39. Scott / Emily

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Scott pov

Interrotta la chaiamta con Chelsea, chiamo subito mia moglie.

"Baby" mi salta ma non abbiamo tempo per questo.

"Emily incontarimi subito al Presbyterian Hospital" le ordino correndo verso al mia auto.

"Perché? Che cosa succede" mi chiede tutta preoccupata.

"Si tratta di Poppy" dico solo.

"Parto" non ha bisogno di spiegazioni ne altro.

"Piccola sto arrivando" metto in moto l'auto e corro fra le strade trafficate di New York.

Giunto a destinazione, mi precipito dentro all'ospedale.

"Scott" Chelsea richiama la mia attenzione quando arrivo in sala d'aspetto.

"Emily?" domanda guardandosi attorno alla ricerca della bionda che non è ancora arrivata.

"Sta arrivando" la rassicuro.

"Poppy?" chiedo volendo sapere che cose le è successo.

"Quando sono entrata nel suo ufficio, ho sentito che stava vomitando e quindi preoccupata mi sono recata subito in bagno, è lì che l'ho trovata inginocchiata davanti al gabinetto" inizia a raccontarmi.

"L'ho subito accorsa ma poi quando ha cercato di alzarsi, ha avuto un giramento per questo l'ho aiutata ad arrivare fino al lavandino, dove subito dopo mi è svenuta fra le braccia ed in fine ha anche incominciato a sanguinare" ripercorre tutto quello che è avvenuto con voce tremante e occhi lucidi.

"Arrivate in ospedale, mi hanno fatto aspettare fino a che un'infermiera è venuta ad aggiornarmi sulle sue condizioni" arriva alla fine del discoro.

"Quindi che cosa le è successo?" chiedo non avendo ancora capito cosa sia successo.

"Poppy è incinta e grazie allo svenimento le hanno potuto togliere il contraccettivo, il quale avrebbe potuto causare gravi danni fisici ad entrambi se fosse rimasto dentro di lei ancora per molto" la corvina conclude sorprendendomi.

Poppy è...

"Poppy è incinta?" domando con occhi sgranati dalla sorpresa ed un senso di pienezza improvvisa.

"Poppy è incinta?" ci giriamo entrambi al suono della voce scioccata di Emily.

Emily pov

"Poppy è incinta" ripeto le parole appena sentite da mio marito arrivata in ospedale.

"Si" mi conferma Chelsea.

"Ed ora lei dove si trova?" domando avendo davvero bisogno di vederla, ora più che mai.

"Sta riposando nella sua stanza" la corvina ci fa strada.

"Vi lascio un po' da soli" ci concede del tempo fra di noi.

Aperta la porta, ci ritroviamo difronte il nostro amore pallido ed addormentato in un letto d'ospedale.

"Poppy" le corro incontro per poi sedermi al suo fianco intrecciando le nostre mani.

"Scott" chiamo mio marito, il quale senza rendermene conto si è spostato dietro di me.

"Non mi piace vederla così vulnerabile" sussurro accarezzandole il viso di due toni più chiari del solito.

"È perché ha perso sangue" Scott comprende cosa sto pensando quando passo le dita sulle sue gote.

"Cos'è successo?" chiedo non staccando mai gli occhi dalla mia ragazza.

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