"I hate you, don't leave me,
I feel like I can't breath,
Just hold me, don't touch me."Demi Lovato - I hate you, don't leave me
No. Non bastava doversi alzarsi presto e assonata, alle 6 di mattina con un mal di testa allucinante, ma devo anche correre per 15 giri di campo perché quei depravati dei miei compagni si tirano addosso insetti nell'ora di motoria. Si insetti, insetti morti. Porcodue. Cerco di non cadere almeno, ho ancora mal di testa, un po' meno ma vi scongiuro, lasciatemi morire qua e ora.
"Come va?" Matteo appare, ovviamente, dal nulla quindi io mi spavento. Se non si è capito non sono molto lucida sta mattina.
"Fanculo Tiberia, ho preso un colpo." Sbuffo, guardando velocemente il sudore che gli appiccica i capelli alla fronte. Oh mio Dio.
"Speravo cadessi allora." Mi fa un mezzo sorriso, alzando un sopracciglio. Oh, stronzo. Lo spingo da una parte, poi di nuovo in basso cercando di farlo cadere, ma lui non cede, neanche di poco. Non cade. Che si fotta. "Conserva le tue poche forze per correre." Mi ammonisce.
"No. Voglio che tu cada ora." Mi impunto e lui si lascia cadere per terra con una mossa teatrale attirando così tutti. Bene. Si rialza come se non fosse accaduto niente.
"Contenta ora?" Mi guarda sospettoso.
"Si." Rispondo con un ghigno.
"Non pensare sia finita qua." Mi guarda con occhi da sfida e capisco che le mie forze non mi basteranno, quindi applico il piano B. Faccio finta di inciampare e cadere, afferrandomi subito la caviglia, vedendo la prof corrermi incontro.
"Cos'è successo? Dove hai male?" Domanda il prof. Faccio una faccia addolorata mentre mi tocca la caviglia mentre vedo Matt che trattiene a stento una risata.
"Tiberia mi ha spinto e io sono inciampata, facendomi male alla caviglia." Tutti ormai si sono radunati attorno a me. Sono un genio. Nella mia testa imito Surreal. Ooooooooo.
"Non c'è nulla da vedere, riprendete a correre. No Tiberia, te no. Perché hai spinto la tua compagna?" Accusa Matteo mentre gli altri riprendono a correre e io rido sotto i baffi. Fottuto.
"Eh prof, non l'ho fatto apposta, stavo imciampando io così mi sono aggrappato a lei, ma evidentemente lei è caduta." Eh no non puoi cavartela così. Devo ammettere però che è piuttosto bravo uhm.
"Accompagnala nello spogliatoio, vado a prendere le garze e tutto il resto." Ordina il prof e Matt mi sorregge con il braccio intorno alle mie spalle, fingendo ovviamente, e questa cosa mi fa venire in mente un ricordo simile di ieri, ieri sera. Arrivati in spogliatoio, mi libero da lui.
"Stonza." Mi guarda male, ma non è arrabbiato, è più divertito.
"Così dicono." Dico semplicemente mentre noto il sudore sulla sua maglietta blu. Faccio una smorfia. Lui guarda con aria interrogativa prima me e poi il punto che sto fissando, la sua maglietta, e poi si illumina. No. No. No. No.
"Fatti dare un'abbraccione." Mi dice con voce smorfiosamente dolce e io sono tentata di correre ma so che la mia reattività ora è pari a 0. Con una faccia divertita mi abbraccia, stritolandomi e facendo in modo di strusciare tutto il sudore su di me. Ma no, non è contento. Infatti si stacca, fa ruotare la sua testa di scatto, i suoi capelli volano e una miriade di gocce di sudore si spargono sulla mia faccia.
"Coglione, ora ho tutto il sudore in faccia." Sbutto e pulisco quello che posso con la mano.
"Preferiresti avere altro in faccia eh." Mi guarda malzioso. Pervertito che non sei altro.
"Si, ogni giorno muoio sapendo che non posso." Lo assecondo, guadagnandomi uno sguardo confuso e poi sorride, con fare strafottente.
"Si può fare." Annuisce con un sorrisino compiaciuto
"Mh." Erica disapproved.
"Potrei rapirti e farti diventare la mia schiava sessuale." Dice avvicinandomisi.
"Beh dipende tutto dalle tue doti Tiberia." Lo guardo a mo'di sfida. Increspa le labbra e mi fa ancora dei piccoli passi verso di me.
"Sono molto dotato in questo, fidati." Raccolgo lo sguardo malizioso che gli si stampa in faccia.
"E se non mi fidassi?" Ora abbiamo i corpi uniti, appiccicati.
"Vuoi la dimostrazione?" Spinge i fianchi contro di me.
"Allora, si distenda lì su quel materasso signorina Ostuni." Aprendo la porta la prof mi riporta alla scenata di prima. Matteo fa finta di aiutarmi, abbracciandomi come se fossi un cadavere. Mi mette della crema arnica, e poi mi fascia il piede. Intanto Matt mi guarda, perso nei suoi pensieri. Una parte dentro di me vuole sapere cosa sta pensando. Fanculo, devo saperlo.
QUELLA CANZONE.
Non so di quanto tempo fa sia ma diciamo che l'ho ritrovata ora proprio random sul mio cellulare e bho. Io sono più o meno così. E tipo mi rappresenta un casino. Non è tanto famosa ma fottesega.Amatemi, sono riuscita ad aggiornare per il giorno prima dello scritto di italiano.
Ridico: HO I FOTTUTI ESAMI.Bye ♥
STAI LEGGENDO
Mistake || Matteo Tiberia (Crookids)
FanfictionMa la morale è che sbagliare non è sembre sbagliato.