3 La tana del lupo

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"Per quanto si possa amare una persona, lei può sempre scivolarti dalle mani come acqua, senza che tu possa farci niente."
CASSANDRA CLARE

-POV LYRA-
Il mondo gira in direzioni opposte e contrarie esattamente come due fazioni. La terra si scontra e si schianta affossando nel dolore.
Caos.
Tutto questo è caos.
Mi sono fatta prestare la moto da mio padre. Era restio, ma mio è il caso, miei sono i mezzi per raggiungere le informazioni.
In questo momento mi trovo in una strada in periferia del Bronx. Questa sera il centro è tappezzato dalla polizia. Ma è dove l'oscurità sembra dar voce alle persone che quest'ultime ballano.
La strada scura non è però vuota. Gli schiamazzi vorticano animando i marciapiedi larghi mentre le moto sono in coda a popolare l'asfalto.
C'è un mondo nel buio e Matteo Davis è la porta per accedervi.
Mi tolgo il casco permettendomi di inalare l'aria fredda di febbraio. Nonostante i vestiti caldi, il freddo mi vibra lungo le gambe e le braccia. Osservo la gente che mi circonda. Delle ragazze sono in top e pantaloncini e io non mi capacito di come sia possibile che non siano in ibernazione. Ci sono circa 2° ma loro sembra che ne percepiscano 35.
La mia attenzione viene attirata da una ragazza dai lunghi capelli scuri. Megan porta una sigaretta alle labbra e il fumo che ne fuoriesce oscura il suo viso. Sul braccio ha una bandana rossa coordinata al top a maniche lunghe e alle scarpe che hanno un dettaglio rosso. Megan sorride e il sorriso viene catturato da Matteo che alza le sopracciglia. Matteo indossa una giacca di pelle aperta mostrando la maglia bianca che gli aderisce il petto.
Alzo gli occhi al cielo.
Sbruffone.
Un messaggio mi distrae. Iris ha mandato un messaggio sul gruppo.

Iris🌺 🌼 
Haz, mi è salita la febbre.

Hazel👀 💚
Questo è perché al ritorno da scuola non hai voluto mangiare il gelato.

Iris🌺 🌼 
È febbraio.

Hazel👀 💚
Meglio, il gelato si mantiene meglio senza sbalzi di temperatura.

Smetto di leggere i messaggi scuotendo la testa con un sorriso. Hazel è incorreggibile.

Mi concentro sul mio obbiettivo e lo vedo indossare un casco mentre Jake gli scuote le spalle e Kai alza gli occhi al cielo e ha le braccia incrociate.
I capelli ricci di Matteo si nascondono sotto il casco e gli occhi spariscono coperti dalla visiera.
Molte altre persone seguono il suo gesto mentre lui si avvicina alla moto.
Cosa sta succedendo?
Si mette a cavalcioni sulla sua moto e con lo sguardo vago sulla vernice nera che riflette la luce dei lampioni mentre il fumo delle bombolette sembra rendere tutto meno nitido.

La moto degli Scorpions è ciò che più li caratterizza. Quattro moto uguali con un dettaglio inciso. Uno scorpione dal bordo bianco e dall'interno rosso è messo in mostra sulla fiancata sinistra.
La storia degli Scorpions nasce nel Bronx. Tagliati fuori dalla luce, sono costretti al veleno di cui si sono sempre nutriti. Pungono e attaccano. Il cuore è colmo di misteri mentre la corazza li ripara. Sono notturni e convivono nel buio attratti dall'oscurità stessa e dall'incapacità di proteggersi. Le persone sono le formiche di cui si cibano.
Estirpati dal loro nido, si sono trasferiti a Manhattan.
Non si conosce il motivo per il quale gli Scorpions studino a Manahattan, ma si sa per certo che la loro casa e la loro famiglia è nel Bronx.

Le persone seguono Matteo infilandosi i caschi e mettendosi a cavalcioni sulle moto. I colori delle moto sono sgargianti e laccati. Kai si avvicina a Megan e le scioglie la bandana rossa legata al suo polso.
Una gara di moto.
Infilo il casco con un respiro profondo.

"<Lo conosci?> domanda mia madre porgendomi una foto in bianco e nero. Osservo i lineamenti e i ricci ribelli.

<È a scuola mia. Abbiamo qualche corso insieme> sussurro aggrottando le sopracciglia. Mamma sorride. I capelli rossi sono di una tonalità più scura della mia e i suoi occhi castani sono gli stessi della nonna.

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