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JENNIE'S POV
Avevo un sorriso stampato sulla faccia. Era bella la batosta che avevi dato a Taehyung.
Intanto lui se ne andò, e arrivano Rosè e Jisoo.

Js: possiamo rubartela un attimo?

Ls: stai parlando con me?

Js: si

Ls: Jen puoi andare, io inizio ad andare in classe.

A malincuore salutai Lisa. Volevo stare ancora con lei. Io le sorrisi e intanto lei inizio ad immergersi nel suo mondo. Chissà a cosa pensava.

....

Eravamo nel corridoio, prima che iniziassero le lezioni. Tutta la scuola pensava che noi due stessimo insieme, e non mi dispiaceva.

Rs: ma quindi ora state insieme?
Js: l'hai baciata davanti a tutti Jen
Jn: Non mi chiamare cosiiiiiii

Jen era il nome che dava Lisa. Mi è sempre piaciuto. È corto, niente di che. Ma importante era la persona che mi aveva dato questo soprannome, e a me quella persona piaceva.

Js: oddio JenJen è proprio cotta
Scoppió a ridere e si portó una mano sulla fronte.

Jn: Lisa ha detto che è scappata di casa. È un momento delicato per lei. Non posso dirle quello che provo.

Rs: e allora invitala a stare da te. È semplice come cosa

Js: Rosie non urlareeeeee.

Improvvisamente smettemmo di parlare. Non volevamo farci sentire da Haein e Loren, che si stavano dirigendo vicino alla porta, dove si trovava Lisa.

Jn: aspetta, e se Loren le chiedesse di andare da lui? In fondo sono migliori amici.

Rs: se Loren glielo chiede, si ritrova morto. Nel caso... c'è una sola cosa da fare....
Rosè e Jisoo si guardarono
Js: Jennie è semplice... devi marcare il territorio.

...

"Marca il territorio". Erano le 10:20 e mancavano 10 minuti alla ricreazione.

Per tutta la lezione ho pensato a quelle tre parole.
Ad interrompere l'atmosfera nella mia testa, fu la professoressa
-Signorina Kim, sa dirmi la risposta del problema?-
-è 74- risposi. In matematica ero brava.
-Eccellente, ha capito Signorina Manoban?-
-Siiiii ho capito prof-
- Signorina Manoban, ha fatto i compiti?-
Ls: si prof, vuole controllare?
-Non oggi Manoban, devo spiegare il nuovo argomento-
Lisa non amava le materie scientifiche, preferiva l'italiano, e questo la rendeva ancora più interessante.
Scriveva delle poesie fantastiche, ma non faceva mai sapere la sua musa.
Una volta lèsse davanti a tutta la classe "alla mia musa"... me la ricordo ancora. Si era firmata con "J" ma non capivo perché.

-FLASHBACK-

Rosè: che palle, oggi dobbiamo leggere le poesie
Jisoo: dai che è una bella cosa
Jennie: Unnie, sono poesie d'amore.
Rosè: appunto
Jisoo: e quindi?
Prof: ragazzi, tutti seduti
Io amavo la professoressa Park. È innamorata dell'italiano. A me non piaceva molto, preferivo la matematica, ma non posso dire che non era una brava insegnante.
Ci trattava tutti come suoi figli. A differenza degli altri professori, che ci chiamavano con il cognome, lei usava i nomi. E questa cosa l'adoravo. Lei era diversa. Era la tipica professoressa con cui pari se hai un problema, e se lo avevi, lei lo notava subito.
Prof: Lisa, tutto bene?
Ls: hm?
Prof: vorresti leggere la tua poesia?
Ls: ehm in verità....
Prof: dai Lisa, non fare la timida
Ls: V-va bene prof.
Rs: perché trema? Chiese rosè a bassa voce
Js: sarà solo imbarazzata
Jn: zitte, io vorrei ascoltare.
Lisa fece un respiro profondo, poi lesse la poesia.
La prof ovviamente le mise dieci. Anche se lei credeva fosse un 6.
Prof: Lisa, questo è una ossia da cifra tonda. Ma possiamo sapere chi è la tua musa?
Io la guardavo incuriosita. Volevo sapere chi era quella fortunata ragazza a cui aveva dedicato quel capolavoro.
Lei disse una lettera: J

-FINE FLASHBACK-

D'un tratto mi si illuminò la mente.
Sussultai per un secondo.
Jn: quella lettera. Quella fottuta lettera.
Rs: Jennie cos'hai? Muoviti è suonata la ricreazione.
Eravamo nel corridoio a parlare di Lisa, come sempre, e di quello che mi era venuto in mente in classe.
Poi mi ricordai che avevo dimenticato lì il telefono.
Jn: ragazze ho dimenticato il cellulare in classe, vado un attimo a prenderlo.
Ero davanti alla porta, quando vidi Lisa.

Ls: non ho capito un cazzo, mannaggia a sta matematica di merda
Loren: Lisa, calmati, okay? Non fare così, andiamo...
Hae- in: non pensare alla matematica e raccontaci di ieri.
Loren: shhh, parli del discolo e spuntano le corna. heyyyy jennie.
Io sarei il diavolo quindi. Hm mi piace come idea.

Jn: ciao ragazzi, Lisa dopo possiamo parlare un secondo?

Singhiozzava, era la mia occasione per chiederle di venire a casa mia.

Ls: si, si o-okay, va bene.

Jn: okay, ciaooooo

-Ciao- risposero in coro.

Io corsi dalle ragazze e continuammo a parlare...

just us //jenlisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora