-Ele, posso?- chiese mia sorella bussando alla porta. Stetti zitta e continuai a leggere il libro che avevo in mano, così lei entrò e mi fissò.
-Vuoi raccontare?- domandò dolcemente.
Scossi la testa e continuai a leggere.
-Posso stare qui con te?- continuò.
A quel punto alzai la testa e la guardai.
Aveva un sorriso pieno di dolcezza sul volto e voleva passare davvero del tempo con me.
-Certo- sussurrai sorridendole a mia volta.
Lei mi donò un grandissimo sorriso e poi si sedette con me sul letto.Ci raccontammo cose che non sapevamo l'una dell'altra.
Per esempio lei mi raccontò di una
Hayley che le piaceva, però mi disse anche che a una certa scoprì che era fidanzata, infatti iniziò a ridere come una pazza di fronte a lei e poi a non vederla più.Io invece le raccontai di pochi giorni prima, quando tirai lo schiaffo a Tom. Lei mi guardò stupita e io mi misi a ridere seguita da lei.
-Aspetta, ma è quello dell'altro giorno?- chiese ancora incredula. Annuii e lei rise ancora di più.
-L'ho trattato di merda, ora mi sento male- continuò fra le risate.
-Hai fatto bene- risi di nuovo.-Però è stato carino dai- mi guardò.
Stetti zitta e sorrisi cercando di non mostrarlo.
-AH-HA!- urlò lei indicandomi.
-Ammettilo, è carino- continuò sempre puntandomi il dito contro.
Continuai a stare in silenzio fin quando non scoppiai a ridere.
-Avevo ragione allora!- strillò entusiasta.
-Noo!- negai subito schiaffeggiandole la coscia.
-Oh, si- continuò.La guardai male e poi lei si alzò e iniziò a correre via seguita da me.
-Pensi sia carino!- urlò.
Iniziai a correre sempre più veloce e a ridere sempre più forte.
-Smettila! non lo penso!- urlai cercando di aggrapparla.
-Ah-ha, certo- continuò provocandomi.
La presi dalla maglia fermandola e la buttai sul divano.
-Presa!!- urlai entusiasta del mio lavoro.
Mi guardò molto male e poi mi tirò uno schiaffetto alzandosi.
Assottigliai gli occhi e la fissai incredula.-Vuoi la guerra, Cassidy Dumolo?- chiesi con un cenno di sfida.
-Fatti sotto, piccoletta- disse.
-Uhh!- mi sorpresi.
-Piccoletta?- ripetei aprendo la bocca in stupore.
-Mhmh, piccoletta-Le andai addosso e iniziai a picchiettarle la testa. Lei strillò un po' perché colta alla sprovvista e poi mi staccò da lei.
Mi prese dal braccio e ridendo mi diede un morso.-Ahia!- urlai ritraendo il braccio.
Ridemmo ancora e poi ci fermammo, era già troppo movimento per noi.
-Allora, magari stasera posso chiedere io se casualmente domani Tobia inviti i suoi amici a casa sua e se sempre molto casualmente tu possa andare, che ne dici?- sorrise in un modo complice. La guardai molto male e lei scoppiò.
-No- risposi subito
-Mmh- continuò. La guardai di nuovo sempre più male e lei cedette.
-Va bene va bene, non faccio niente!-
-Brava- dissi distogliendo lo sguardo da lei.
-Che facciamo?- chiese
-Non lo so-
-Vuoi un gelato?-
-Certo- risi.Andammo al parco dove ero stata il giorno prima e poi ad un gelataio lì davanti.
Prendemmo i nostri gelati e ci sedemmo su una panchina.
-A chi scrivi da quando siamo uscite?- chiesi incuriosendomi.
Lei scosse la testa.
-Nessuno, solo un'amica- sorrise poi.
La guardai bene pensando se fidarmi o no, poi scelsi di crederle.
-Okay-Stettimo fuori molto tempo e poi tornammo verso le 22 più o meno.
Andai subito in camera mia e ripresi a leggere dato che non sapevo cos'altro fare.
Tobia poi mi scrisse.
A che ora vieni domani?
Spalancai gli occhi e risposi.
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Provocarmi non fa bene- Tom Kaulitz
Chick-LitElena è una ragazza dolce solo se completamente a suo agio con qualcuno mentre fredda se ai primi incontri. La sua famiglia è stata distrutta con la scoperta della malattia di sua madre. La vera Elena si è ormai persa da molto tempo, e aspetta che q...