38. I'll walk through fire to save my life

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And I want it, I want my life so bad
I'm doing everything I can
Then another one bites the dust
It's hard to lose a chosen one
You did not break me



MATTHEO RIDDLE

Ero rimasto sveglio per tutta la cazzo di notte.

Non avevo chiuso occhio.

Mi sentivo in colpa per aver mandato Emmeline a dormire in una camera diversa dalla mia.

Più o meno alle 3 del mattino mi ero alzato ed ero andato davanti alla sua camera. Rimasi fuori dalla porta per almeno mezz'ora poi alla fine ero tornato in camera mia.

Mi sentivo uno schifo.
Tutto ciò era uno schifo.

Ma non potevo permettere che Emmeline si facesse male. Mi doleva il cuore al solo pensiero di vedere un singolo graffio sul suo meraviglioso corpo.

La paura mi pervase il corpo ma allo stesso tempo si fece spazio anche la rabbia.

Non contro di lei ma contro me stesso.

Non volevo dire a Emmeline cosa fare ma in questo momento era inevitabile.

Stavo fissando il soffitto da ore ormai quando sentì dei passi lungo il corridoio. Poteva essere solo lei visto che eravamo soli in casa.

Volevo uscire dalla camera, andarle incontro e baciarla fino a perdere il fiato ma rimasi in camera finché non la sentii scendere le scale.

Presi il telefono e controllai l'ora. Erano le sette del mattino.

Mi passai una mano sul viso e mi alzai dal letto, con le ossa che chiedevano aiuto per essere rimaste nella stessa posizione per troppo tempo.

Entrai in bagno e mi spogliai. Alzai lo sguardo sullo specchio e mi guardai.

Le borse sotto gli occhi non erano mai state così evidenti, nemmeno quando avevo lasciato Emmeline.

Ma ciò che sentivo era più o meno molto simile a quello che provavo anni prima.

Aprii il getto dell'acqua e immaginai di vedere Emmeline entrare dalla porta e rimanere abbracciata a me mentre eravamo sotto il getto dell'acqua.

Invece la doccia la feci da solo, strofinando così forte la spugna sul corpo fino a far diventare rossa la pelle.

E se lei stesse soffrendo in questo momento?

E se avesse pensato di essere lei la ragione di quello che era successo? Probabilmente lo aveva fatto.

Tra me ed Emmeline non sapevo chi fosse più incline ad addossare la colpa su se stesso.

Finita la doccia uscì dal bagno con un solo asciugamano addosso. Mi bloccai quando vidi Emmeline indaffarata a cercare qualcosa nell'armadio.

Non mi mossi. A malapena respirai.

Emmeline si voltò di scatto e la vidi irrigidirsi.

Chi era il più rigido tra me e lei era difficile dirlo.

I suoi occhi incrociano i miei per qualche secondo.

Collided | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora