31. I want you to touch me there

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Make me f e e l like
I am b r e a t h i n g
Feel l i k e I am human



DRACO MALFOY

«L-la prego no» sussurrai senza più voce.

Non di nuovo no.

«Questo è quello che succede ai deboli come te» disse la sua voce dura.

Scossi la testa e caddi in ginocchio.

«Non lo faccia la prego»

La voce mi tremava, il cuore mi batteva all'impazzata nel petto, gli occhi erano lucidi e i miei polmoni erano quasi completamente privi di aria.

«Non serviranno a niente le tue preghiere» disse.

«Papà»

«Va tutto bene Scorp» dissi.

Non osavo guardare nella direzione di mio figlio.

Era tenuto da dei mangiamorte a cui avrei voluto tagliate le mani. O direttamente ucciderli solo per aver toccato mio figlio.

«D-Draco» sussurrò Daphne.

Era stesa a terra con il sangue che le circondava il corpo.

«La prego per favore prenda me e non loro»

«Spiacente Draco Malfoy non sono qui per trattare uno scambio» disse Voldemort.

Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso ed i mangiamorte che mi tenevano strette le braccia strinsero la presa.

«Amore mio va tutto bene» provai a dire a Daphne che sbatteva ripetutamente gli occhi per rimanere sveglia.

«Farò tutto quello che dovrò fare ma la prego prenda me» dissi.

«Sai Draco credevi che non sapessi che durante la guerra hai aiutato Harry Potter?» mi domandò.

Mi irrigidì.

Non credevo lo sapesse. Con questo non volevo dire che negavo, era vero, avevo aiutato Harry Potter durante la guerra.

Ero convinto che potesse vincere e invece Voldemort aveva dato il benservito a tutti.

«Ora Draco per avermi disobbedito e mentito guarderai la tua famiglia morire» disse.

Puntò la bacchetta contro Daphne e disse: «Avada Kedrava»

«No!» urlai con tutto il fiato che avevo in gola e mi divincolai dai due uomini che mi tenevano fermo.

«No amore mio» accarezzai il viso sereno di Daphne.

«Ti amo da morire Daph ti prego» sussurrai senza fiato.

«Ora guarda tuo figlio fare la stessa fine»

«Avada Keda-»

«Draco!» urlò Daphne.

Balzai a sedere sul letto cercando di far entrare più aria possibile nei polmoni. Le braccia di Daphne si strinsero attorno a me e crollai.

Me la strinsi forte addosso e piansi come quasi ogni sera da qualche mese.

«È sempre lo stesso?» mi domandò.

«Sì» mi limitai a dire. «Non volevo svegliarti»

«Se soffri tu soffro io Dray. Ti amo e ci proteggeremo sempre» disse Daph accarezzandomi il viso.

Collided | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora