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LISA'S POV

In quel momento stavo parlando con i miei migliori amici, ma la mia mente era altrove.
Immaginavo quello che voleva dirmi Jennie. Magari si era pentita di ieri. Magari stamattina ho sbagliato. Magari le da fastidio che pensano che siamo una coppia.
Volevo saperlo, ma ad interrompermi fu Hae-in

Hae-in: Dai, su su, confessati
Loren: state davvero insieme?
Lisa: no, ceh non lo so
Loren: come no?! Ieri vi siete baciate nella sua auto.
Lisa: già... aspetta, tu come lo sai?
Loren: shhhhh abbassa la voce. E comunque tranquilla, lo sappiamo in quattro.
Lisa: 4?! Ma sei serio?
Loren: Lisa, lo sappiamo io, tu, hae-in e Jennie
Lisa: non lo avete detto neanche alle vostre ragazze?!
Hae-in: deve dirglielo Jennie. E, cambiando argomento, per quanto riguarda la casa, puoi venire a stare da me. Per i miei genitori lo sai che non ci sarebbe problema.
Loren: si, anche per me.
Lisa: no dai ragazzi, rimarrò in palestra.
Loren: si ma se te lo chiedesse.... ceh che faresti?
Lisa: boh... lei è un discorso a parte
Hae-in: allora devo dire a Jisoo di-
Jisoo: devi dirmi cosa amore?
BOOM, spuntano le ragazze.
Lisa: fratè sei nella merda, ciao, io vado in bagno e ora te la vedi tu

D'un tratto Loren fece cenno a Jennie di seguirmi, e infatti così fu.
Stavo lavando la faccia. Dovevo rinfrescarmi. Faceva caldo ed ero agitata.
Poi mi sento tirare il braccio.
Ero nel vero e proprio bagno. Con la schiena attaccata al muro.
Lisa: J-Jennie c-che fai?
Sembrava quella tipica scena nei film non molto family friendly ecco.
Jennie: siediti
Era la prima volta in cui mi facevo comandare da qualcuno. Io sono una ribelle, non sto mai alle regole. Comunque così feci. Abbassai la tavoletta della toilette e mi sedetti.
Lei chiuse la porta a chiave e si mise a cavalcioni su di me.
Lisa: jennie cosa stai facendo?!
Inizió a giocare con i miei capelli e ad attorcigliarli attorno al suo dito.
Jennie: volevo chiederti.... Ti va di venire da me?

'COSA? ME LO AVEVA DAVVERO CHIESTO?'

Lisa: ad essere sincera, non vorrei recare disturbo.

Jennie: ma se te lo chiedo, vuol dire che non rechi disturbo.

Lisa: i-io...

Mi fermai. Guardava le mie labbra e le toccava con l'anulare della mano sinistra.

Jennie: voglio riassaporare le tue labbra Lisa....

Mi disse con tono seducente. Talmente seducente che tutti si sarebbero fatti sottomettere da lei.
Piano piano si avvicinava. Allora io decisi di rompere la distanza che c'era tra noi due, mordendole il labbro inferiore.
Inizialmente era un bacio molto tranquillo, poco sporco a differenza del bacio alla francese di ieri notte.
Le sue mani vagavano tra i miei capelli, mentre le mie finirono sotto la sua maglia a palpare il seno.
Questa cosa non le dispiaceva.
Le uscí, infatti, un gemito che le fece aprire la bocca, permettendo alla mia lingua di entrare al suo interno.
Le nostre lingue danzavano insieme. Si muovevano perfettamente. Non avrei voluto smettere. Ma dovevo contenermi, eravamo a scuola e non potevamo farlo nel bagno.
Ero inesperta. Avevo dato il mio primo bacio da poco, e ora anche la prima volta?! Preferirei farlo non nel bagno della scuola, grazie.
A malincuore però mi staccai.

Jennie: che stai facendo?! Perchè hai smesso?
Lisa: Jennie... non possiamo continuare così.
Jennie: okay allora oggi vieni a casa e parliamone.
Ls: va bene. Dove abiti e a che ora?
Jennie: dopo ti mando la posizione e facciamo alle 16
Lisa: Jennie ma io ho gli allenamenti...
Jennie: okay allora ti vengo a prendere io.
Lisa: ma Jen...
Jennie: studiamo insieme, tu mi aiuti con l'italiano e io con la matematica, va bene?
Lisa: se proprio insisti....
Jennie: brava ragazza, tu si che hai capito.
Mi rubò un bacio veloce.
Jennie: andiamo in classe ora.
Lei uscì dal bagno immediatamente. Io invece restai un po' lí perché dovevo ancora digerire questa cosa. Era la seconda volta che mi baciava, e non sono baci a stampo, quelli che oggi si danno anche le amiche, ma sono veri e propri baci passionali, pieni di affetto e che esprimono desiderio l'una dell'altra.
Dopo svariate riflessioni, uscii dal bagno.
Corsi in classe, dato che tra poco suonava la campanella.
Ignorai tutti, persino Loren che mi aveva chiamato.
Intanto presi posto e arrivò la prof di italiano.
Io amavo l'italiano. Mi piaceva leggere, mi piaceva scrivere. Adoravo anche l'inglese, specialmente perché avevamo una madrelingua simpaticissima e le sue lezioni erano le più belle

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