Capitolo 20

959 30 4
                                    

Al mattino mi svegliai piuttosto stanca, vabbè in verità feci la nottata.
Io e Gaia aspettammo Giulia per darle questa straordinaria notizia e rimase senza parole per la felicità.
Incominciai a piangere, un pianto di gioia, piacimento e forse anche dolore.
Dovevo dirglielo.
Dovevo assolutamente fargli sapere che diventerà papà.
Così chiamai Marilson, il suo manager.
"Buongiorno Nicole, tutto bene?"
"Buongiorno a te Marilson, si grazie. Senti ho bisogno di una mano"
"Dimmi"
"Non potrò vedere vero Zaccaria? Manco per un saluto? È una cosa importante"dissi ormai in preda dall'euforia .
"No ma...che succede?"
All'istante non sapevo che dirgli poi decisi che nel pomeriggio sarei passata a Lecco, per annunciarlo a tutti gli amici.
"Facciamo così, vengo nel pomeriggio. Devo dirvi una cosa importante a tutti voi, avvisa gli altri"
Il manager poi staccò la chiamata dopo avermi salutata e andai in cucina.
A lavoro mi presi due giorni di vacanza, Roberto era a conoscenza di tutto e non vi dico quando l'ha saputo cosa è potuto succedere.
Pianti di felicità, non vedeva l'ora di diventare zio.
Mangiai qualcosina a volo, e andai dritta dritta direzione Lecco.
Vi erano tutti i ragazzi giù e non appena mi videro, mi salutarono uno ad uno e guarda caso, quel giorno ci fu anche Mohamed. Un giorno a settimana poteva ritornare in zona e stare con i suoi più cari, poi doveva ritornare nella casa famiglia del mitico Don Claudio.
"C'è una cosa importante che vorrei dirvi"mi rivolsi a tutti e i ragazzi che mi guardarono sbalorditi.
Respirai profondamente, non sapevo come dirglielo a parole, così, presi il test che vi era nella borsa e lo cacciai fuori.
"Davvero?!"mi domandó Marilson che era vicino a me.
Annuii e tutti mi vennero ad abbracciare commossi.
Una sensazione mai vista prima, l'affetto che c'era, era immenso come non mai!
"Hai fatto già la visita?"mi domandó Sami.
"No, vorrei poterla fare in questi giorni"
"Ti accompagno io"annunciò poi Mohamed.
"Fra ma come fai se ti fanno stare qui una volta a settimana"disse sempre Sami.
"Non importa, Zaccaria è mio fratello e dato che non ci sarà ad un evento così importante ci sarò io al suo posto"
Abbracciai Mohamed fortemente, "Nicole dovresti mandargli solo una lettera, solo così potrete comunicare"mi disse invece Marilson.
Così non ci pensai due volte, prendemmo le chiavi di casa di Zaccaria ed entrammo in casa sua.
Il suo maledetto odore, era ancora sparso per tutta la casa.
Maledetti mesi del cazzo! Per quanto dovrò ancora soffrire così senza di lui!?
"Ti giuro non vedo l'ora di diventare zio!"la vocina di Rayan mi svegliò dal mio momento in preda di entusiasmo.
"Vieni qua"dissi aprendo le braccia.
"Mi aiuti a scrivere la lettera a tuo fratello?"continuai ed egli annuii.
Gli altri scesero giù e nel frattempo Mohamed cercó in tutti i modi di poter convincere Don Claudio a potermi accompagnare per la prima visita.
Poi presi carta e penna...

Zaccaria Pov's

È un momento a me difficile questo, mi trovo a casa tua insieme al tuo fratellino e gli altri a te cari.
L'ho appena saputo ieri sera e non puoi capire la paura ma allo stesso tempo la gioia che ho avuto.
Siamo giovani, abbiamo una vita davanti ancora come tu una carriera.
Non sai quanto mi dispiace che in un momento così come questo tu non ci sia.
Avrei tanto voluto vedere la tua reazione da vicino, ma fa nulla, avremo altre cose meravigliose che ci aspetteranno in futuro.
Zac è difficile da dirtelo così ma ci provo...
Sono incinta, e nella buona o cattiva sorte, saremo dei genitori fantastici.
So quanto ami i bambini e quanto ami me.
E so per certo che un figlio ci cambierà la vita.
Appena puoi fatti sentire, ti amo così tanto papi.

Le lacrime scendevano come fiumi.
La mia donna è incinta!
Lo urlai per tutto il penitenziario.
Perché cazzo sono qui! Quando dovrei essere con lei lì fuori.
Perché cazzo la vita è una merda con me?
Sono chiuso in questa cazzo di cella e l'odio di non poterla vedere, anche per un istante.
Ho sempre sognato di diventare padre, beh, non adesso ma credo che non esista un 'mi sento pronto o non'.
Siamo tutti pronti a queste opportunità che la vita ci consegna e noi siamo pronti ad accoglierla.
Ricordo ancora quando prima di diventare famoso ero seduto qui, in cella, che sognavo di poter realizzare finalmente il mio sogno da rapper e di potermi sposare e poter fare dei bambini e andarmene via da questa merda.
Nicole è sempre stata la mia più grande cotta.
Dal primo giorno che la vidi, sapevo che in lei vi era un qualcosa che le ragazze d'oggi non avevano.
Mi ero sempre immaginato dopodiché di poter fare una famiglia assieme.
Con dei mini Zaccaria per casa, ma questo giorno presto sarebbe arrivato.
La legge italiana è una merda, nessuno si merita di essere trattato così.
Ma in quel momento di sfogo assoluto, pensai solo ed esclusivamente il benedetto giorno che finalmente sarei uscito.
Perché si! Baby Gang sta ritornando, e mai nessuno adesso potrà fermarlo.


Nicole si fece accompagnare così da Mohamed al primo controllo del piccolo, che fortunatamente il direttore della comunità, Don Claudio lo fece liberare in santa pace per quella giornata.
Non volle le amiche perchè la presenza di Mohamed gli ricordava ormai molto Zaccaria, e sapeva che quel ragazzo gli fosse sempre stata vicina.
Erano molto tesi e Nicole era sempre molto agitata, non sapeva infondo se il ragazzo abbia letto o no la lettera e la reazione che avrebbe avuto.
Ma adesso voleva solo rilassarsi, che era esattamente quello che doveva fare per poter continuare a portare avanti la gravidanza.
E come se non bastasse, avvisò anche i genitori, che appena ricevuta la notizia, presero i primi biglietti per Milano in modo tale da poterla vedere.
Nessuno mai si aspettava una notizia del genere,tantomeno Nicole.
Ma come già abbiamo ben detto, non era questo di certo la cosa che l'avrebbe spaventata.
"Signora Mouhib prego"
E la ragazza entrò accompagnata dal migliore amico del fidanzato.
E dopo una mezz'ora circa, la visita andó tutto alla grande, e quando i due tornarono ognuno nelle proprie abitazioni, alla ragazza le arrivó di già una lettera da parte del San Vittore.

Non puoi capire come mi sento adesso, avrei voluto starti affianco in questo momento.
Avrei voluto abbracciarti e poterti dare milioni di baci.
L'avrei detto al mondo intero, perfino nella musica.
Sei anzi, siete la mia ragione di vita ormai.
Il mio pensiero fisso.
Appena uscirò ti prometto che saremo una vera famiglia, non vedo l'ora.
A noi, e al nostro futuro...
Vida loca Nana, a noi ci tocca combattere.
        -Zak

"TE SOLTANTO" BABY GANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora