6. 最初の打ち合わせ

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06. Primo incontro

Passarono circa due giorni da quell'accaduto e Izuku evitò Kirishima come la peste. Sapeva che il rosso aveva visto nei suoi occhi la crudeltà che li contraddistingueva da chiunque.

Nessuno. Nessuno era rimasto con lui dopo averlo guardato negli occhi per la prima volta.

Come sempre si lavò e vestì ma quando si rese conto di non avere più felpe a maniche lunghe andò in tilt.

Così prese nuovamente quella del suo compagno di camera e prima di scendere per fare colazione si fumò un'altra sigaretta per calmare i nervi.

Quando raggiunse gli altri Kirishima tentò di parlargli ma fallì quando Todoroki sbucò dal nulla afferrandolo per un braccio.

"Siediti in mezzo a noi, ormai siamo tutti una famiglia no?"

Ma Izuku non voleva, non voleva che anche loro scappassero, ma nonostante ciò non riuscì a rifiutare perché Mina lo trascinò letteralmente al suo fianco iniziando a parlargli di come fosse stato figo sul ring quel giorno.

"Dì la verità ti ha insegnato qualche professionista" Il minore negò col capo e si portò alle labbra del succo di mirtillo assaporandone il sapore dolce ed agre allo stesso tempo.

"Non ho mai avuto nessuno che mi insegnasse" Mina lo guardò con aria innamorata e lui cercò di ignorarla mentre gli altri se la ridevano sotto i baffi.

"A proposito" Mormorò Izuku guardando l'altro lato del tavolo "Loro sembrano in un mondo a parte, non siamo tutti della stessa squadra?" domandò con un briciolo di curiosità.

"Mh, non proprio, ci facciamo concorrenza con gli altri, ognuno ha formato un gruppo e alla fine siamo entranti in rivalità anche se in realtà sono abbastanza pacifici se vogliono" biascicò Denki intendo ad abbuffarsi.

"Pacifici? ma se alla prima cosa che gli da fastidio ci attaccano?" Disse seccato Iida mentre Todoroki annuiva al suo fianco.

"Beh non sono così terribili" Aggiunse Momo "L'importante è il rispetto e loro non sono così irrispettosi nei nostri confronti" disse infine portandosi alle labbra carnose e rosee un pezzo di pane con la marmellata.

"Io la penso come Iida, non fanno altro che provocarci" Borbottò sta volta Sero e in meno di dieci minuti si creo un discussione su chi avesse ragione o meno.

Quel casino non lo sopportava, odiava tutto quel vociferare perché quando accedeva era come se improvvisamente si sentisse soffocare e non riuscisse nemmeno più a parlare, così si alzò di scatto sbattendo le mani sul tavolo e facendo cadere la sedia che produsse un sonoro tonfo, cosa che zittì tutti quanti i presenti.

"Izu-" Ma ormai era già uscito dalla zona ristorante come una furia.

Improvvisamente però venne afferrato per un braccio e quando si voltò vide Kirishima che con il fiatone cercava di parlare.

"Possiamo parlare? per favore..." Il verdino si scrollò di dosso la mano del rosso "odio essere toccato" mormorò guardandolo freddamente.

"Ok, mi dispiace" Mise le mani avanti e poi le lasciò cadere ai lati dei suoi fianchi sospirando.

"Ora possiamo parlare?" Occhi verdi annuì e lui sorrise lievemente.

"Perchè mi stai ignorando dal nostro scontro?" Ma il minore non rispose e allora Kirishima continuò "Quando me ne sono andato- non era per te Izu, ero rimasto... sorpreso, sapevo che eri forte ma non pensavo fossi davvero bravo"

"Sei bravo a dire le cazzate Kiri" Avanzò di un passo sovrastandolo con tutto il suo metro e ottantanove e quest'ultimo indietreggiò "So che eri spaventato, dai miei occhi" Lui sobbalzò. Bingo, Pensò e un sorrisino per nulla amichevole si formò sul suo volto.

Risk For You - A BakuDeku storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora