Love Untold//Hwang Hyunjin/

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Y/N POV

Dopo aver festeggiato e mangiato un po' di torta decido di andare in bagno per lavarmi le mani.

Non appena esco dalla porta vedo che nell'altra stanza ci sono gli Stray Kids.

E... Hyunjin che parla con i suoi amici e ride.

Io mi fermo non so perché non riesco a camminare, come se i miei piedi si fossero fossilizzati per terra.

Rimango lì, ferma, immobile a fissarlo.

Ad un certo punto noto che Hyunjin distoglie lo sguardo dai suoi amici e guarda me.

Rimaniamo fermi così, con un corridoio di distanza entrambi a fissarci, lui accenna un piccolo sorriso.

I rumori attorno a noi scompaiono improvvisamente, come se il tempo si fosse fermato.

Ma immediatamente sento che qualcosa vibra nella mia tasca.

Quindi ritorno alla realtà e vado verso il bagno.

Tiro fuori il telefono dalla tasca, è Jiwoo.

"Pronto?"

"Y/N!!!"

"JIWOO!!"

"Auguriii!! Ho un regalo per te!"

"Grazie! Sai vero che non dovevi comprarmi nulla, e poi scusa come me lo darai?"

"Vedrai... Quando tornerai a casa"

"Devo avere paura?"

"No fidati ti piacerà!"

"Va bene, va bene"

Dopo di che appoggio il telefono sul lavandino e inizio a lavarmi le mani.

Appena mi asciugo le mani mi suona nuovamente il telefono... È mia mamma.

HYUNJIN POV

Abbiamo passato 20 secondi a fissarci in quel modo.

Allora decido di seguirla, entra in bagno ed essendo il bagno delle ragazze non posso entrare così aspetto fuori.

Però sento che parla con qualcuno, allora metto l'orecchio appoggiato alla porta e origlio.

"Grazie, sai vero che non dovevi comprarmi nulla, e poi scusa come me lo darai?"

capisco quindi che è al telefono con la sua amica.

Così sorrido e aspetto che finisca la chiamata.

Ma immediatamente sento che le squilla nuovamente il telefono.

Continua a suonare, ma perché non risponde?

Apro leggermente la porta, e vedo y/n pietrificata con il telefono in mano.

"Pronto?"

"Y/n?"

"M-mamma"

"Cara come stai?"

"Bene"

"Quando torni?"

"Scusa come?"

"Avevi promesso che saresti tornata dopo qualche mese"

"Quindi tu mi hai chiamato per questo?"

"Eh sì"

"Non c'è davvero nient'altro che vuoi dirmi?"

"...detto francamente no"

"Va bene... Allora stammi bene"

"No asp-"

*Mette giù la chiamata*

Vedo che mentre chiude la chiamata una lacrima le scende sul viso.

Rimane in piedi immobile.

Allora decido di aprire la porta delicatamente.

"Scusa y/n, posso?"

"Oh si certo entra pure"

Con velocità si toglie le lacrime dal viso.

Dopo aver aperto la porta mi fermo a fissarla con uno sguardo abbastanza abbattuto.

"Non ti ho ancora detto grazie"

Io non rispondo.

"Davvero non dovevi organizzare tutto questo per me, non ho mai festeggiato il compleanno quindi mi è sembrato un po' stran-"

Non le lascio neanche finire la frase che la abbraccio.

Mi avvicino a lei e la stringo fortissimo.

Lei rimane pietrificata e non si muove.

La lascio andare e poi la guardo negli occhi.

"Non ho capito perché lo hai fatto"

"Voglio renderti felice, se me lo permetti"

Vedo il suo volto diventare completamente rosso, cerca di ignorare il mio sguardo.

" y/n... Oggi non ho avuto tempo di trovarti un regalo, ma questa mattina ho preso una tela e ti ho fatto un disegno, aspetta qui."

Esco dal bagno e corro verso il mio armadietto, prendo la tela e torno da lei.

"Ecco, lo so che non è un granché, guarda questa sei tu... Y/n? Stai piangendo?"

"N-no no, è solo che mi sono grattata l'occhio con le mani insaponate"

Mentre diceva ciò le tremava la voce.

Così mi avvicino nuovamente a lei e la abbraccio di nuovo.

"Ti aspetterò, ti darò tutto il tempo che vuoi, cercherò di renderti davvero felice, perché mi piaci, tanto, ma tanto tanto eh!  So che per te non è lo stesso, ma ti darò tempo, aspetterò, forse anche inutilmente, ma aspetterò"

"Sei davvero uno stronzo sappilo"
Dice ironicamente continuando a piangere.

Inizio a ridere poi la guardo in viso e le asciugo le lacrime con le dita.