12. Segreti? - first part

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——— Tony Stark ———


Lo sguardo di Tony stava fissando il nulla.
Tutto ciò che stava accadendo attorno a sé appariva come ovattato, mentre i suoi pensieri lo stavano trasportando da tutt'altra parte.
Era preoccupato terribilmente, perché i contatti con Annette e Bucky erano ormai nulli, non aveva loro notizie da due lunghi giorni e questo lo mandava in tilt.
Non riusciva a riflettere lucidamente e tanto meno riusciva a comprendere quale sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Era consapevole del fatto che Wanda a pochi metri di distanza da lui, era riflessiva e silenziosa quanto lui.
Preoccupata? Anche.
Sapeva quanto tenesse a tutto ciò che riguardasse Annette, per quanto lei stessa se ne tenesse a debita distanza, più per la sua sicurezza che altro.
Ma Wanda, così come Steve e ovviamente Bucky avevano letto il dossier di Anne. E tutti e tre, a modo loro, si erano interessati alla faccenda.
Sicuramente l'ultimo tra i tre era l'unico che avrebbe potuto indagare meglio e ricevere le migliori risposte, se Anne gli e l'avesse permesso.

L'ultimo contatto ricevuto dallo stesso Bucky era stato un semplice messaggio, prima di rendere il numero e sicuramente il telefono di entrambi irraggiungibile.
Sapeva perfettamente che potevano essere rintracciati, soprattutto per colpa di un dispositivo elettronico.

"Da qui ci penso io. Vi contatterò appena sarà al sicuro."

L'idea che avesse realmente dato in mano a lui la vita della persona per lui più cara a questo mondo, ora più che mai era tangibile.
Non che se ne fosse pentito, anzi, perché nonostante i trascorsi con Bucky o meglio, con il Soldato D'Inverno fossero stati terribili, lui sapeva che poteva fidarsi.
Sapeva di potersi fidare di James.

"Tony, sei tra i nostri?"

Sollevò lentamente la testa per porre finalmente le sue attenzioni a Steve che lo stava osservando preoccupato.

Gli occhi di tutti i presenti ora erano puntati su di lui e questo lo innervosiva più del dovuto.

Perché non era affatto abituato a non avere nulla sotto controllo e se aggiungiamo anche una spalla rotta e un occhio bendato il quadro era perfetto per essere snervante.

"Temo di sì."

Ci fu una pausa, che utilizzò per cercare di distogliere la nebbia che alleggiava nei suoi pensieri, così da cercare un lampo di lucidità in tutto quel casino.

"Ditemi che cosa sapete."

Il primo a parlare fu di nuovo il Capitano.

"Per ora, molto poco. James è molto bravo a far sparire le proprie tracce, ovviamente tutto quello che sta facendo e per non farsi raggiungere da Hydra."

"Ovviamente..."

"Il punto è che non abbiamo idea di come tenere sotto controllo la situazione, non sappiamo se tutto sta andando secondo i piani o se siano in pericolo. Non sappiamo assolutamente nulla."

"E questo ci rende ciechi e nervosi..."

Tony sospirò con forza, portando ora lo sguardo verso Wanda con sospetto, perché quella sensazione che ella non avesse raccontato tutto continuava ad alleggiare nella sua mente.
Proprio lei, che l'aveva salvato dalle torture a cui l'aveva sottoposto il comandante Strucker, adesso gli negava delle risposte.
Lo stava semplicemente ignorando, nascondendosi dietro ad un racconto breve e privo di dettagli che non li aiutavano.
Eppure quello sguardo preoccupato che alleggiava sul suo viso giovane non accennava ad andarsene.

Per quale motivo?

Aveva già provato a chiederle qualcosa, cosa fosse successo mentre lui aveva perso i sensi, quanti ne avesse fatti fuori e cosa fosse successo dopo.
Ma lei era rimasta in silenzio. In continuo stato di conflittualità emotiva.

INHUMAN | Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora