11. arrivi

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"m'acchiapp na gaiol co nu chil e fum, o' mar mo sta for nun o puozz vrè cchiù"

"Chloee, a colloquio" mi chiama Beppe.

Entro nella sala, e mia madre mi aspetta davanti al tavolo.

"Chloe!" esclama alzandosi.
La abbraccio cominciando a piangere.

"Ehi, tutto apposto?"
"Si, si" "Bene. Devo darti una notizia!"

"Tipo? mi asciugo le lacrime e mi siedo.

Si siede anche lei e inizia a parlare.
"Il mese prossimo ti trasferiscono a Roma! Sarai più vicina a noi e ci saranno più occasioni per vederci in permesso!"

Non vedo più nulla. È tutto sfocato.
Batto le ciglia e torna tutto normale.

"Ah. Sicura?" "Certo amore! Sei contenta?" "Si, certo" balbetto.

"Tempo scaduto" interrompe il comandante.

Ci salutiamo, per poi tornare fuori.

Io e Micciarella siamo seduti sulle panchine davanti alla rete, mentre i ragazzi giocano a calcio.

Tiro fuori un pezzo di carta e una penna, che tengo sempre in tasca.

Mi metto comoda e inizio a scrivere.
"T sient ispirata?" mi chiede.
"Sì. Penso a una mia amica"

"C è success?" "Non ne ho mai parlato con nessuno. Eravamo una ragazzine di soli 13 anni, era fidanzata e credeva di aver trovato l'amore. Era piccola ma la trattava come una principessa. Fatto sta che un giorno comincio a picchiarla, ripetutamente. Ma lei lo disse solo ed esclusivamente a me.
Non voleva dirlo a nessuno. Quando la uccise, non ci ho visto più"

"È per questo che sono entrata all'IPM. Il ragazzo che ho ucciso, era lui, e ho paura che possa capitare lo stesso a me" continuo.

Non ho mai raccontato nulla di ciò. Ma ormai Raffaele sa tutto di me e non potevo starmi zitta.

"Pcche c staije pensann? Mo c stong ij cu te. Si stamm tutt a vit nsiem sta cos nun succederá maij. Se vuoi stare per sempre con me io ste cose non te le farò passare mai"
Mi bacia.

Inizio a scrivere una canzone. Ho sempre amato farlo sin da bambina.

L′ammor è comm a music', te vatt ma nun te fa mal
E lacrim te scennen, ma nun so lacrim e dolor
A chi ti dice, "Scusami" e ca te voj tropp ben
A chill nun l′ea crerer, e paccr nun su parol

"Puozz leggr?"
Gli porgo il foglio.

"Ma tu si na poetess!" ridiamo.

Si apre il cancello con una macchina della polizia.

Tutti ci avviciniamo alla rete che divide il campo dal resto.

"Raga chill è Crazy J!" esclamano diversi ragazzi.

"Ma la conosci?" mi rivolgo a Raffaele. "Eh certo" "E chi sarebbe?" "A cantant, o'ver nun a conosci?" "No"

Tutti i ragazzi cominciano a fischiare e applaudire.

"Wagliu n'ata pereta" Edoardo esce fuori dalla rete.

"E c cumbinass a chell là v'o giur" Micciarella si gira verso cucciolo.

Lo guardo con la coda dell'occhio, per poi andarmene via, in cella. Piangendo.

in un altra vita ;- "micciarella"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora