Estratto della storia:
Solo dopo essermi passato il desiderio che mi ha offuscato la mente, penso a quello che ho fatto.
"Oddio" sgrano gli occhi scioccata.
Mi sono appena masturbata al suono della coppia di sposini non che miei vicini fare sesso.
...
Durante la notte mi sveglio con la mia intimità talmente bagnata da mettermi perfino a disagio.
Lentamente mi accarezzo il corpo nudo fino ad arrivare alla mia destinazione, massaggio il clitoride con la mano destra e gioco con il mio capezzolo con la sinistra.
Gemo piano non volendo svegliarli.
Non facendocela più, immergo l'indice nella mia profondità ma ad un certo punto ne sento un'altro entrare insieme al mio e uno a massaggiarmi il clitoride.
"Ah" gemo forte eccitata al massiamo.
Il mio dito e quello dello sconosciuto spingono dentro e fuori cercando di farmi rincorrere l'orgasmo mentre il terzo scende giù verso il mio buchetto proibito, disegnandoci cerchi attorno per poi inserirsi dentro facendomi sprofondare la testa ancora di più nel mio cuscino.
"Di più" supplico egoisticamente volendo ancora di più.
E vengo accontentata, quando sento un secondo dito entrarmi di dietro.
La doppia penetrazione mi spinge verso il tanto atteso traguardo, venendo.
"Cazzo Emily, quali sono le regole?" domanda Scotto dopo che ci siamo tutti ricomposti.
"Oh.. io lo so, io lo so" alza la mano Poppy contenta di saperla, avendo sperimentato la regola sulla sua pelle.
Guardo in basso non volendo incontrare lo sguardo arrabbiato di mio marito.
"Di venire da voi se ho bisogno e non fare tutto da sola" borbotto mortificata.
"Vieni qui piccola" mi afferra per i fianchi facendomi sedere sulle sue cosce.
"Scusa" mi scuso continuando a non guardarlo negli occhi.
"Lo so ed è per questo che non ti punirò ma non farlo mai più" mi sgrida come un bambino lasciandomi un tenero bacio sulla fronte.
"Torna al tuo posto" mi ordina gentile.
Una volta tornata al mio posto mi volto a guardarli contenta.
"Dormiamo su" dice Scott coprendo uno sbadiglio con il palmo della mano.
Ci addormentiamo nella stessa posizione di sempre, esausti ma soddisfatti emotivamente e sessualmente, per lo meno io.
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La mattina seguente è Sabato ed essendo il week end, siamo tutti e tre a casa dal lavoro.
Sono la prima ad alzarsi, afferro il telefono dal comodino e controllo l'ora, dieci e un quarto.
Mi stiracchio e sguscio fuori dalla gabbia di braccia, apro la fotocamera e scattato una foto di entrambi accoccolati e davvero carini.
Apro la mia anta dell'armadio ed estraggo una vestaglia verde con dettagli in pizzo nero, la indosso ed esco dalla stanza senza svegliarli.
