Logan Pov
Sento i muscoli del mio corpo contrarsi tra loro e la pelle della mia guancia bruciare come fuoco ardente.
Ho i pugni stretti lungo i fianchi e da un momento all'altro potrei spaccare qualcosa dalla rabbia.
Quella ragazzina sta cominciando a causarmi dei seri problemi, e mi conviene metterla fuori gioco il prima possibile.
Questa sera mi sono solo divertito un po' a provocarla, ma adesso basta, è arrivato il momento di togliermela dai piedi. Da quando è arrivata in città non ha fatto altro che essere un impiccio per i miei affari, oltre che una grande ficcanaso.
Guardo il telefono, e solo ora mi accorgo che sulla schermata vi sono oltre cinque chiamate perse da Jasper.
Merda, di nuovo.
Mi sono scordato per la seconda volta del nostro compito, e questa volta si incazzerà sul serio.
Mi incammino verso la porta del seminterrato, e solo dopo aver controllato di non essere seguito da nessuno, scendo le scale.
Un odore nauseante di muffa e bagnato mi risale per le narici provocandomi una leggera sensazione di spossatezza.
Continuo a camminare fin quando non sento delle voci accompagnate da una luce tenue e grigiastra.
Giro l'angolo, ed eccoli qui seduti uno di fronte all'altro, il mio amico Jasper, Finn, e il peggiore di tutti; Alvin Morgan.
<<Ti sei degnato di venire allora>> pronuncia Finn fulminandomi con i suoi occhi color nocciola mentre spegne la sigaretta con la suola della sua scarpa.
Io ricambio lo sguardo in cagnesco, e senza rispondergli mi siedo accanto a Jasper, che a primo impatto è contento di vedermi, anche se non vede l'ora di saltarmi addosso per averlo lasciato da solo fino ad adesso.
Un silenzio inquietante e carico di tensione avvolge tutta la stanza, si riesce ad udire solo il suono dei nostri respiri e il ticchettare dell'orologio appeso al muro.
<<La prossima volta che arrivi in ritardo ti becchi un proiettile in testa, sono stato abbastanza chiaro?>> Morgan apre bocca, e io sono già pronto a tirargli un cazzotto e rompergli il naso, come tra l'altro è già successo in passato.
Ma in fondo la storia si ripete no?<<Avanti coglione che aspetti, sono proprio qui a un metro da te>> lo sfido appoggiando i gomiti sul tavolo in legno che cigola al mio tatto.
In meno di un secondo Morgan avvicina la mano alla sua tasca, puntandomi una pistola dritta in testa.
Jasper e Finn strisciano indietro con la sedia spaventati da questo gesto avventato, io invece rimango impassibile e non mi muovo neanche di un centimetro.
Faccio scorrere lo sguardo lungo la pistola lucida, e poi riporto i miei occhi nei suoi, facendogli un sorrisetto che persino io mi sarei divertito a prendere a schiaffi.
Ma la verità è proprio questa: non me ne importa nulla.
Non ho mai avuto paura di morire, al contrario durante la mia adolescenza ci sono stati mesi interi in cui ho sperato ogni giorno di perdere la vita. Una volta ci ho pure provato, con il metodo più veloce e indolore che esista: ho ingoiato un intera scatola di medicinali fino a perdere i sensi, ma è stato tutto inutile perché mia sorella qualche ora dopo mi ha trovato sdraiato per terra in camera mia e ovviamente non ci ha pensato due volte prima di chiamare l'ambulanza.
Avevo solo quindici anni, e portavo sulle mie spalle un peso insostenibile. Avevo vissuto cose che un ragazzo di quell'età non avrebbe dovuto neanche immaginare.
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Love Me Harder
RomanceMeredith Miller una giovane ragazza spezzata dal dolore dovrà cambiare vita e lasciarsi tutto alle spalle. Nuova scuola, nuova città e nuovi amici faranno parte del suo nuovo futuro. Logan Baker, la sua vita può essere descritta in tre semplici paro...