13. non sono cio che pensi

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"C' sta o' mar for, c' sta o' mar for"

"Bamboline, posta!" ci chiama Maddalena.

"Silvia questa è per te, Rosa a te niente oggi. E questa a Chloe"

"Per me?" "Eh si, leggi presto che dobbiamo scendere"

Apro la mia busta.

Anonimo x chloe.
Non sono ciò che pensi.

Non capisco, chi dovrebbe scrivermele queste cose?

"Chi è?" mi chiede Silvia. Abbiamo fatto pace e siamo tornate in cella insieme. Con Sofia ancora nulla. Ma non voglio averci a che fare.

"Anonimo. Dice di non essere cio che penso"
"Starebbe a significare?" "È quello che sto cercando di capire"

"Chi potrebbe scrivertela una cosa del genere?"

"Beh oddio, una persona ci sarebbe pure, però l'ho ucciso io"

"Ah si, il fidanzato di Chiara" "Si, Federico. Ma quello è morto stecchito ormai" ci rido sopra, anche se mi fa male.

"A te che ti è arrivato?" cambio discorso.

"Una lettera dal mio avvocato. Dice che forse mi fa ottenere la messa in prova o la scarcerazione se ci riesce!"

"Sono contentissima per te! Andiamo giu che ci stanno aspettando" mi rivolgo poi a Rosa e Kubra.

Scendiamo giu e Beppe mi ferma.
"Chloe hai un colloquio"
"Va bene" salgo nella sala apposita.
È vuota.

"Dovrebbe arrivare a momenti, siediti in quel tavolo in fondo intanto"

Faccio come mi dice, e dopo qualche minuto qualcuno entra nella sala.

Qualcuno.

"Ciao, Chloe" È lui...
Lo guardo spaventata, facendomi sempre più indietro.

"Non devi avere paura, non ti faccio nulla"

"Disse quello che ha stuprato una ragazzina di 13 anni"

in un altra vita ;- "micciarella"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora