capitolo 12

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Sono le 11 << che ne dite di fare una passeggiata e andare a mangiare qualcosa fuori?>> Propose Nunzio.
Accettammo tutti e uscimmo di casa. Arrivammo in piazza e da lontano vidi un tizio vendere delle rose. Ad un certo Nunzio si alzò e si diresse verso il tizio e dopo qualche minuto torno indietro con una rosa. << questa è per te>> mi disse. Io arrossì, ero diventata come il della rosa. <<Sei come il colore di quella rosa>> disse Albe ridendo. <<Grazie ma non dovevi>> dissi facendo un sorriso, mi diede un bacio sulla guancia e insieme all'imbarazzo il cuore iniziò ad andare a mille.

Sono passati un pò di giorni da quando io e Nunzio chiarimmo e, in questi giorni mi accorsi ancora di più dei suoi gesti e accettai il fatto che Luca aveva ragione, infondo è il mio migliore amico non mi avrebbe mai insistito. E sinceramente imparai ad accettare che qualcosa in me stava cambiando, iniziai a provare cose che non provavo da tempo.

È mezzanotte tutti andarono a dormire mentre io stesi un pò nel salotto sdraiata sul divano. Dopo qualche sentii qualcuno arrivare sollevai lo sguardo e vidi che era Nunzio <<Che ci fai ancora sveglia? E come ma qua da sola?>> mi chiese <<Non ho sonno e sono rimasta qua>> gli risposi. Si sedette nel divano accanto a me e quando passò il suo braccio dietro le mie spalle per abbracciarmi sentii qualcosa di diverso; avevo le farfalle allo stomaco. Non è ovviamente una cosa che capita con tutti... forse non ho ancora accettato un altra cosa, credo che io stia iniziando a provare qualcosa per lui. Le farfalle allo stomaco non sono l'unico segno ad avermelo fatto capire. Me lo ha fatto capire il fatto che quando si avvicinava o mi da un bacio il cuore mi andava a mille, il fatto che lo volevo accanto a me e anche il fatto che quando in quei brevi momenti lui era assente io volevo la sua presenza. <<A cosa pensi?>> mi chiese <<Nulla stavo fissando il vuoto>> Ovviamente mentì. <<sicura?>> <<sisi> risposi con un sorriso e appoggiandomi nella sua spalla.

Mi svegliò la luce del Sole che entrava nel salone dalle fessure piccole delle serrande. Eravamo sdraiati nel divano, il braccio di Nunzio era dietro le mie spalle e io avevo la testa appoggiata nel suo petto. Mi piaceva stare in questo modo controllai l'orario ed erano ancora le 7:30, perciò richiusi di nuovo gli occhi

<< Piccioncini>>Luca ti odio,pensai. Aprì gli occhi, erano tutti davanti al divano. << Ma che siete carini voi, in questa posizione>> disse Christian con un sorriso, nel frattempo si svegliò Nunzio io mi tolsi dal suo petto e mi misi seduta e nel frattempo fulminai con gli occhi Luca e Christian. <<Cosa è successo?>> Chiese Nunzio << Niente>> dissi mentre mi alzai.

Nunzio
Vidi Rebecca alzarsi dal divano e andare di sopra <<che ha? sembrava infastidita>>Chiesi. << Nulla Nù la conosco troppo bene, c'è una cosa che ha accettato ma che non vuole darlo a vedere agli altri>> rispose Luca
<<cioè?>> <<Niente poi lo saprai, questione di tempo>> continuavo a non capirlo

Rebecca
Mi lavai la faccia e uscendo dal bagno mi trovai davanti Luca. <<Luca>> <<Vieni andiamo nella tua stanza che io a te già ti ho capita>> <<ok>>risposi. Entrammo nella stanza <<Ho notato delle cose, io ti osservo sempre e con Nunzio sei cambiata tantissimo, però non è solo questo>> disse, già capì cosa volesse dirmi, potevo nasconderlo agli altri ma a Luca no, non potevo nascondergli niente mi conosce troppo bene. <<Io lo percepisco quando ti agiti appena lui si avvicina a te o quando lo cerchi con gli occhi quando lui non è con noi, e poi ho visto stamattina come eri abbracciata a lui con quel sorrisino stampato in faccia, tu provi qualcosa per lui vero?>> inutile mentirgli << Si è vero però sto cercando di rimanere con i piedi per terra, anche se è inutile sinceramente perché appunto a Nunzio mi ci sono affezionata...>><< eiei devi stare tranquilla>> mi interruppe <<ti ho già detto com'è fatto Nunzio, lui te lo sta dimostrando, togli quel poco di orgoglio che ti è rimasto e accetta tutto quello che provi, ricorda che al cuore non si può comandare>> <<appunto che non ho comandato al cuore io ho ricevuto delusioni>> dissi mentre mi scese una lacrima. <<dai vieni qui>> Ci abbracciammo forte e iniziai a piangere <<non piangere sai quello che ti ho detto su Nunzio e lo sai che se era come gli altri non ti avrei insistito>> mi asciugò le lacrime e io gli sorrisi...

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