20. Convincere sé stessi

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Mattheo's POV
T/n: «mi desideri, Mattheo?»
Indugio prima di rispondere.
M: «perché? Ti interessa?»
T/n: «la tua mente nasconde bei segreti»
Mi blocco.
M: «...sai leggere la mente?»
T/n: «già»
M: «lo hai mai fatto prima? Con me intendo»
T/n: «no, non mi piace particolarmente invadere la privacy della gente ma tu sembravi piuttosto assorto»
Mi inumidisco le labbra, poi mi avvicino al suo orecchio.
M: «non credo che tu voglia sentire quello che mi passa per la mente ora»
T/n: «decisamente»
Mi allontano da lei, che era di spalle in quanto stavamo facendo gli squat, e mi siedo su una panchina per bere.
Rey (il ragazzo che è interessato a T/n) si avvicina le molto... troppo. T/n si gira di scatto quando sente delle mani sui suoi fianchi, forse ha riconosciuto che non sono le mie. Solo questo pensiero mi fa venire le farfalle nello stomaco.
T/n: «non mi toccare!»
Lo allontana con uno spintone ma lui si avvicina nuovamente a lei. Lo guarda con uno sguardo che non le avevo mai visto addosso: paura mista a rabbia, consapevolezza e determinazione. Non l'ho mai vista effettivamente spaventata. Lo guarda con occhi iniettati di veleno ed è consapevole dell'effetto che fa con quello sguardo addosso. Mette una paura fottuta quando si arrabbia sul serio: niente giochetti, niente frecciatine, niente battutine o sorrisetti e ghigni equivoci. Solo rabbia, pura collera concentrata in un corpo perfetto.
R: «oh, andiamo. Pensi che non sappia che conosci tutto di me? Perché avresti cercato tutte quelle informazioni se non fossi attratta da me»
T/n: «tu hai decisamente frainteso e io non sono nella condizione di intrattenere una conversazione con te»
R: «perché no? Finiresti con il baciarmi ogni angolo del corpo?!»
Ghigna Rey.
T/n: «perché ti staccherei ogni angolo del corpo a morsi»
Ringhia.
R: «pensi che sarebbe difficile per me sbatterti contro un muro anche senza la tua approvazione?!»
Vedo che si irrigidisce, serra i pugni e la mascella. Le nocche sbiancano.
T/n: «sì»
Dice semplicemente. L'intenzione di prenderlo per il collo e soffocarlo svanisce quando, con uno sguardo, lei mi assicura che va tutto bene.
T/n: «non oso immaginare quante ragazze impotenti tu abbia violentato anche solo in questa palestra»
R: «è meglio se non lo immagini, infatti. Ne ho anche perso il conto»
Vedo la furia che continua ad aumentare nei suoi occhi.
All'improvviso entra una ragazza, correndo verso T/n. Impossibile non riconoscerla, è Alice.
A: «T/n Aglaia Blossom, sai bene che non devi arrabbiarti così tanto, potresti perdere il controllo!»
Smette di parlare quando si rende conto della situazione.
Non sapevo che T/n avesse un secondo nome e di certo non mi sarei aspettato il nome della ninfa al seguito di Afrodite...
A: «meglio se torniamo, altrimenti qui non finisce bene»
Dice guardandomi con preoccupazione.
R: «e questa bella ragazza come si chiamerebbe?»
Alice fa per aprire la bocca ma T/n le si para davanti.
T/n: «se non vuoi vedere una furia abbattersi contro di te ti conviene cambiare bersagli perché ti posso assicurare che non ti farebbe piacere»
Sibila manipolatoria.
R: «non ti preoccupare, sarei una bella prima volta per te, tesoro»
T/n scoppia a ridere istericamente.
T/n: «Alice va' via, non voglio che ti succeda qualcosa»
Le sussurra.
A: «non mi succederà nulla, ci sei tu che mi proteggi e se tu dovessi fallire, mezza probabilità su un miliardo, saprei come difendermi. Non ti lascerò sola»
T/n: «davvero, dovresti andare. Sei contro la violenza e io potrei diventare davvero molto violenta»
A: «supererò la mia avversità»
Rey si avvicina a T/n, che allontana Alice con un mezzo spintone e lo affronta. Lo prende per il collo e lo lancia contro il muro con una forza che mi stupisce. Sapevo che è forte ma non mi sarei aspettato così tanto.
Mi accerto che Alice stia bene, poi torno a guardarla. Si avvicina a Rey con una carica che farebbe tremare anche il più temibile dei lottatori.
Rey le sferra un pugno che lei prontamente schiva, di rimando gli tira una ginocchiata talmente forte in mezzo alle gambe che lo ha fatto diventare sicuramente sterile, anzi, dubito che possa avere di nuovo rapporti senza morire di dolore. Mi porto una mano alle parti intime, intuendo il dolore che deve aver provato. Si sentono mugolii di dolore da ogni parte della palestra, mentre Rey inizia ad urlare. Non riesce nemmeno a mettersi in piedi.
T/n: «la prossima volta che approccerai con una donna sono certa che mi penserai. RIPENSERAI A QUESTO DOLORE E AL DOLORE CHE HAI CAUSATO A TUTTE LE DONNE CHE HAI VIOLATO! RIPENSERAI A TUTTI I TRAUMI CHE HAI CAUSATO LORO!»
Si accovaccia alla sua altezza.
T/n: «ripenserai ai figli che non potrai mai avere, ripenserai a come sei diventato sterile fino alla tua morte, che giungerà solo quando sarai troppo vecchio da poter dire anche solo "a", ripenserai alla lunghissima vita che ti aspetta senza che tu possa provare piacere con una donna fino al resto dei tuoi giorni e non ti toglierai la vita da solo per nessun motivo al mondo. Meriti di soffrire almeno quanto una delle donne che hai violato intenzionalmente»
Dice tutto ciò con una voce così profonda da riuscire a manipolare qualsiasi ragazzo in questa palestra. Si alza, si avvicina a me e mi schiocca le dita davanti agli occhi, mi riscuoto dallo stato di trans. Facciamo tornare normali i ragazzi presenti, poi decidiamo che è decisamente meglio se torniamo al castello.

Infelicemente ancorata al passato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora