배고파

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Sono triste, troppo, non siamo più abbinati...
scuoto la testa, mentre guardo la foto che mi ha mandato "ho appena finito dal parrucchiere"

 continuo a guardarla, ho potuto godere di un Hyunjin lilla poco più di una settimana, poco, troppo poco, sta bene con qualsiasi colore comunque, non esiste colore o cosa che possta stragli male, ha pure cambiato taglio, parte la suoneria del mio ...

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continuo a guardarla, ho potuto godere di un Hyunjin lilla poco più di una settimana, poco, troppo poco, sta bene con qualsiasi colore comunque, non esiste colore o cosa che possta stragli male, ha pure cambiato taglio, parte la suoneria del mio telefono, rispondo <<amore, invece che fissare la foto potresti dirmi cosa ne pensi?>> arrossisco, sono stata colta in fragrante <<hm, n-non la stavo fissando>> sospira <<eri online, ti ho pure scritto, hai visualizzato senza rispondere... 3 volte>> lo metto a vivavoce per controllare, come ho fatto a non notare i messaggi? <<stai...bene, questo look naturale ti dona>> <<dici così per ogni cosa su cui ti chiedo un parere>> guardo il soffitto <<non è colpa mia se staresti bene anche con il verde lime in testa e un sacco della spazzatura addosso>> la sua risata mi scalda il cuore anche dal telefono <<sto andando a prendere il cibo per KKami, ci vediamo tra mezz'ora okay?>> annuisco <<ah si!>> <<stavi annuendo?>> <<...si...>> dico colpevole, la sua risata si fa più forte <<niente pasta per te se continui a ridere di me!>> faccio la finta offesa <<ma la voglio la pasta!>> faccio spallucce <<allora non prendermi in giro...>> <<a dopo amore!>> lo saluto e chiudiamo la chiamata, mi metto in piedi, sono stata per troppo tempo sul divano, è ora di fare il sugo, faccio partire la mia solita playlist ed inizio a cucinare.
Cantare col cucchiaio come microfono è bellissimo, rimetto Backdoor, è letteralmente nella mia top3 canzoni preferite, riprendo a cantarla mentre spengo il fornello perchè il sugo è pronto, sento il suono della porta che si sblocca a malappena, vado verso la porta con ancora il cucchiaio in mano e Backdoor a tutto volume, ha un sacco di buste in mano, lo guardo confusa, poso il cucchiaio e lo aiuto <<ho preso un po di verdure, i noodles e le caramelle, tante caramelle>> sorrido, ormai mi conosce troppo bene, intravedo anche la bottiglia di cocacola a cui non ha nemmeno accennato <<ho preso anche le melanzane, mi ha sconvolto sapere che ti piaccia qualcosa che io invece odio >> rido mentre sistemiamo le cose al loro posto <<sono siciliana, le melanzane per me sono d'obbligo>> scuote la testa sorridendo <<adesso puoi vedere i miei capelli dal vivo, avrei dovuto tagliarli di più?>> continua a toccarseli per sistemarli, mi metto in punta di piedi per poterlo guardare meglio <<mi siedo>> dice serio appena nota i miei piedi, adesso che si è seduto riesco a vederlo meglio, brilla, anche con i capelli neri lui riesce a brillare, gli sistemo il ciuffo, mi sento quasi in colpa a toccarglieli <<se li avessi tagliati ancora di più avresti dovuto prendere troppi fazzoletti, saremmo state in troppe a piangere>> sorride <<mi sarebbero comunque cresciuti subito>> annuisco <<venerdì hai un concerto però, lo staff avrebbe dovuto distribuire fazzoletti a tutti, i tuoi capelli sono preziosi>> annuisco mentre lo guardo <<se io mi tagliassi i capelli a caschetto come staresti?>> spalanca gli occhi <<non farlo.>> scuoto la testa <<mi piacciono troppo i capelli lunghi, non potrebbe mai passarmi per la testa>> tira un sospiro di sollievo ed io continuo <<ecco come si sente ogni stay ogni volta che ti tagli i capelli>> annuisce <<capisco, ma non decido sempre io come tenerli>> prendo il pacco di croccantini per KKami e lo metto al suo posto <<essendo un'idol è ovvio, ma fa comunque male>> <<stai male perchè mi sono tagliato i capelli?>> scuoto la testa <<a primo impatto un pò si, ma solo perchè prima eravamo matchati, però stai davvero bene così, non so come spiegarlo, sembri una specie di principe cattivo>> sorride <<che fossi il principe non c'erano dubbi amore>> eccola la sua autostima, rido <<non puoi capire quanto tu possa piacermi>> mi guarda negli occhi <<io credo di capirlo invece>> sorrido, allarga le braccia ed io mi ci fiondo, mi è mancato un sacco, lo so che è solo stato alle prove e dal parrucchiere, ma un'intera mattinata senza di lui, mi sono abituata troppo al suo profumo e alla sua voce il mattino, è come se questo abbraccio stia sopperendo a quella sensazione, prendo un bel respiro, il suo profumo, sento il suo stomaco brontolare...oddio la pasta!
<<mmm ho fame>> dice ed io rido <<vuoi per caso scriverlo su Bubble?>> annuisce mentre mi stacco e vado a mettere su la pentola con l'acqua, sento il rumore della fotocamera ed una notifica da Bubble, lo prendo "배고파" rido <<sai che è la prima parola che ho imparato in coreano?>> <<ho fame?>> chiede stranito <<il novanta percento dei tuoi messaggi dice solo questo>> ride <<è vero>> guardo ancora il cellulare, ci sono io con una sua maglia addosso che guardo la pentola, sorrido <<comunque che ci fai ancora in pigiama?>> mi mordo entrambe le labbra... <<oggi non devo uscire...quindi...>> prendo gli spaghetti dallo scaffale sui fornelli, rimango girata così da dargli le spalle <<e se per caso oggi volessi uscire con te? saresti capace di rifiutare un'appuntamento con me?>> <<mmm, si?>> non mi sono ancora girata a guardarlo, ma lo sento il peso dei suoi occhi su di me <<sto per essere rifiutato?>> mi giro, non resisto, devo vedere la mia drama queen preferita in azione, si sta coprendo gli occhi con la mano sinistra, mentre l'altra è sulla sua coscia <<ci penso...dove vuoi andare?>> sposta due dita per guardarci attraverso <<c'è un popup bar a tema Sanrio...a Gangnam>> sorrido <<prendiamo il the con i biscotti?>> annuisce togliendosi la mano dal viso <<tutti i biscotti che vuoi>> saltello felice <<allora è un si?>> annuisco energicamente <<ah mi ha mandato un messaggio il padrone della casa con cui hai parlato qualche giorno fa, ha detto di passare domani mattina per vederla>> esordisco mentre scolo la pasta finalmente pronta <<stiamo per andare a vedere per la prima volta una casa insieme?>> mi giro a guardarlo <<sei nervoso?>> annuisce <<sei mai andata a guardare una casa pensando al fatto che ci vivrai col tuo ragazzo?>> mi giro verso la cucina di nuovo, non voglio rispondere, condisco la pasta mentre lui apparecchia, metto i piatti a tavola <<amore l'hai gia fatto?>> annuisco svogliatamente <<...lui, non voglio ricordarmelo>> sorrido malinconica, un anno di convivenza, un anno di pianti e stress, lo sento sospirare, non sta toccando la pasta, è strano, adora mangiarla, lo guardo, sta pensando o sta cercando qualcosa da dire <<t-ti insultava o...picchiava?>> abbasso lo sguardo, tutti i ricordi e le parole mi ritornano in mente, inizio a tortutarmi le dita con le unghie dell'altra mano, Mitsuri mi torna in mente, prendo il cellulare, tolgo la cover, dietro la photocard di Hyunjin c'è la foto di Mitsu, la mia coniglietta, la esco e l'accarezzo, non sento niente intorno a me, lo so, perchè succede ogni volta che mi viene tutto in mente <<era bellissima...>> la sua voce continuo a sentirla però, mi giro verso di lui, si è abbassato accanto a me, gli sposto la foto per fargliela vedere bene <<si...si chiamava Mitsuri, è stata la mia prima ed unica coniglietta>> mi asciuga le lacrime che non sapevo mi stessero scendendo <<era per lei che sopportavo tutto, perchè se lei c'era io potevo farcela>> annuisce <<adesso non devi più sopportare nulla>> annuisco anche io, continuo a guardarlo <<quando Mitsu è andata via tu hai iniziato a farmi il suo stesso effetto, mi hai fatta tornare a sorridere anche se non eri per davvero con me, nè mi conoscevi>> <<per questo mi tieni vicino a lei?>> annuisco <<sono onorato di poter stare accanto a Mitsuri>> mi sorrride ed il dolore che ho sentito al petto fin'ora sparisce, ecco l'effetto che mi fa Hwang Hyunjin, potrei passare attraverso l'inferno e non bruciarmi minimamente in questo momento, sorrido <<posso dirti una cosa?>> annuisce <<tutto quello che vuoi>> poggio la mia testa sullo schienale della sedia, lo guardo, messo così è leggermente più basso di me <<ti amo>> lo dico così, nonostante ancora non abbia iniziato a chiamarlo in nessuna maniera, nonostante stiamo insieme da poco, l'ho detto, anche se rischio di sembrare stupida <<ah ovviamente non mi aspetto che tu mi dica lo stesso, cioè lo so che è fuori dal normale dirlo dopo nemmeno un mese di relazione, è che è semplicemente così, io mi sentivo di dirtelo, puoi anche fa finta di non aver sentito o dim->> vengo interrota dalle sue labbra sulle mie, non è un semplice bacio, sento il sapore delle mie lacrime mentre le nostre lingue s'incontrano, mi accarezza la guancia col pollice, staccarci non è minimamente un nostro pensiero per ora, mi sporgo verso si lui avvinghiando le mie braccia al suo collo, la sedia sta traballando, questo è l'unico motivo per cui ci stacchiamo <<avresti potuto dirmelo anche al terzo giorno, avrei accettato comunque i tuoi sentimenti, ti chiamo amore da una settimana, ho tutti i miei vestiti qui, KKami è qui, sei diventata il mio soggetto preferito da dipingere>> annuisco, anche se non mi dicesse quelle due parole in questo momento capirei che è quello che prova <<se domani quella casa non ti piace possiamo vederne altre mille, va bene?>> annuisco sorridente <<posiamo Mitsuri e mangiamo, ti va?>> annuisco per la seconda volta mentre prendo la foto della mia bambina e la risistemo dietro la photocard di Hyunjin <<posso mangiare accanto a te?>> prende il mio piatto e lo sposta accanto al suo <<puoi mangiare accanto a me tutti i giorni>> sorrido <<la pasta si è freddata per colpa mia>> la guardo, gli spaghetti al sugo freddi sono la cosa più brutta del mondo <<li riscaldo>> prendo entrambi i piatti e vado a metterli in padella <<non sarà buona come le altre volte...ma almeno è calda>> mi segue vicino la cucina, credo che in questi giorni abbia capito che quando sono anche solo leggermente giù ho bisogno che qualcuno mi stia sempre vicino, sorrido fra me e me mentre spadello la pasta <<hai gia pensato a cosa metterti per l'appuntamento?>> <<in realtà no>> rido <<o mio dio Alicia sei tu?>> dice quasi sconvolto <<di solito pensi a cosa metterti non'appena sai che c'è qualcosa da fare>> impiatto la pasta e gli passo il suo piatto <<vero, ma ho sempre quel mini abito azzurro carinissimo, potrei metterci i tacchi bianchi e la borsa a forma di libro>> mi siedo accanto al suo posto <<qundi dovrei mettere qualcosa di blu..>> ormai abbiamo preso l'abitudine di abbinarci ogni singola volta che usciamo insieme, penso sia una cosa carinissima, finalmente mangiamo, al primo boccone lo vedo gia ballare <<è buonissima anche così>> sorrido scuotendo la testa <<lo dici solo perchè non sei abituato a mangiare la pasta >>.

Just Love // HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora