Capitolo Venticinque

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-Mi dispiace interrompere questa riunione di famiglia ma è meglio se ora usciamo da questo posto- Dice Rebekah indicando questa specie di prigione sotterranea.
-Già andiamo via- Dice Stefan uscendo velocemente dalla stanza seguito da Kathrine.

Pian piano tutti escono dalla stanza e io e Rebekah siamo le ultime.
Regna il silenzio tra noi due fino a quando è lei a romperlo.
-Mi dispiace per Damon- Dice abbassando lo sguardo.
Per mia fortuna non siamo passati dal corridoio che io, Caroline e Klaus abbiamo attraversato insieme, altrimenti si che sarei impazzita.Scommetto che Stefan e Kathrine sono lì adesso.
Non le rispondo e continuo a camminare.
Non riesco a sentire le voci degli altri, sicuramente sono già usciti dal tunnel, quindi io e Rebekah siamo rimaste ancora una volta sole.

-Non ho mai avuto una persona al mio fianco che mi amasse come lui amava te. Sono sempre stata invidiosa per come lui ti amasse che volevo in tutti i modi che amasse me in quella maniera. Io sono stata una vera stronza Elena, ti ho fatto passare l'inferno e sono davvero colpita da come tu non impazzisca per tutte le persone che hai perso- Mi confessa.
Dio quanto vorrei odiarla in questo momento.... sarebbe tutto più facile ma non ci riesco, è più forte di me.

-Bisogna andare avanti, guardare oltre. Ma se ora che è morto Damon non ci fosse Jer, sono sicura che sarei impazzita davvero- Le confesso.
-Non so cosa farei se non avessi i miei fratelli con me- Dice.Quanto ti capisco.
Arriviamo alla scalinata e insieme saliamo le scale per poi trovarci la porta della casa chiusa.Rebekah mi precede e la apre.

La luce esterna ci assale e sono convinta che se non avessi l'anello solare in questi pochi secondi sarei ridotta in cenere.
Rebekah esce prima di me e rimane ferma vicino alla porta, immobile.
-Che lo spettacolo abbia inizio- Sussurra impercettibilmente.
Non capendo di cosa stia parlando esco alla luce del sole e mi metto al suo fianco.Ci vogliono alcuni secondi per adattarmi alla luce che per poco non mi brucia gli occhi.
Dio quei sotterranei sono davvero bui.
Quando tutto inizia a farsi più distinto riesco a capire di cosa parla Rebekah.I cacciatori, ci hanno teso una trappola.
Sono tutti disposti perfettamente di fronte alla porta d'ingresso e tutti hanno le armi puntate contro i miei amici.
-Credo che sia arrivato il momento di darci quello che vogliamo- Un'uomo si fa strada allontanandosi dalla schiera di fronte a noi.

A differenza degli altri questo è più alto e più grosso.
-Lasciali andare- Gli ringhio contro.Damon è morto e la rabbia esce da ogni poro della mia pelle.

-Lo sai che non sei tu a dettare le regole vero? Un mio ordine e loro sparano- Dice ridendo.
-Ti ho detto lasciali andare- Questa volta gli urlo quasi contro camminando verso di lui.
-Diego- Dice mantenendo il mio sguardo.
Controllo la schiera di uomini cercando con gli occhi l'uomo che ha richiamato e subito noto l'uomo stringere la presa attorno al collo di mio fratello.
-Jeremy!- Esclamo avvicinandomi a lui per liberarlo ma prontamente il rapitore stringe di più la presa. Subito mi immobilizzo.
-Fallo fermare! Fallo fermare immediatamente!- Gli urlo contro scagliandomi contro di lui.
-Sai quello che voglio- Dice solamente.
-Okay, okay- Alzo le mani in segno di resa e mi avvicino lentamente a lui che prende la mia borsa e la butta da un'altra parte.
-E' stato facile- Sentenzia sorridendo.Quanto vorrei strapparti quel sorriso dalla faccia.
-Lasciali stare ora- Dico.Lui questa volta scoppia in una fragorosa risata e solo allora noto i canini.Poi tutto si fà più chiaro."Le incantatrici inoltre riescono a risucchiare l'essenza vitale e la forza di tutte le altre creature sovrannaturali esistenti al mondo" mi ritornano in mente le spiegazioni di Derek.
E' riuscito ad avere due originali di 1000 anni ciascuno, un vampiro di 500 anni, uno di 173, una sirena, una strega, una kitsune, un coyote mannaro e un'altro vampiro di qualche anno... invece degli umani farà solamente un'oggetto personale.
-Tu non hai intenzione di lasciarli andare- Sentenzio con gli occhi lucidi.

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