35. Get out the dark and into the light

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E v e r y w h e r e I go,
I know that I don't w a n n a be
Part of something I won't e v e r need
Your s o c i a l i z e d,
r o m a n t i c i z e d life


QUATTRO ANNI PRIMA
19 ANNI
Marzo.

MATTHEO RIDDLE

Per il compleanno di Emmeline volevo che fosse tutto perfetto. Lei per me aveva fatto l'impossibile quel giorno per cui volevo farle ricordare questo giorno come uno dei più belli.

Sia perché se lo meritava, sia perché quello che provavo per lei aumentava ogni singolo giorno. Sentivo il mio cuore scoppiare nel petto.

Mi sentivo stordito da quel sentimento che mi stringeva il cuore in una morsa ma che allo stesso tempo mi faceva sentire tra le nuvole per quanto stavo bene e in pace con me stesso.

«Sei sicuro che le piacerà?» mi chiese Draco.

«Sì sono sicuro ora muoviti» dissi.

«Sta sera ho bisogno della camera» gli dissi.

«Va bene» mi rispose.

Era la prima volta, in tutti gli anni che lo conoscevo, che non si lamentava. Non sapevo chi si lamentasse di più tra me e lui, dovevo dire che era una bella lotta.

Andammo in sala comune e osservai se tutto fosse apposto. I palloncini c'erano, lo striscione anche, le bevande e il cibo pure.

Avevo chiesto alle ragazze di portarla in biblioteca per tutto il giorno, e loro si erano inventate di aver bisogno di aiuto con Difesa contro le Arti Oscure. Emmeline buona com'era non aveva potuto dire di no alle sue amiche.

«Sto bene vestito così?» sussurrai a Draco.

«Sì Theo basta che ti calmi» disse. «Quando vi sposate ti verrà un infarto»

«Penso di si» borbottai.

Vidi Draco sgranare gli occhi e voltasi di scatto verso di me. «Vuoi sposarla?»

«Non sono fatti tuoi» borbottai.

Probabilmente lo volevo, visto che la volevo al mio fianco fino alla fine. Ma la vita era imprevedibile e io non potevo sapere cosa sarebbe successo l'indomani figuriamoci tra qualche mese o addirittura anni.

«Okay è tutto pronto, Pansy mi ha mandato una lettera dicendomi che stanno arrivando» disse Blaise avvicinandosi a me e Draco.

Presi un respiro profondo. Avevo fatto in modo di sgomberare l'intera sala comune in modo da rimanere solo noi sei. Gli altri non erano importanti.

«Arrivano» disse Blaise sentendo le voci delle ragazze.

Quando la porta venne aperta da Pansy lei ci fece i pollici in su, quando poi entrò Emmeline urlammo: «Buon compleanno!»

Lei riempì la stanza con il suo sorriso.

Dei è così bella che mi fa male il cuore.

Come vorrei baciarla, ora davanti a loro per far vedere che lei aveva scelto me come persona che voleva al suo fianco.

«Grazie, ma non dovevate fare niente» disse Emmeline.

Più volte mi aveva detto che non era una che amava stare al centro dell'attenzione e che per il suo compleanno le sarebbe bastato rimanere con noi.

Con me soprattutto, ovviamente.

Emmeline abbracciò tutti e quando arrivò davanti a me vidi il suo sguardo illuminarsi.

Collided | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora