Non dico di volermi tirare indietro perchè non lo farei mai ma un minimo di preoccupazione e ansia c'è, non posso nasconderlo.

-Bhe se questo potrebbe aiutarti non permetterò che qualcuno metta fine alla tua vita- Dice.

Okay aspetta... ho capito bene!? Cos'è un miracolo?

Mi volto riservandole uno sguardo interrogativo.

Impossibile, non sarebbe Rebekah...

-... perchè l'unica che può farlo sono io. Lascia che finisca di parlare- Okay, è sempre la stessa.

-Comunque dovresti chiamare o fare qualcosa per dire loro che vogliamo incontrarli e che sono con te- Le dico dopo qualche minuto di silenzio.

Non so esattamente dove stia andando con la macchina, non conosco bene Beacon Hills. Se fossi stata io a guidare gli altri a quest'ora ci troveremmo in Antartide. Per fortuna Bonnie sa dove sono.

-Pensi davvero che non lo sappiano già? Sapevano che non eri morta e sicuramente sanno che stiamo arrivando- Mi dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Voglio ricordarti che sono entrata a far parte di questo mondo solo qualche mese fa e non ho mai avuto la fortuna di incotrare un cacciatore di vampiri o roba simile- Kathrine e gli altri non me ne hanno mai parlato. L'unica cosa che mi hanno insegnato a fare, che poi ho imparato da me è stato mordi, cancella e fuggi. Si capisce che questa è la teoria di Damon e Katherine, Stefan invece non riesce a controllare la fame di sangue quindi preferisce bere quello animale.

Non so come faccia a berlo ogni singolo giorno. Io l'ho provato una sola volta e aveva un sapore orrendo.

Comunque non mi piace fare del male alla gente per saziarmi quindi preferisco andare alla banca del sangue in ospedale e prenderlo da lì.

Molte volte la signora McCall e la madre di Caroline, lo sceriffo Forbes ci hanno coperto.

-Comunque la tua amica streghetta non ha pensato di dirti dov'è questo posto?- Mi domanda.

-Sono riuscita ha sentire qualcosa come circondata dalla foresta, una casetta, un posto isolato, uno stagno e so dov'è. Tutto qui- Le dico per la centesima volta.

-Interessante... vediamo se possiamo renderlo molto più interessante- Dice. Velocemente sfila il mio cellulare dalla tasca e inizia a cercare qualcosa.

-Scusa, cosa stai facendo?- Le domando.

-Zitta- Dice continuando a digitare sullo schermo.

-Perfetto!- Esclama poi voltando il cellulare in modo che io possa vederlo.

-Davvero interessante... se volevi parlare con qualcun'altro bastava dirlo- Le dico continuando a guardare il cellulare.

Sta chiamando Bonnie.

-Sto solo cercando di avere altre informazioni- Dice per poi attivare il vivavoce.

Dopo vari squilli Bonnie risponde.

-Elena, qualcosa non va?- Domanda subito.

-Tutto bene qui Bon Bon. Stavo solo chiedendo ad Elena dov'è precisamente il posto dove siamo diretti... è quello che credo non è vero?- Domanda Rebekah rabbuiandosi in viso.

Questi continui cambi d'umore non li capisco.

-Si- Detto questo Bonnie chiude la chiamata lasciando Rebekah con il cellulare all'orecchio.

Rimane ferma per qualche secondo impassibile, con ancora il mio cellulare tra le mani. Solo quando nota che la sto guardando me lo riporge.

-Quindi... devo dedurre che tu sappia dov'è questo posto?- Le domando anche se so già la risposta.

Non c'è niente al mondo capace di mettere a tacere una come Rebekah e se Bonnie ci è riuscita dandole solo la conferma del luogo dove siamo dirette, c'è sicuramente qualcosa sotto. E sono convinta che non mi piacerà.


-Rebekah- La richiamo ancora una volta cogliendo la sua attenzione.

Deve averla proprio turbata la notizia.

-E' il posto dove mio fratello minore è morto, impalato da un paletto di quercia bianca. Da allora quel posto è sempre stato maledetto- Racconta con gli occhi lucidi puntati su un punto preciso della strada.

Per una volta nella vita, posso affermare che vedere Rebekah in questo modo mi fa rimpiangere di averla sempre giudicata negativamente.

Non conosco la sua storia, nessuno apparte i suoi fratelli credo la conosca. Nessuno può giudicarla, perchè chi siamo noi per giudicare una persona?

Tutti hanno fatto cose sbagliate, me compresa.

Vederla in questo stato mi mette un pò tristezza.

-Io... mi dispiace- Le dico solamente non sapendo che dirle.

Non siamo mai state migliori amiche... abbiamo solo voglia di ucciderci l'uno l'altra quindi diciamo che non c'è confidenza.

Sono convinta che se l'avessi conosciuta prima che diventasse una vampira saremmo andate d'accordo.

-Credo che l'abbiano fatto volontariamente- Dice ancora.

-Ci sono infiniti posti qui a Beacon Hills, perchè hanno scelto proprio questo?- Le domando.

-Perchè è un luogo di battaglia- Risponde.

Okay.... non so che significhi ma preferisco mettere un punto a questa conversazione. Non vorrei dover consolarla anche.

-Siamo arrivati- Dice appena imbocchiamo una stradina che porta in una piccola valle dove sorge una casetta di legno con una macchina parcheggiata lì di fronte e alle spalle uno stagno. Non si sente volare una mosca. E' troppo silenzioso.

Parcheggiamo le macchine e poi scendiamo.

Ogni persona che mette piede fuori dalla macchina si guarda attorno per cogliere ogni particolare del posto. Dagli alberi molto alti fino alle rane che nuotano nello stagno.

L'unica che sembra conoscere bene il posto è Rebekah, che una volta data un'occhiata in giro imbocca un piccolo sentiero che porta nel bosco.

Si allontana senza dire nulla fino a quando sparisce nel fitto del bosco.

-Dove sta andando?- Domanda Malia riferendosi a Rebekah.

Penso di sapere dov'è diretta.

-Sentite ho bisogno che diate un'occhiata in giro e controlliate il posto. Non entrate assolutamente nella casa fino a quando noi non arriviamo, intesi?- Domando. Loro annuiscono.

-Fa attenzione- Dico ad Alaric. Lui annuisce e dopo mi inoltro nel fitto del bosco.

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