21. Scott

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Scott pov

Il giorno dopo la festa, partiamo presto per andare in vacanza un paio di giorni nel nostro chalet in montagna vicino a Whiteface Mountain.

"Avete preso tutto?" domando alle donne mezze addormentate, visto che sono le sei di mattina e il viaggio in macchina dura quasi sei ore.

"Ripetetemi per quale motivo ho accettato?" chiede Emily trascinando i piedi verso l'entrata di casa, dove io e Poppy la stiamo aspettando perché ha dimenticato il cellulare sul comodino.

"Ora che abbiamo tutto, andiamo e hai accettato perché è il regalo di Scott per se stesso" la mora le spiega come se non lo sapesse.

Già, il mio regalo per il mio compleanno è passare del tempo con le due donne della mia vita, solo noi e nessun'altro.

Prendo le due valige e saliamo tutti in ascensore fino ai parcheggi sotterranei, dove montiamo in auto e partiamo per il nostro viaggio.

"Vuoi fare il pieno subito o aspetti?" Poppy mi chiede voltando il viso assonnato verso di me con sguardo interrogativo mentre Emily è già tornata a dormire nei sedili posteriori.

"Appena vedo una pompa, faccio benzina" la informo cambiando stazione radio, ricevendo come risposta un cenno affermativo del capo.

Sono esattamente passate due ore e l'unica cosa che mi tiene compagnia è la radio, Poppy l'ho persa circa un'ora fa ed Emily dall'inizio del viaggio.

"Mmm" odo la mora mormorare per poi aprire gli occhi.

Mi guarda e poi li richiude facendomi scoppiare a ridere silenziosamente scuotendo la testa negativamente.

E così passa un'alta ora di viaggio, fino a quando Emily si sveglia domandando cibo e caffè.

"Baby guarda, c'è un'area di servizio fra tre kilometri, fermiamoci che facciamo colazione e se vuoi ti do anche il cambio alla guida" essa mi indica il cartello tutta esaltata.

Annuisco solo, tenendo la sguardo fisso sulla strada, non volendo causare nessun incidente.

"Poppy sveglia" la scuoto lievemente cercando di svegliarla essendo arrivati.

"Honey dai che facciamo colazione" e dette queste parole magiche si risveglia subito, sbadiglia e si sfrega gli occhi come i bambini piccoli.

"Andiamo" smonta dal veicolo e aspetta che anche noi facciamo lo stesso per andare al bar, dove ordiniamo tre caffè, un beagle, un muffin e un biscotto con gocce di cioccolato per me, non avendo molta fame.

Finita la colazione torniamo subito all'auto.

"Scott va dietro a riposare, guido io" la mora mi spinge verso i sedili posteriori con Emily che ridacchia al mio volto schioccato.

Mi ruba le chiavi dalla tasca dei pantaloni della tuta nera e mi apre la portiera aspettando che ci salga, una volta entrato chiude e sale al posto del guidatore facendo partire l'auto, immergendosi nella strada fortunatamente poco trafficata.

E fra le leggere chiacchiere delle mie ragazze e la musica in sottofondo mi addormento stanco.

Dopo non so quanto, mi risveglio sentendo portiere sbattere e mormorii allegri.

Aprendo gli occhi, noto che siamo arrivati a destinazione e le ragazze sono scese dall'auto per tirare fuori i bagagli e portarli dentro allo chalet.

"Hey, lasciate stare faccio io" dico smontando anch'io raggiungendole dietro il veicolo.

"Sii" urla Poppy per poi letteralmente fiondarsi sull'amaca appesa fra due alberi vicino alla scalinata, che porta su in casa.

"Sii" urla Poppy per poi letteralmente fiondarsi sull'amaca appesa fra due alberi vicino alla scalinata, che porta su in casa

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