10- Il ballo del giglio.

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D o r i a n

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D o r i a n

E ci risiamo. Nicole mi sta ignorando.
Dinuovo. Mi ha allontanato. Dinuovo.
Mi sento uno schifo. Dinuovo.

È come se fossi intrappolato in un loop, lei che si avvicina a me, io che mi avvicino, lei che mi tira un calcio in culo senza motivo.
Questo corteggiamento, come lo definisce Cole, mi sta prosciugando.

Però non mi farò più sottomettere da lei.
Non sono un burattino, cazzo.

«Invidio le tue braccia.» mormoro a Damien fissandogli i bicipiti fasciati dalla camicia.
Sono così gonfi che sembra stiano per esplodere, cazzo.

«Ma sta'zitto. Le tue braccia sono uguali alle mie.» fisso la pallina che ho al posto del bicipite e fisso il suo cocomero.
Certo, uguali.

«Ti stai mettendo a tiro per qualche motivo particolare? Per qualcuno?» mi incuriosisco notando che è davanti lo specchio a fissarsi ogni parte del viso da quaranta minuti.

Alla mia domanda si irrigidisce di scatto, poi si volta verso di me cercando di mascherare il nervosismo che sta provando. «Damien?» lo sprono a parlare e lui sospira, continuando a sistemarsi i capelli.

«Aspetta..che hai in faccia?» noto una piccola chiazza violacea all'altezza della guancia. Possibile che...

«Octavia ti ha fatto un succhiotto, amico?» il biondo si volta di scatto verso di me con un espressione indecifrabile. «No, Dorian.» ammette, sedendosi sul sul letto.

«E allora che cosa ti sei fatto?» Damien mi guarda con la fronte corrugata, come se si vergognasse al rivelarmelo.

«Sei caduto?» scuote la testa, e ridacchio all'immagine di lui che rotola dalle scale.

«Che cazzo ti ridi?» mi blocco all'istante, siamo amici ma ho ancora paura di lui. Molta paura.

«Niente, scusa..sei andato a sbattere contro l'armadio?»

Non ridere, Dorian.
Trattieniti.

«No, mi credi così stupido?» scuoto la testa prima di essere carbonizzato e lui riabbassa lo sguardo.

«Ma io che cazzo ne so, Damien. Parla, dai, devo vedere com'è vestita Nicole.» lui sbruffa e si alza in piedi, poi si volta dinuovo verso di me.

«Ho provato a baciare Octavia ieri sera durante un allenamento. In realtà sono riuscito anche a baciarla per qualche secondo.» spalanco così tanto la bocca che la gomma da masticare mi cade per terra. Non ci credo, non ci posso credere!

«Ha ricambiato?»

«Si,» sto per esultare, ma lui si indica la guancia «Con un pugno.»

Inevitabilmente scoppio a ridere così forte dal dovermi poggiare all'armadio.

Love in DisguiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora