Capitolo 3

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"Buongiorno Nick, scusami il ritardo"
"Che hai combinato?"chiesi ridendo.
Il ragazzo aveva tutta la camicia stropicciata e la cravatta messa al contrario.
"Stanotte ho fatto parecchio tardi"
"La cubana?"
Il ragazzo non rispose ma rise solamente.
"Bastardo!"
"Non ero riuscito a trattenermi"
"Vabbè entriamo? Non sono pronta per ascoltare la tua situazione sessuale avvenuta ieri"
Il ragazzo rise imbarazzato poi entrammo al bar, prima di andare a lavoro.
"Allora? Sei stata con Sofia ieri?"
"Si, devo ammettere che è una persona davvero fantastica"
"È che avete fatto?"mi chiese mentre beveva il suo amato caffè amaro.
"In giro. Ah, a proposito.... Rob non puoi capire chi ho incontrato ieri"
"Chi?"
"Zaccaria, il mio ex di cui te ne parlo ogni tanto"
"Il rapper?"
"Si"
"Seria? È da un po' che non vi vedevate giusto?"
"Si, infatti mi ha fatto uno strano effetto"
"Ti capisco, nelle coppie sono sempre stato io il sottone della situazione"
"No ma non dico per questo, sai, è come se in quel momento i suoi occhi mi stessero parlando"
"Mhhh, non credo tanto a queste cose"
"Perché?"
"Brutte esperienze passate"
Annuii solamente.
Nicole non ti far ingannare con le apparenze.
"Vabbè fatto sta, sei una bellissima ragazza e la vita è fatta per il divertimento!"
"Beh, se per te invece il divertimento è scoparti una cubana in un locale, buon per te"e ridemmo entrambi.
"Ero ubriaco!"
"Rob ma se il massimo che riesci a bere è un bicchierino alla vodka"
"Ancora non lo reggo bene, ci sto lavorando"
"Che scemo! Che dici di andare?"
"Si" ci alzammo per pagare e raggiungemmo l'ufficio.

———

Zaccaria pov's
"Fra che cazzo, rigirala meglio!"
"Zac non riesco a chiuderla"
"Dai a me" e mi porse la canna.
Ma da vero intenditore, in pochi secondi riuscii a prepararla.
"La dividiamo?"
"Si, già ne ho fumate un paio prima"
"Ehy bro!"
"Fratello! Come stai bene?"
"Bene bene, sono andato a trovare Omar"
"Allora? Come sta?"
"Fra diciamo bene, vi saluta a tutti voi"
E anche un fratello è dentro.
Qualche mese fa, per varie rapine fatte, lo beccarono in pieno.
Ricordo ancora le sue parole "Baby uscirò presto, tranquillo".
Non auguro la galera a nessuno, solo chi davvero c'è stato può capire il dolore che si prova.
"Vabbè ragazzi adesso vado"
"Di già?" domandai a un nostro caro amico, ovvero il cugino di Omar.
"Si Baby, domani torno in Marocco"
Il Marocco...
La mia città!
È da tempo che non ci vado, e mi manca tantissimo.
La mia vera famiglia, il cibo, la vita...
Sono davvero molto fiero di portate avanti in Italia, il mio vero nome da marocchino.
Quel ragazzino che combinava casini su casini.
Quel ragazzino astuto, che amava la libertà.
Fin quando quel ragazzino ad oggi è cresciuto, diventando il più conosciuto del momento.
Baby Gang non sono le varie risse fatte da bambini.
Ma Baby Gang ne è solo uno.
Zaccaria.
Zaccaria Mouhib.
"Fra buon viaggio, stammi bene"risposi, e mi abbracciò.
"Zac stasera cucina marocchina? Rimaniamo in tema anche noi, no?"
Ci pensai su e annuii.
"Vado a farmi una doccia nel frattempo, alle otto?"
"Si"
Il ragazzo si alzò poi dalla sedia
"Mohamed"
"Dimmi fra"
"Se incontri gli altri giù al portone, invitali"
Alzò il pollice e camminó verso il palazzo.
Nel frattempo mi misi un paio di cuffiette e iniziai a camminare da solo per un lungo e cupo vialetto di Lecco.
Ascoltai qualche canzone francese, mi gasavano un botto.
Stare solo mi faceva pensare tanto.
Adoravo ciò.
La mia solitudine si trasformava in una vera forza.
Una forza per affrontare questa monotona vita.
Qualcosa che la sconvolgesse del tutto!
Sono venuto dal niente, ma pian piano sarò capace di prendermi il mondo intero, ne sono sicuro.
Ma tra una camminata e l'altra, iniziò a tramontare.
Ho sempre amato i tramonti.
La tranquillità.
Ma d'un tratto la tranquillità in quel momento la persi dato che mi stavano chiamando.
"Fra"
"Fra che fine hai fatto? Qui siamo tutti pronti"
"Ma perché che ora si è fatta?"
"Fra ma che cazzo stai facendo? Non vedi manco l'orario"
"Moha son venuto nel vialetto per fare una telefonata"
"Si, come no. Vabbè fai presto ti aspettiamo"
Staccammo e mi diressi verso i miei amici.
Pronti per una grande cena, tutti in centro, per amare la spettacolare cena marocchina.

"Baby sali?"mi domandó Mohamed.
"Si fra, domani mattina presto dovrò fare l'intervista"
"Ah vero, vuoi che ti accompagno?"
"Tranquillo, ci saranno Marilson e suo fratello"
Il ragazzo annuii solamente.
"Vabbè vai a riposarti allora"
"Notte fra"e chiusi la porta di casa.
Talmente del sonno che stavo percependo, mi buttai a letto e in un batter d'occhio, i miei occhi si chiusero e caddi in un sonno profondo.
Fin quando....

Quattro di mattina.
Il telefono mi inizió a squillare per un bel po'.
"Chi cazzo è!"dissi alquanto arrabbiato.
Erano le quattro di mattina e tra l'altro avevo dormito per ben due orette.
Numero non segnato nella rubrica.
Fanculo.
Levai la suoneria e ritornai di nuovo come prima.
Ma punto e daccapo.
Il telefono continuava a vibrare sempre di più.
Sbuffai, lo presi e decisi di rispondere.
"Chi cazzo sei!?"dissi infastidito e mezzo assonato.
"Chi cazzo sono? E ti permetti di rivolgermi anche così!"
Non poteva essere vero.
Una voce femminile.
Era lei.
La sua voce.
"Nicole! Sei tu!?"dissi incredulo.
"Si, sono io... che hai dimenticato anche la mia voce ora?"
"Beh.. no.. ma, aspetta! Dove sei?"non riuscivo bene a sentirla, c'era della forte musica in sottofondo, e riuscivo a percepire la sua voce da ubriaca.
"Iooo? In un posto segreto"disse ridendo.
"Nana, sei ubriaca. Dove cazzo sei? Ti vengo a prendere"
"Non so, domandalo ai miei nuovi amici"
"Nuovi amici? Chi amici?"
"Ah si, Roberto. Il mio beeeest"
"Nana passamelo, ci devo parlare"
"Parlare? Non sei mica mio padre! Vabbè adesso stacco, un bacione enorme Baby Gang. Ah e volevo dirti che l'unica ex super figa sono sempre e solo stata io"
"Nana aspetta non staccar.."
E come non detto, staccò la chiamata.
Dovevo scendere.
Mi misi la prima cosa che trovai nell'armadio e scesi subito le scale.
"Zac, che ci fai qua?"mi domandarono poi tutti quanti sorpresi.
I ragazzi ormai passavo le ore intere nel quartiere, soprattutto di notte.
"Vado a prendere ciò che è mio"dissi solamente, e mi avvicinai alla macchina.
"L'abbiam perso"disse Marilson rivolto agli altri.
Fortunatamente ho amicizie per tutti i locali di Milano, e grazie a un caro amico, scoprii dove era Nicole.
Old Fashion.
Mi recai per il retro e mi intrufolai per i vari privè.
Ma nulla.
Nel frattempo vi erano i buttafuori che controllavano la pista, ma della ragazza, ancora nessuna traccia.
E l'unica cosa che pensai, fu il bagno delle donne.
Fanculo che mi importa.
Mi trovai di fronte la grande porta con la scritta "Femmine" e iniziai ad urlare il suo nome.
"Ma chi cazzo mi sta cercando"e sbucò fuori.
Era davvero ubriaca, quasi non si reggeva in piedi e i suoi occhi erano persi nel vuoto.
"Nana! Vieni ti porto a casa"
"Portarmi a casa? Io voglio rimanere qui! Zaccari non ci siamo mai sentiti e adesso vuoi occuparti dddi.. me?"
"Io non ti ho mai dimenticata, ma non vorrò fare adesso discorsi simili con te dato che sei in questo stato!"
"Io..stt..sto benissimo"
"Vieni andiamo"la presi per mano, ma si fermò.
"Rimango qua. Tra l'altro avevo conosciuto un moro alquanto carino prima, mi aiuti a trovarlo? Per favoreee"
Anche se non era cosciente, la mia rabbia si alzò sempre di più.
Così la presi in braccio, e nelle cattivi o buone maniere, dovevo riportarla a casa.
E durante il tragitto in braccio a me, iniziò a lamentarsi per tutto il tempo.
"Sei diventato più muscoloso sai"disse poi ridendo mentre mi toccava il braccio destro.
Alzai gli occhi al cielo.
Mi aspetterà una vera e lunga nottata.

"TE SOLTANTO" BABY GANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora