IV

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Mi alzai dopo un po' e andai in cucina.
Vidi Cassidy pulire i banconi e vidi anche la televisione accesa in salotto.
Aggrottai le sopracciglia e tornai a guardare mia sorella, che con le labbra mi disse 'papà' facendomi subito capire.
In qualche modo mio padre doveva essere uscito dall'ospedale e tornato qui.
Mi avvicinai alla televisione ma mia sorella si buttò addosso a me.

-Ora è meglio stargli lontana, credimi-

La guardai stranita e poi lei mi portò lentamente fuori da quella stanza.
-Ele, fammi un favore, vai a vestirti e esci fuori, divertiti. Sta' lontana da questa casa oer un po', sono sicura che starai meglio poi- sorrise.
-Ma, tu- non finii la frase perché lei mi interruppe.
-Io starò con lui, non ti preoccupare, lo conosco molto bene, non farà nulla-
La guardai non molto convinta, ma lei continuò così le diedi retta una buona volta.
Tornai in stanza e mi preparai, poi uscii di casa salutando. Ricevetti solo un 'ciao' da mia sorella, classico.

-Oh, ciao!-
Mi voltai e vidi una ragazza dai capelli neri con due ciuffi davanti rosa e ricci.
Sorrise e si sedette insieme a me in una panchina.
-Mi chiamo Rihanna- si presentò porgendomi la sua mano.
-Elena- risposi non scuotendola, mi faceva moolta fatica.
La ritrasse ma non perse la speranza, cosa che mi incuriosì.
-Che fai qui?- chiese.
-Niente, avevo bisogno di uscire di casa-
-Capisco-
-Ti va di fare qualcosa insieme?-

Alzai le sopracciglia e aprii la bocca senza emettere suoni.

-Chi tace acconsente, no?- rise.
Risi anche io e lei prese la mia mano e mi trascinò via dal parchetto dove ci eravamo sedute.

-Eccoci!- esultò una volta che fummo arrivate. Eravamo di fronte ad un famoso teatro, che in realtà io non conoscevo.
-Perchè mi hai portata proprio qui?- chiesi sorridendole. Lei mi guardò qualche secondo e poi spiegò.
-Qui ci venivo sempre da bambina- fece un piccolo sorrisetto.
-Ogni tanto ci torno, è un bellissimo teatro- continuò.
-Ci sei mai venuta?- chiese infine.
Io scossi la testa e lei mi fece cenno di entrare.

-È bellissimo- commentai una volta dentro. Lei ridacchiò da dietro e mi raggiunse poi.

Ammirai ogni parte del teatro, era azzurro e oro, enorme.
Ero stata solo in pochi teatri prima, quando stavamo bene papà ci portava.
Quello era il più bello e grande che avessi mai visto.

-Sono contenta che ti piaccia- sorrise.
Ricambiai e poi uscimmo
(il controllore ci cacciò.)

Ridemmo e ridemmo, poi all'ora di cena ci scambiammo i numeri e ci salutammo.

Mi venne in mente di non aver guardato i messaggi, e come mi aspettavo Tobia mi aveva scritto.

-Ma dove sei?-

-Non vieni?-

-Cos'è successo Elena?-

-Vuoi rispondere??-

-Stai bene???-

Sorrisi e lo chiamai ritornando a casa.

-Elena!- urlò subito.
-Hey-
-Hey?-
-Già, scusa, stamattina non ho guardato il telefono-
Ci fu un attimo di silenzio e poi lui parlò.
-Mi sono preoccupato-
-Ho letto- ridacchiai.
-Cos'hai fatto tutto il pomeriggio? sono passato da te ma non c'eri-
-Ah, ero con una ragazza, forse un'amica?- dissi non molto sicura.
-Mmh, okay-
-Cosa mmh?- risi.
-Non deve andare a finire come Andrew-
Alzai gli occhi al cielo.
-Ancora con questo Andrew??-
-Si-
-Quanto sei permaloso tob-
-Stronza- ridemmo.
Una macchina passò velocemente accanto a me con la radio molto alta.
-È arrivato!- dissi indicando la macchina che stava svanendo nel buio.
-Ma dove sei?-
-Per strada-
-Vai già a casa?-
-Si, sono tipo le 20:30-
-Appunto!-
-Tob ti richiamo dopo, va bene?-
-Okay, tutto apposto?-
-Mhmh, ciao- dissi riagganciando.

Avevo visto qualcuno di molto familiare al bar vicino casa nostra. Speravo di sbagliarmi ma quando ci passai di fronte ne ebbi la conferma.

-Papà!- urlai entrando nel locale.
-Vieni, dobbiamo andare a casa!- cercai di ricevere la sua attenzione. Si girò verso di me e spalancò gli occhi.
-Laura!- urlò alzandosi di scatto.
-No, papà sono io, Elena-
-Laura, dove sei stata tutto questo tempo-
si avvicinò sempre di più a me.
-Papà!- urlai spingendolo via da me.
-Sono tua figlia, sono Elena papà!-

Si rimise in piedi e scrollò la testa.

-Cosa?- disse solamente questo.
-Cosa??- ripetei guardandolo male.
Uscii dal locale e lui mi seguì fuori.
-Cosa c'è?- continuò.
Lo guardai e poi sbraitai.
-Cosa c'è??
Ti rendi almeno conto che da quanto hai bevuto mi hai scambiato per la mamma?? non sei normale! ti devi far vedere da qualcuno, cazzo!- urlai.
Lui si limitò a guardarmi.
-Cosa, ora nemmeno parli più?
Hai almeno idea di quanto vederti così mi faccia stare male, non hai neanche mai visitato la mamma all'ospedale! MAI!- continuai sbottando.
-Mi dico sempre, massì, non ti preoccupare Elena, smetterà e ritornerà lo stesso che era prima, ma questo mi fa capire che sei andato, papà. Nessuno ormai ti può più salvare se non te stesso, e non mi pare tu abbia intenzione di smettere. Io non sopporto più tutto questo! Vederti accasciato a terra con del sangue alla nuca e poi di nuovo qui a bere!-
Iniziai ad urlare sempre più forte attirando l'attenzione di molte persone nei vari marciapiedi.

-Basta!- urlò lui.
-Hai ragione, basta, io ho chiuso con questa cazzate, ognuno faccia quel che vuole e mi lasci in pace!- urlai voltandomi per finire.

-Biondina, eri tu che urlavi?-
Mi girai e vidi di nuovo Tom.
Alzai gli occhi al cielo e continuai a camminare velocemente.
-Oh! dove corri??- chiese seguendomi.
-Ora no, Tom- dissi iniziando a piangere.

Era tutto troppo per esser tenuto dentro.

Lui si fermò un secondo e poi fece una corsetta e dalla spalla mi girò.
Asciugai in frettissima le lacrime asciutte che stavano sul mio viso e poi guardai a terra.

-Che c'è?- chiesi dopo un po'.

Lui tacque, quindi io mollai la sua mano dalla mia spalla e tornai a casa.

-Elena! mi sono addormentata e...e papà non è qui! non so dove sia, mi dispiace tantissimo!- strillò subito Cassidy.
-Non preoccuparti, è al bar-
Aggrottò le sopracciglia e mi fissò.
-Come lo sai?-
-Lascia stare, perfavore-

*Fine capitolo IV*
1009 parole
(Mi scuso in anticipo se ho fatto degli errori perché ho abbastanza sonno quindi ci sta)
Dal prossimo capitolo lo faccio un po' più felice via hahaha



Provocarmi non fa bene- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora