02- Mask

727 37 40
                                    

'Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico.'
-Erasmo Da Rotterdam

'-Erasmo Da Rotterdam

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

D o r i a n
🎭

Tutti, come diceva il caro e vecchio Pirandello, indossiamo una maschera. Un involucro di fragile creta, che alla minima crepa diventa sempre meno resistente e credibile.

Cerchiamo di decorare quella fantomatica maschera con così tante emozioni e colori, che molto probabilmente non ci appartengono.

Siamo così ossessionati dall'idea di piacere agli altri, che quando finalmente raggiungiamo il
nostro obiettivo, ci facciamo schifo noi stessi.
Ogni traccia pura del nostro essere viene spazzata via dall'ipocrisia dell'essere perfetti.

Ma a parer mio, è inutile.
La perfezione è solo un idea della società, una delle peggiori condanne che la mente abbia mai inflitto all'uomo.

Mi piace vederla come una punizione verso l'arroganza dei superiori, dell' altezzosità dei principino verso un semplice servitore.

Molte regine, come ad esempio Elisabetta, si riempivano il viso pieno zeppo di quella polvere bianca , e sapete perché?

La pelle lattea simboleggia purezza e verginità.

Capite cosa intendo?

La mente umana è così marcia al suo interno, che cerca disperatamente di coprire quella muffa, renderla addirittura bella.

È così che sono nati , a parer mio, anche i disturbi alimentari. La mente è così influenzata dal rispettare l'idea di perfezione che rovina la perfezione stessa di ogni corpo differente dall'altro.

Io ho smesso tempo fa di indossare la mia maschera, era così rovinata che il solo guardarmi allo specchio mi faceva venire voglia di spaccare quel vetro che mi separava dal mio vero aspetto, che tanto mi mancava.

Tutti indossano una maschera, ma non tutti sono abbastanza forti dal rivelare quello che c'è sotto.

«Che giornata di merda.» sibilo contro il mobile di ferro laccato difronte a me.
Questo posto ha così tanti tappeti che per correre e arrivare alla prima riunione sono scivolato.

E il mio telefono ora è la sotto.
«Dai, amore di papà. Non ho la telecinesi.» come se potesse sentirmi o muoversi da solo, sprono il mio cellulare a volare da me, ma non accade nulla.

Mi siedo sul pavimento devastato e disperato.
L'avevo comprato oggi.

«Tutto bene?» una voce sconosciuta mi costringe a voltarmi.

Un ragazzo biondo mi scruta dal suo bellissimo metro e ottanta, con un sopracciglio inarcato.
«Certo, ho solo perso il mio telefono qui sotto.» dico con tranquillità, alzandomi in piedi.

Love in DisguiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora