Pensai che le cose sarebbero migliorate non appena tutti si fossero abituati all'idea che eravamo dei campioni, ma il giorno seguente mi dimostrò che avevo torto marcio. Tutta la scuola pensava che eravamo stati noi a mettere il nostro nome nel calice. A differenza dei Grifondoro, però, non tutti sembravano entusiasti. I Tassorosso, che di solito erano in ottimi rapporti con noi Grifondoro, erano diventati decisamente freddi: una lezione di Erbologia bastò a dimostrarlo. I Tassorosso sentivano che avevamo rubato la gloria al loro campione, pensiero nato dal fatto che la casa di Tassorosso molto di rado si copriva di gloria e che Cedric era uno dei pochi ad avergliene conferita, quando aveva battuto Grifondoro a Quidditch. Ernie Macmillan e Justin Finch-Fletchley, con i quali di solito andavamo molto d'accordo, non ci rivolsero la parola anche se stavano trapiantando Bulbi Balzellanti allo stesso tavolo e risero in maniera piuttosto sgradevole quando uno dei Bulbi Balzellanti si divincolò dalla presa di Harry e lo schiaffeggiò. Ero quai sul punto di prenderli io a schiaffi, ma riuscii a contenermi. Nemmeno Ron gli rivolgeva la parola e non la rivolgeva neanche a me. Hermione ed io ci sedevamo tra di loro, cercando di fare conversazione, ma anche se tutti e due le rispondevano normalmente, evitavano di guardarsi. Anche la professoressa Sprite era fredda con noi, ma d'altra parte era la Direttrice della casa di Tassorosso.
-----------------------------------------☾ ☼ ☽-----------------------------------------------
In circostanze normali non avrebbe visto l'ora di parlare con Hagrid, ma Cura delle Creature Magiche voleva dire trovarsi faccia a faccia con i Serpeverde e per di più per la prima volta da quando eravamo diventati campioni. Com'era prevedibile, Malfoy arrivò alla capanna di Hagrid con il consueto ghigno beffardo al suo posto. «Ragazzi stanno arrivando i campioni. Che dici San Potter riuscirai a sopravvivere o ti dovrà salvare la tua sorellina?» Tirai Harry per un braccio portandolo il più lontano dalla bionda «L'indifferenza è l'arma migliore» Avevamo cosa più importanti che pensare alle stupide battute di Malfoy. Hagrid spuntò da dietro la capanna, portando una torre pericolante di cassette, ciascuna delle quali conteneva uno Schiopodo molto grosso. Nonostante il nostro orrore verso quelle creature, Hagrid spiegò che la ragione per cui gli Schiopodi si ammazzavano a vicenda, ovvero un eccesso di energia repressa e che la soluzione era che ciascuno di loro mettesse un guinzaglio a uno Schiopodo e lo portasse a fare una passeggiatina. «Portare questa roba a passeggio?» ripeté Malfoy disgustato, guardando dentro una delle cassette. «E dove esattamente dovremmo far passare il guinzaglio? Attorno al pungiglione, alla coda esplosiva o alla ventosa?» «Lì intorno in mezzo» indicò Hagrid. «Ehm... forse è meglio che vi mettete i guanti di pelle di drago, così, per precauzione, insomma. Harry, Chloe... venite qui e aiutami con questo grosso qua..» La vera intenzione di Hagrid era di parlare con noi lontano dal resto della classe. Attendemmo finché tutti gli altri furono partiti con i loro Schiopodi, poi disse, molto serio: «Allora... siete in gara. Nel Torneo. Campione della scuola». «Due dei campioni» lo corresse Harry. I neri occhi lucidi di Hagrid erano pieni d'ansia sotto le sopracciglia incolte. «Non avete idea di chi vi ci ha messo dentro?» «Allora tu ci credi che non siamo stati noi?» esclamai incredula. Finalmente qualcuno che ci credeva. «Ma certo che vi credo» grugni Hagrid. «Voi dite che non siete stati voi e io vi credo e Silente vi crede, ecco». Guardammo tutti e tre verso il prato. La classe era sparpagliata e in grande difficoltà. Gli Schiopodi erano lunghi più di un metro ed estremamente robusti. Non erano più nudi e privi di colore, ma coperti da una sorta di spessa, lucente corazza grigiastra. Sembravano un incrocio tra scorpioni giganti e granchi oblunghi, ma sempre senza testa o occhi riconoscibili. Erano diventati spaventosamente forti, e molto difficili da controllare. «Si divertono, eh?» esclamò Hagrid allegramente. Ogni tanto, con un bang preoccupante, una delle code degli Schiopodi esplodeva, sparando la bestia parecchi metri più avanti, e trascinando sulla pancia il malcapitato accompagnatore. «Ah, io non so, ragazzi» disse Hagrid all'improvviso con un gran sospiro, tornando a guardarci preoccupato. «Campioni della scuola... sembra che capitano tutte a voi, vero?» Ed era vero, capitavano tutte a noi. Presi al guinzaglio il mio Schiopodo e lo portai a spasso. Dovevo aspettarmelo che dopo neanche 10 secondi Malfoy mi era già alle calcagne. «Uuuh, guardate chi abbiamo qui. La campionessa del torneo. Come ci si sente nell'aver messo il proprio nome nel calice e nell'avermi mentito subito dopo?» «Malfoy, cosa diavolo vuoi» «Voglio sapere come hai messo il tuo nome nel calice» Arresa all'idea che se non glielo avessi detto non mi avrebbe lasciata stare lo assecondai «Eh va bene» gli feci segno di avvicinarsi e lui lo fece. «Non ho messo io il mio nome nel calice di fuoco razza di idiota» lo spintonai e continuai la passeggiata.
STAI LEGGENDO
𝐀𝐥𝐥 𝐨𝐟 𝐲𝐨𝐮... 𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲
FanfictionE se il famoso Harry Potter avesse avuto una sorella? Harry e Chloe, dopo aver scoperto l'identità dei loro padrini, ritonano alla casa dei loro zii. I due non sanno che gli aspetterà un anno pieno di soprese ed eventi a cui non immaginano di partec...