Estratto della storia:
Solo dopo essermi passato il desiderio che mi ha offuscato la mente, penso a quello che ho fatto.
"Oddio" sgrano gli occhi scioccata.
Mi sono appena masturbata al suono della coppia di sposini non che miei vicini fare sesso.
...
"Chelsea" chiamo la mia migliore amica sventolando le mani in aria per farmi vedere tra la folla.
"Poppy" mi nota subito sorpassando la gente indaffarata.
"Volevo chiederti se vi va di venire con noi al bar, così mangiamo ed aspettiamo l'aereo tutti insieme" le propongo dopo averla salutata con un abbraccio che ricambia lasciando la mano di Ben.
"Perché no" annuisce e ci incamminiamo tutti verso il bar dell'aeroporto.
Seduti al tavolo, mi volto verso Scott ed Em.
"Cosa prendete?" chiedo ad entrambi curiosa.
"Americano e bagel" Em mi risponde per prima, decisa.
"Anch'io americano e pancake" annuisco alla risposta di Scott e mi alzo.
"Dove vai?" esso mi domanda confuso fermandomi per l'avambraccio.
"Ad ordinare" rispondo ovvia indicando il bancone.
"Non ce ne bisogno vado io" cerca di alzarsi anche lui ma lo blocco dalle spalle scuotendo negativamente la testa.
"Faccio io, vado e torno" lo rassicuro e prendo per mano Chelsea dicendole non verbalmente di accompagnarmi.
"Ciao, cosa posso servirvi?" ci chiede gentilmente il cameriere.
"Un latte, due americano, un bagel, un muffin al cioccolato e pancake" espongo i nostri ordini.
"Altro?" ci guarda aspettando una risposta e io mi volto per fare lo stesso con Chels.
"No grazie, siamo apposto" risponde lei al ragazzo.
"Okay, ecco" ci consegna il dispositivo che ci avvisa quando i nostri ordini sono pronti.
"Sono $30" mi fa sapere il conto.
Merda ho lasciato la borsa al tavolo.
"Scusami, ho lasciato il portafoglio nella borsa, vado e torno subito" gli dico tutta impacciata ed imbarazzata.
Corro verso il tavolo ed afferro velocemente la mia borsa ma per l'ennesima volta vengo fermata dalle mani del mio ragazzo.
"Scott stai leggermente incominciando a darmi sui nervi" gli sussurro a denti stretti abbassando il mio volto al suo livello.
Mi fa un ghigno divertito e mi passa la sua carta di credito.
"Scott ne abbiamo già parlato, posso benissimo pagarvi la colazione" non controbatte nemmeno mi infila la carta fra le mani e mi spinge verso il bancone.
Alzo gli occhi al cielo e borbotto insulti nei confronti del moro.
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"Il volo New York - New Orleans parte fra quindici minuti, avvisiamo tutti i passeggeri di avviarsi al check-in" sentiamo la voce robotica provenire dagli altoparlanti.
