12.

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LISA'S POV
Ero nel bagno a togliermi i vestiti. Ero entrata nella vasca a rilassarmi.
Avevo presto vento e pioggia prima, quindi un bagno caldo mi avrebbe fatto bene.
D'un tratto si aprì la porta.
Jennie entró senza farsi troppi problemi.
Si mise vicino alla vasca, in piedi.
Aveva un accappatoio addosso.
Slacció il nodo è se lo tolse dinanzi a me.
Amavo quando si spogliava per me.
Entró poi nella vasca e si mise in mezzo alle mie gambe.
La sua schiena era appoggiata al mio seno, mentre io non feci nulla perché volevo vedere fin dove arrivava.
Si giró e si mise a cavalcioni su di me. "Ti sono mancata Manoban?" Mi chiese con tono seducente.
Dio quanto mi piaceva.
Io non risposi, o meglio, ero così impegnata a guardarla che non mi uscirono parole dalla bocca.
I miei occhi erano sul suo corpo, perció con un dito Jennie mi alzó il mento, facendo incontrare il mio sguardo con il suo.
"Dillo" mi ordinó.
Io deglutii. Era così bella e sensuale, che il mio ventre decise di andare in fiamme.
"S-si, m-mi sei mancata Je-" mi interruppe.
Poi mi si avvicinó all'orecchio e sussurró
"Brava, questo era proprio quello che volevo sentire" mordendomi il lobo.
Era ancora sopra di me, ma io la volevo a tutti i costi.
Appoggió le mani ai lati della vasca e si avvicinó a me.
Incominciò a baciarmi.
Mi succhiava, mordeva e leccava le mie labbra. Era un bacio passionale, uno di quelli sporchi che vorresti fare tutti i giorni della tua vita.
Iniziai a farla muovere su di me, tenendola per i fianchi. Il paradiso.
La sua intimità che strusciava sul mio corpo.
"mhhhh Lisa" disse gemendo durante il bacio.
Io mi fermai e staccai le mie labbra dalle sue.
"Tranquilla jennie Kim, ti soddisferò di più appena usciamo da qui" le dissi mordendole il lobo dell'orecchio.
"c'è un qualcosa che mi piace in questa frase" mi rispose.
Io le sorrisi in modo malizioso, mentre lei tirava la testa all'indietro, vogliosa dei miei baci.
Io la feci rigirare, volevo la sua schiena a contatto con il mio corpo.
Abbassai la testa e iniziai a crearle succhiotti sul collo. La sua mano destra passò dietro ai miei capelli, tirandoli leggermente, ma era piacevole. Mentre la sua mano sinistra, prese la mia mano e la fece scorrere per tutto il suo corpo, dal seno in giù.
Iniziai ad accarezzarle l'interno coscia e lo strinsi nelle mie mani, poi salii un po' più su fino ad arrivare all'inizio della sua intimità.
Iniziai a massaggiarle il clitoride, delicatamente, per poi aumentare il ritmo.
Lei incominció ad ansimare e ad avere spasmi.
Disegnavo, con la mano libera, dei cerchi sulle sue cosce e intanto inserii un dito dentro di lei.
Iniziò a gemere, sempre più forte, e urlava il mio nome.
"L-li-Lisa s-sto pe-per veni-ahggg-re" mi disse, perciò decisi di lasciare l'opera incompleta.
Non continuai.
"Per caso mi vuoi far incazzare oggi?!"
"Hmmm Jen, sei così attraente quando ti incazzi" le dissi lasciandole un bacio umido sul collo.
"Lisa sei la mia rovina" mi rispose mentre si girava per far incontrare i nostri sguardi.
"E tu invece sei la mia salvezza, Jen"
"Ma io come devo fare con te, amore?!"
Io rimasi in silenzio. Mi aveva chiamato amore per davvero?!
Io la baciai con foga, come se fosse il nostro ultimo bacio, e le misi le mani intorno ai fianchi, spingendola dall'altro lato della vasca.
-hmmm...-
Fece uscire un gemito a causa del piacere, perciò io mi alzai e le porsi la mano. Uscimmo dalla vasca con gli asciugamani sul nostro corpo e corremmo in camera.

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