08- There she goes..

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Si narra di un giovane contadino olandese che non conosceva altri mondi e non sapeva fare altro che coltivare il suo terreno

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Si narra di un giovane contadino olandese che non conosceva altri mondi e non sapeva fare altro che coltivare il suo terreno. Un giorno, scoprì tra l'erba dei tulipani dentro la cui corolla si nascondevano piccolissime fate.
Di colpo si innamorò di una di queste, la quale però, non seppe mai ricambiare. L'amore non corrisposto fece ammalare il giovane,  tanto da portarlo alla morte.
La fata, appreso il grande amore volle in suo onore, immensi campi ricoperti di tulipani.

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There she Goes
The La's

J u n i p e r

«Ma dov'è Nicole? C'è una tempesta la' fuori..» la voce di Octavia mi arriva immediatamente alle orecchie, essendo a pochi centimetri da me. Ha i capelli legati in una coda alta, e due ciuffetti le incorniciano il viso. Gli occhi azzurri sono più luminosi del solito, e mi ricordano un cubetto di ghiaccio per quanto brillano sotto la luce.

Octavia è una bellissima ragazza,esternamente. E anche internamente, in realtà. Può sembrare antipatica o strafottente, ma è più coccolona di Dorian. E ce ne vuole.

«Sono preoccupata.» esclama, sussultando all'ennesimo tuono. Effettivamente, la fuori fa abbastanza paura. Ma la pioggia è bella, liberatoria. Da piccola, quando fuori pioveva e mia madre era in salotto, scioglievo i capelli, indossavo una sua vecchia felpa e correvo in giardino.

Ricordo ancora la sensazione liberatoria di quando urlavo sotto la pioggia, mentre le gocce mi scivolavano addosso. È come se la pioggia lavasse tutto il marcio della gente, perché magicamente tutti intorno a me cambiavano.

Sotto la pioggia si danno i baci migliori, se ti ritrovi nel bel mezzo di un temporale in compagnia della persona giusta i tuoni vi faranno da riflettori mentre danzerete spensierati. Ma c'è un altra parte più nascosta, un po' come quelle nuvole bianche che si confondono tra quelle scure.

C'è chi sotto la pioggia piange con il sorriso, sperando che le gocce si confondano con il dolore che stanno lasciando uscire. Sperando un giorno, di riuscire ad essere come chi sotto la pioggia ci balla e ci ride.

Io sono stata per tutta la mia infanzia il secondo tipo di persona, ma da tempo ormai, ho imparato a vedere l'arcobaleno anche tra le più buie delle giornate. E i miei colori cerco di portarli a chi vede tutto o bianco o nero. O entrambi.

«Andiamo a controllare dalla terrazza, magari si sta fumando una sigaretta.» Kamilah annuisce e salta in piedi, mentre Octavia ci passa delle giacche.

Mentre camminiamo, noto per terra un piccolo foglio, e senza farmi vedere dalle altre lo raccolgo. «Pensandoci bene, vado io. Aspettatemi qui.» Kamilah cerca di ribattere, ma con uno sguardo le intimo di distrarre Octavia.

Si impressiona molto facilmente, e non vorrei doverla trascinare in camera dagli stivali pesanti che indossa. Apro il bigliettino e trasalisco, socchiudendo la bocca.

Love in DisguiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora