Il riscatto

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Venerdì arrivò, Jonathan era già partito per Manhattan da qualche giorno, erano le 20:00 quando scesi all'entrata del palazzo dove Luca mi aspettava per andare a prendere Alissa e portarci al Party della Petrucci, io mi ero vestita con un vestito a tubino sotto il ginocchio colore nero leggermente scollato davanti ed un paio di scarpe rosse con tacco abbinate alla borsa, i capelli lisci ed un trucco su toni naturali. Anche Alissa stava benissimo, aveva un vestito a balze fiorato e scarpe decolté nere.


Arrivammo sul luogo indicato, una villa Medicea molto bella, ed il Sig. Petrucci ci accolse all'ingresso con un sorriso di gratitudine per essere lì, dopo averci preso sottobraccio sia a me che Alissa ci portò a fare le conoscenze, c'erano persone molto in vista dell'imprenditoria Toscana, da proprietari di cantine vinicole a proprietari di cartiere, ce ne erano per tutti i gusti. Dopo il saluto di benvenuto, il Sig. Petrucci invitò tutti a fare un brindisi e mi chiese se avessi piacere di dire due parole difronte a tutti i dipendenti della società, e francamente a questo non mi ero preparata, ma non mi tirai indietro. Andai difronte al microfono che era stato posizionato in un'area di porfido difronte al giardino, dove tutti erano seduti ai tavoli, non sapevo cosa dire, ma poi decisi di prendere spunto dai discorsi della riunione che avevamo avuto pochi giorni prima <buonasera a tutti, e grazie per la meravigliosa accoglienza che ci avete riservato. Siamo qua in rappresentanza della società Davis & Co Trading in qualità di maggior azionista della Petrucci Spa da oggi. 

A tutti voi dipendenti di questa società ci teniamo a dire che:

La Davis & Co. non ha mai avuto alcuna intenzione di licenziare nessuno, come abbiamo garantito al Cda della società, ma a tutti voi chiediamo un impegno sempre maggiore per il futuro, che garantirà la realizzazione di un progetto ed un percorso atto a consolidare gli investimenti che giungeranno alla Petrucci Spa dagli investitori americani.


Al termine del mio discorso ci fu un applauso con standing ovation da parte dei dipendenti Petrucci, e un susseguirsi di persone che volevano conoscermi e salutarmi.
Alle 23:00, ormai esauste, salutammo tutti, soprattutto il Sig. Petrucci e Sig.ra, seguimmo Luca alla macchina che aveva posteggiato appena dietro la Villa.


Quando arrivammo all'auto vidi Luca che guardava fisso due individui a piedi che si stavano avvicinando velocemente nel buio e ci sollecitò a montare in macchina, ma lui non ci riuscì perché fu bloccato, gli misero un fazzoletto annodato in bocca per non farlo gridare, e comunque non ci avrebbe sentito nessuno con il rumore che proveniva dalla festa, io e Alissa cercammo di scappare subito dall'auto ma nel buio si erano avvicinati altri due uomini che si misero seduti dietro schiacciandoci l'una contro l'altra, Alissa piangeva, io cercai, malgrado la paura folle, di rimanere calma per non mettere nessuno in pericolo.

Luca venne buttato su di un marciapiede della villa legato ed espropriato del cellulare, i suoi aggressori montarono davanti mettendo in moto l'auto, e guidando a folle velocità per le campagne di Firenze. Guardando Alissa con sguardi di rassicurazione riuscii a farla smettere di piangere, per la paura che la picchiassero se avesse continuato, nessuno dei sequestratori disse una parola, al viso avevano dei passamontagna neri tutti uguali, si capiva che era stato tutto premeditato ma non capivo per quale motivo volessero noi.


Arrivammo ad un cascinale abbandonato, ma non avevo idea di dove fossimo dato che ci avevano bendato e legarono le braccia dietro la schiena sia a me che ad Alissa e ci intimarono di non provare a scappare facendoci vedere le pistole che tenevano in mano, ci portarono via tutto ciò che avevamo e ci misero in una stanza buia dove c'era un letto malridotto ed un tavolino, il tutto appena illuminato dalla luce della luna che filtrava da una finestrina quadrata con inferiate, uscirono e chiusero la porta con un chiavistello, 

<Elisa ma che cosa succede...cosa vogliono da noi> mi chiese Alissa impaurita 

< non ho idea, certo avevano premeditato tutto, sapevano dove eravamo, non so cosa vogliono da noi> 

La Passione di un AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora