Capitolo 30- Scappare da tutto.

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Non capisco se ho bisogno di un abbraccio.

8 bottiglie di vodka.

O.

6 settimane di sonno.

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Si guardarono nei occhi per secondi. Lei aveva gli occhi rossi, gonfi dalle lacrime, con il mascara colato e il verde spento.

Mentre lui era preoccupato, gli si leggeva nei suoi occhi e dal suo volto. Quando era tranquillo aveva le labbra incollate, ma ora le aveva staccate, segno che voleva dire qualcosa, qualunque cosa ma non gli veniva, parevano che le parole si erano bloccate e che non volevano uscire.

-Piccola..- disse Liam per primo avanzando e abbracciandola sulla soglia della porta, lei si aggrappò al suo petto nascondendo il volto nella sua maglia, Liam la strinse ancora di più a se. -Vieni..- continuò lui avanzando in camera sua e chiudendo la porta alle spalle. La fece accomodare sul letto e lui si sedette vicino alla ragazza impietosito da quella situazione.

-Cos'è successo Jenny?- le chiese a bassa voce accarezzandole i capelli. Jenna odiava esserle accarezzati o toccati i suoi capelli, ma in questo stesso momento non le importava più niente. Voleva che tutto questo non sarebbe successo. Voleva scappare dalla realtà, da questo incubo inspiegabile.

-Portami via Liam.- disse ad un tratto Jenna lasciando immobile il ragazzo che la scrutava in modo strano. -Portami con te, non voglio più stare qui.. Ti prego.. Ti... T-i.. Pre-g-go..- continuò scoppiando di nuovo in lacrime e stringendosi al corpo del suo vecchio miglior amico. -Ti prego..- aggiunse ancora mentre Liam le osservava i capelli. -Shh... Ora inizia a non pensare, cerca di essere calma.. Risolveramo insieme questo, okey?- lei non rispose segno che andava d'accordo. -Cosa ti ha ridotto cosí piccola?- mormorò Liam tuffandosi nei suoi pensieri. -Cosa?- si chiese ancora. -Perchè non mi hai più voluto vedere?- le chiese alla ragazza che ora si era calmata. -E'.. È una sciocchezza..- affermò la mora non volendo parlare del discorso. -Ma perché? Da quando sono rientrato a Beverly che non ti fai sentire, non mi parli. Niente. È davvero pazzesco che noi, un tempo eravamo degli amici indistaccabile.- disse Liam poggiando il mento sopra i suoi capelli. -Mi sei mancata, non come qualunque altra persona, non come quel cretino di Styles, tu mi sei mancata per davvero. Ho cercato di contattati ma niente, avevo perso il tuo numero, glie lo avevo chiesto a Harry ma mi aveva risposto che non mi volevi più vedere. Ho sentito il bisogno di venire a casa tua e a parlarti, ma ogni volta che ci provavo mi tiravo sempre indietro, credevo che la cosa per cui te la avevi presa con me sarebbe passata e cosí saremmo ritornati a essere amici, anzi migliori amici, perché io non volevo affrettare le cose, volevo che andassimo piano ma mi sono sbagliato di grosso. È passato un anno da cui non ti ho più sentita, non ho sentito la tua voce, la tua presenza e ora posso chiaramente arrivare alla conclusione che tu non sei una semplice migliore amica...- disse il castano mentre sentiva io respiro della ragazza sulla sua clavicola. -Tu sei una sorella per me e, il nostro legame è troppo forte per essere distrutto.- affermò facendo perdere un battito alla piccola Jenna. Da sempre aveva desiderato un fratello o sorella che le volesse bene, che la facesse sentire a suo agio, importante. Ora le era servita l'occasione. -Grazie Liam.- lo abbracciò la ragazza molto forte. -Perchè?- chiese lui non capendo. -Perchè esisti ed io sono stata una cretina da non apprezzarti.- lui sorrise leggermente. Le era mancata.

Molto.

DUE GIORNI DOPO...

-Sei pronta?- chiese Liam alla "sorella" che metteva le ultime cose nella valigia portata dal ragazzo. Si guardò in girò, sugli scaffali e il suo sguardo cadde su un piccolo ricordo. Si avvicinò afferrando il fogliettini ingiallito che aveva trovato molto tempo fa. Non era riuscita ad aprirlo e a vedere cosa c'era cosí tanto importante da esser stato nascosto nella cornice della foto del padre.

Ad un tratto si sentì il rumore del clacson e guardò la finestra. Era arrivato il taxy.

Infilò velocemente il foglietto nella tasca posteriore del Jeans, prese il cellulare dalla scrivania e chiuse la cerniera tirando la zip alla valigia nera.

-Jacky dov'è?- chiese guardandosi in giro. -Tranquilla, l'ho messo io nella gabbia, ora andiamo.- le afferrò la il bagaglio dalle mani tirandolo dietro di se mentre lo feceva scendere sulle scali.

Jenna scese velocemente prendendo la gabbia dove dentro c'era Jacky e uscí per prima per la porta.

Spostò velocemente lo sguardo dalla parte opposta quando vide passargli accanto Zayn, il quale andava al suo posto di lavoro.

Lo ignorò, e lui fece altrettanto.

Ieri, Liam aveva preso gli ultimi biglietti per Miami e nell'ultimo parte della giornata aveva cercato, girando da uffici a uffici di prendere la custodia della ragazza sul suo nome.

Il castano mise la valigia nel portabagagli del taxy che l'autista aveva aperto. -Ora dobbiamo passare per casa mia.- disse al taxista e lui annuí sedendosi al posto del conducente e chiudendo la portiera seguito da Liam e Jenna.

Una volta entrati nell'aereo i due si sedettero l'uno accanto all'altro e tirarono un respiro di sollievo vedendo che erano arrivati in giusto orario.

-Grazie Liam ancora una volta.- disse Jenna facendogli un mezzo sorriso. -Figurati piccola, farei di tutto per te.- le baciò la fronte dolcemente. -Spero che ti piaccia la tua nuova casa.- sospirò il ragazzo. -Perchè?- chiese lei non capendo. -Lo vedrai.- Jenna lo guardò incuriosita. -Dai dimmelo.- lo scosse leggermente per il braccio. -Io mantengo le mie promesse.- disse lui poggiando una mano sul petto, lei sbuffò sedendosi meglio sul sedile. -Tu e le tue promesse.- ridacchiò la mora. -Ora ti svelò solo una piccola parte, che ne dici?- le chiese Liam sorridendo.

-Cosa?- alzò un sopracciglio lei.

-Styles puoi uscire.- disse lui ad alta voce ottenendo delle occhiate dagli altri e dalle hostess.

Jenna alzò lo sguardo e gli venne da scoppiare di felicità.

In fondo, negli ultimi posti, ci stava suo cugino che le mandava baci volanti e sorrideva come un ebete.

-Ma come..- cercò di formulare una frase. -Uno come Harry non si poteva abbandonare.- scrollò le spalle divertito. -Grazie a tutti e due.- disse lei sorridendo. -Farei di tutto per te, te l'ho già detto.- le strinse la mano e lei sorrise.

Autrice.
Dopo una mia fase di depressione e depressione, sono riuscita finalmente a pubblicare e a creare il trentesimo capitolo :) Si ne sono davvero fiera..

Spero che vi sia piaciuto. E vi prego davvero di lasciarmi almeno un piccolo commento sul parere del capitolo :)
Davvero -_-"

My sister's boyfriend {Z.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora