19. ひび割れ

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19. Crepe

Quando Izuku tornò in hotel i loro compagni erano già tornati dalla mini vacanza e questo significava solo una cosa: Katsuki era lì.

Kirishima gli corse incontro e lo afferrò per le spalle preoccupato.

"Accidenti a te! dove sei stato? mi sono preoccupato da morire, non farlo mai più!" Lo rimproverò il rosso ed Izuku accennò un piccolo sorriso.

"Senti Kiri... in questi giorni puoi non farmi partecipare a nessuno scontro?" Il maggiore alzò un sopracciglio confuso ma non fece domande e annuì.

"Quanto tempo ti serve?" Il minore sospirò e poi rispose "Circa una settimana" Una settimana sarebbe stata sufficiente, si sarebbe allenato come un matto e poi il giorno dell'incontro li avrebbe fatti fuori uno ad uno.

"D'accordo, me ne occupo io, fa quello che devi fare ok? e per Katsu-" Il minore gli mise un dito sulla bocca fermandolo "Non parlare di lui. Non- ho bisogno di concentrazione" Il rosso annuì dispiaciuto e subito dopo Izuku si diresse nella sua stanza che, fortunatamente, trovò vuota.

Ormai il loro rapporto si era incrinato, crepato e questo di per sé lo faceva sentire una merda ma non poteva fare nulla. Era stata colpa sua, della sua paura e di tutto lo schifo che aveva in corpo a frenarlo e ovviamente era andata nei peggio dei modi.

La loro "storia" per certi versi era finita e andava bene così. Sta volta non ci sarebbe stato nessun lieto fine.

Izuku si cambiò e subito dopo scese in palestra dove vi trovo Katsuki intento a prendere a pugni un sacco da boxe.

Il minore però lo ignorò e iniziò il suo allenamento. Doveva rimanere concentrato e coi piedi per terra o Mi-Cha e la sua famiglia sarebbero stati in grave pericolo.

Purtroppo, i soldi che aveva sulla carta di credito non arrivavano nemmeno ai 474.477,40 Yen (circa 3000 € ). Era vero che il lavoro che faceva era ben pagato ma non così tanto da avere già i milioni nel giro di qualche mese.

***

I giorni passarono veloci e ormai era chiaro a tutti che Izuku e Katsuki non si sarebbero mai più parlati.

Si ignoravano e non si guardavano neppure né litigavano semplicemente facevano finta che non esistessero.

I loro amici nonostante ciò provarono più e più volte a convincerli a parlarsi e a risolvere ma loro erano testardi e orgogliosi e quindi non lo avrebbero mai fatto.

La loro stanza pian piano diventava sempre più silenziosa e inabitata. La maggior parte del tempo lo passavano fuori dalla loro camera e vi tornavo la sera tardi a orari differenti per evitare di incontrarsi al rientro.

La verità però era che Katsuki si sentiva male e oppresso dai suoi stessi errori e dai sentimenti che ormai erano troppo forti per essere ignorati.

In quel lasso di tempo però nonostante fossero stati lontani il biondino aveva notato che qualcosa non andava. Izuku si allenava il doppio di quanto faceva prima ed era costantemente con la mente tra le nuvole.

Quel giorno Izuku era uscito dimenticandosi il cellullare sulla scrivania che dopo qualche secondo prese a vibrare.

Katsuki allora spinto dalla curiosità e dalla preoccupazione lo afferrò leggendo i messaggi che gli erano stati inviati e quasi non sgranò gli occhi dallo schock.

I messaggi erano da parte di una certa Mi-Cha che gli chiedeva come stava procedendo il suo piano per aiutarla a sbarazzarsi di alcuni tipi mafiosi di cui Katsuki non ne sapeva nulla.

Non capì molto dai messaggi ma una cosa la intuì: Izuku era nei guai e lui doveva aiutarlo.

Allora cercò tra le sue cose fin quando non trovò un bigliettino con su scritto un'indirizzo, un giorno e una somma di denaro davvero alta.

"Ma che cazzo..." Borbottò ancora incredulo per poi rimetterlo al proprio posto quando sentì la porta aprirsi.

Izuku si fermò a guardarlo quasi confuso dal momento che il maggiore era in piedi di fianco al suo letto.

"Che stavi facendo?" Domandò insospettito ma vedendo che Katsuki non accennava risposta sospirò, prese il suo telefono e se ne andò lasciandolo nuovamente da solo.

La cosa gli puzzava e non poco ma la cosa che lo preoccupava di più era che quel giorno era molto vicino e probabilmente Izuku non ne sarebbe uscito illeso.

Se davvero quei tipi che doveva incontrare erano dei mafiosi e lui voleva combatterli allora quasi all'80% sarebbe finita disastrosamente.

Lo sapeva. Se lo sentiva.

***

Katsuki passò tutto il giorno in palestra notando come il verdino si allenasse senza sosta, senza neanche fermarsi per bere un goccio d'acqua.
E così fece anche il biondino che senza mai perdere il ritmo e la concentrazione si allenò duramente pronto a qualsiasi situazione.

Nella sua mente si ripercorrevano tutti i momenti che aveva passato insime a Izuku e questo in un modo o nell'altro gli dava la carica e la motivazione per continuare con il suo obbiettivo.

Aveva sbagliato. Gli aveva detto cose che non avrebbe mai voluto dirgli ma era accecato dal dolore e della delusione che provava verso il minore che con una facilità disarmante gli aveva distrutto il cuore con delle semplici parole.

Ma la cosa che lo aveva fatto andare su di giri era il fatto che mai a nessuno aveva ceduto quel lato di sé e Izuku era stato il primo a scoprirlo, a poterlo toccare, baciare e, forse, amare.

Non sapeva bene cosa l'altro provasse realmente. C'erano volte in cui erano così vicini ma allo stesso tempo così lontani e, altre volte in cui, in quello che facevano o si dicevano c'erano emozioni o sensazioni intense e piene di qualcosa di speciale che gli riempiva l'anima e gliela risucchiava via.

Per questo continuava a sperare e a credere che quella situazione sarebbe cambiata in meglio ma prima di poter chiarire doveva mettere in salvo quello per cui stava lottando.

Dove proteggerlo anche a costo della propria vita.

Non era un'idiota, aveva vissuto anni e anni nella solitudine e sapeva abbastanza bene come si stava al mondo e mai si era lasciato fregare da qualcuno ma Izuku... era diverso, non era come tutti gli altri e anche se non ne sapeva il motivo sentiva di potersi fidare cecamente di lui.

Lo avrebbe fatto fino alla morte.



Ma quanto carino Katsuki che vuole proteggere Izuku nonostante quello che è successo?

Lo amo troppo :')

Al prossimo capitolo!

Un bacino, la vostra

-Afrodite

Risk For You - A BakuDeku storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora