O C T A V I ADopo quasi tre settimane, tornare alla realtà è stato abbastanza difficile, ma Damien mi è stato accanto giorno e notte. Mi ha raccontato della sua famiglia, del piano, mi ha chiesto cento volte se fossi sicura e se me la sentissi di partecipare.
All'inizio, i primi giorni, le gambe mi tremavano ad ogni passo. La voce faticava ad uscire e le lacrime si facevano costantemente spazio sul mio viso.
Non mi riconoscevo più, ormai.
Ma con la mano di Damien stretta alla mia, mi è sembrato tutto un po' più facile.
Chi l'avrebbe mai detto? Il ragazzo che più detestavo in assoluto, anche se ora posso ammetterlo, non l'ho mai detestato, anzi. L'ho sempre trovato attraente e affascinante, anche nel modo in cui approcciava a me o si rivolgeva agli altri.
Di Damien la cosa che preferisco in assoluto è forse la nostra somiglianza per quanto riguarda il gioco. Damien non gioca ne per vincere, ne per partecipare.
Damien gioca per distrarti e soffiarti la vittoria, solo per il gusto di farlo. Ti porta al limite, come se ti trascinasse in una carriuola su una collina e ti lasciasse scivolare a tutta velocità.
Si è scusato come minimo cinquanta volte nel giro di ventiquattro ore, temendo che io possa lasciarlo da un momento all'altro. «Non mi lasci, vero?» scoppio a ridere, facendo sorridere anche lui.
«Mettiamola così,» gli cammino intorno, iniziando ad uscire da camera mi «Se disattivi i chip, rimango con te.»
«Ma se non li disattivo moriamo, Octavia» lo guardo ngli occhi, lui, mi guarda confuso.
«Appunto.» dico soltanto, prima di allontanarmi verso l'uscita.
E' li, la guardia. A pochi metri da me.
Ha un fucile poggiato sulla spalla, lo sguardo duro rivolto verso il bosco davanti a se. Guardo la camicia da notte ospedaliera e sporca di sangue finto, mi spalmo del fango sul viso e trattenendo un conato ingarbuglio e sporco i capelli.
Sono scalza, da questa interpretazione dipende tutto il piano, tutte le nostre vite e il nostro futuro.
Per questo deve essere assolutamente perfetta.
Ricordo il sogno che feci il giorno dell'incidente, subito dopo il ballo.
Papà stava cercando di avvisarmi, vero? Faceva anche lui parte della squadra di Neutro, ma non è stato rinchiuso come lui,
Papà voleva che venissi alla Z0D14C non per comandare, me per distruggerla.
Per liberare me stessa e la sua anima sacrificata.
«Ci sono.» sussurro a me stessa, prima di correre nella direzione della guardia.
Fingo di cadere, strisciando sul pavimento di pietra. Gemo realmente di dolore quando vedo del sangue colarmi dalle ginocchia. Mi porto le mani alla testa e simulo delle urla terrorizzate, indicando punti indefiniti, che la guardia davanti a me fissa spaesato.
STAI LEGGENDO
Love in Disguise
RomanceIn un mondo alternativo al nostro, l'umanità è divisa in quattro categorie, e i membri di esse sono stabiliti tramite il segno zodiacale che possiedono: Acqua, Aria, Terra, Fuoco. All'età di 20 anni tutti i giovani uomini e le giovani fanciulle son...