Quando si sedette a tavola, Luca non era più ottimista come un paio d'ore prima. Aveva provato a sondare il terreno con suo fratello per capire se avrebbe avuto un alleato in casa al momento del coming out con il resto della famiglia, ma era così andata male che il momento di dichiararsi sembrava ancora più lontano, adesso. Sarebbe tornato al piano originale? Diploma, poi via di casa subito dopo, con i primi guadagni di un lavoro qualsiasi? Anche se il programma ufficiale prevedeva un appartamento da dividere con Yuri e Rebecca e studiare quello che avrebbero voluto i loro genitori, Luca aveva modificato quello scenario, sostituendo la casa in centro con una catapecchia in qualche zona dove l'affitto era sotto i cinquecento euro al mese per un monolocale, frequentare Lettere e, aggiunta recentissima, ospitare Elia a dormire da lui tutte le sere. Si concesse di distrarsi mentre Matteo e suo nonno parlavano di lavoro, di come il giovane portasse avanti egregiamente l'azienda di famiglia. Sua madre non poteva essere più felice di così, per aver ceduto il proprio posto di dirigenza al suo figlio maggiore, in modo che lei potesse stare a casa a prendersi cura della famiglia. Matteo la rendeva orgogliosa, si vedeva dal modo in cui lei seguiva quella conversazione. Parlando di lavoro avrebbero potuto arrivare anche al dolce senza interruzioni; quindi, Luca provò a rilassarsi e a ritrovare lo stato d'animo ottimista di poco prima, che era durato fino al suo ingresso nella stanza di Matteo.
«E tu, Luca? A scuola come va? Hai deciso dove iscriverti l'anno prossimo?»
«Credo di sì» rispose al nonno quasi sovrappensiero.
«Davvero?» Lo stupore di suo padre era così fastidioso che fu quasi felice di come decise di continuare quella conversazione.
«Sì, penso che mi iscriverò a Lettere.»
«In che senso?» chiese il nonno.
«Nel senso che mi iscriverò alla Facoltà di Lettere e Filosofia.»
«E per fare cosa?» continuò suo nonno.
«Per studiare?»
«Non essere irriverente. Fai la persona seria.» Suo padre lo guardò con una severità che gli aveva visto poche volte negli occhi.
«Anche questa, Luca?» Matteo invece scosse la testa, sconsolato.
Sì, oltre a gay, anche futuro uomo di Lettere, e allora?
«Sono serissimo. Intendo studiare lì, non ho ancora deciso quale corso in particolare, ma sarà in quella Facoltà.»
«Non hai risposto alla mia domanda. Cosa intendi fare una volta laureato in Lettere? Vuoi diventare scrittore?» incalzò il nonno.
«Perché no.»
«E cosa vorresti scrivere, un libro sul basket?» lo canzonò suo padre.
Forse pensi di sapere cosa voglia dire, ma vivere nel mirino dei bulli non è una passeggiata e non prenderla male se ti dico che non sono sicuro tu possa farcela da qui al diploma.
Elia aveva sottostimato la sua resistenza. Con i bulli ci conviveva da quasi vent'anni.
«E anche se volessi fare lo scrittore? Pensi che non avrei argomenti a parte il basket?»
«Sì, per esempio?» lo provocò ulteriormente il padre.
«L'amore, per esempio.»
«Luca mi passi l'acqua?» Era più che ovvio che Matteo stesse cercando di interrompere quel discorso prima che Luca potesse spingersi troppo in là, ma più suo fratello faceva così, più a lui veniva voglia di vuotare il sacco.
«L'amore? Finalmente tu e Rebecca avete deciso di mettervi insieme?»
«No, mamma, tra me e Rebecca non c'è niente, quante volte te lo devo dire?»
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E tu chi sei?
Romance✨ Wattys 2023 Shortlist ✨ Cose che ha Luca: una cotta per Elia, paura di fare coming out, la tendenza a idealizzare, pessimi amici. Cose che ha Elia: un gruppo di bulli che gli danno fastidio a scuola, un fratello rissoso, un ragazzo. Come Luca ve...