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Il giorno seguente a scuola, Logan non si è fatto vivo, non è in cortile, ne in classe, e neanche in mensa. Non l'ho visto da nessuna parte, nonostante lo abbia cercato ovunque senza un apparente motivo.

Al suo posto però, entrando in classe, trovo Rose seduta da sola all'ultimo banco mentre sbatte nervosamente le dita contro il libro di Filosofia.

Nel vederla, una folata di rabbia mi attraversa il petto e ripensando a come ieri sera mi ha lasciata da sola, mi viene quasi da non rivolgerle più la parola.

Lei scatta in pedi non appena mi vede e corre nella mia direzione stringendomi in un abbraccio così forte da farmi quasi male.

Dopo essere scomparsa tutta la notte continua a far finta di niente.

<<Grazie al cielo stai bene mi sono preoccupata così tanto>> sussurra ad un soffio dal mio viso con gli occhi lucidi.

Oggi non è truccata come al solito e considerando le occhiaie che ha non deve aver dormito molto bene questa notte, sembra molto stanca.

<<Preoccupata? non dire cavolate>> sbotto acida facendo un passo all'indietro per allontanarmi da lei.

Il suo sguardo si acciglia all'istante e anche il rossore dei suoi occhi si intensifica.

<<Non sto mentendo, ti ho cercata ovunque ma non ti ho trovata. Per un secondo ho pure pensato che ti avesse fermata la polizia>> dalla sua voce sembra sincera, ma io so perfettamente che è solo una brava attrice.

<<Smettila con questo teatrino, potevi almeno chiamarmi? mandarmi un messaggio? e invece no, non ti è importato nulla del fatto che mi avessi lasciata sola in mezzo a migliaia di persone in un luogo che neanche conosco. Per non parlare poi del fatto che sei stata tu a convincermi ad andare lì, perciò sapevi perfettamente che non avevo neanche un passaggio per tornare a casa, ma tranquilla, spero tu abbia fatto sogni sereni>> affermo queste parole con un risentimento mai provato prima, ormai sono un misto di ira e delusione.

<<Meredith capisco perfettamente che tu ce l'abbia con me, però ti prego dammi la possibilità di spiegarti cos'è successo>> la sua voce trema e qualcosa si smuove dentro di me.

<<Parla, ti ascolto>> affermo rigida senza distogliere i miei occhi dai suoi.

<<Non appena le persone si sono accorte dell'arrivo della polizia hanno iniziato a spingere per scappare, io ti stavo cercando tra la folla ma il telefono mi è caduto a terra a causa di tutti gli spintoni, rompendosi del tutto, ho fatto il giro della pista ma non ti ho trovata, e quando stavo controllando sul parcheggio è arrivata la pattuglia>>

<<Aspetta cosa? ti hanno fermata?>> chiedo addolcendomi un po'.

<<Si, mi hanno fatto un test antidroga e qualche domanda e dato che per fortuna ero pulita mi hanno lasciata andare quasi subito>>

Lascio ricadere le braccia lungo il mio corpo e abbasso lo sguardo.
<<Oddio Rose mi dispiace tantissimo, non pensavo che avessi perso il telefono, e mi dispiace ancora di più del fatto che ti abbiamo fermata solo perché stavi cercando me>> un senso di colpa si invade del mio corpo.

<<Tranquilla l'importante ora è che stiamo entrambe bene>>

<<Si hai ragione ma non avrei dovuto attaccarti e accusarti così su due piedi, sono davvero mortificata>> la stringo forte con le mie braccia esili, e lei ricambia il mio abbraccio tirando su con il naso.

<<Che ne dici se questa sera vieni a casa mia e ci guardiamo un bel film sotto le coperte?>> 

<<Certo che si>> affermo andando a sedermi sul banco accanto al suo.

Love Me HarderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora