Nascere in uno dei quartieri semplici, è tradizionali del Bosforo ha come tutte le cose i suoi pregi e i suoi difetti, i pregi sono che puoi scendere giù al Bosforo quando vuoi, e oggi mattina aprendo la finestra ti ritrovi avolta da mille profumi diversi, perché la colazione è la stessa, ma oguno ha la sua ricetta di famiglia proprio come il tè, i suoi difetti invece il naso troppo lungo della sua gente, e il dover finché si vive lì un certo rigore e una certa moralità... per questo appena finito il liceo ho scelto di frequentare la facoltà di lettere, è ciò significava essendo il quartiere universitario dal altro lato del paese prendere le mie cose e trasferirmi nel campus, ovviamente ì miei non erano d'accordo ma alla fine si sono convinti e se pur a malincuore mi hanno lasciata andare... Ed eccomi qui nel mio primo giorno di università, mi hanno sempre descritto il quartiere universitario come una specie di metropoli e vederlo dal vivo confermo questa descrizione appena entri nella galleria sembra di essere in un centrocomemrciale ma in realtà così non è be all'entrata ci sono tutti i negozi utili per chi decide di studiare qui, al piano superiore ci sono i corsi, dalla falcota di giurisprudenza a quella di scienze, passando da quella di lettere a quella di economia e per finire il conservatorio insomma studiare qui non è per tutti diciamo che solo famiglie di un certo rango posso averne il privilegio, mentre per chi come me viene dal quartiere può ambire ha ciò solo studiando giorno e notte e ottenendo una borsa di studio, come è accaduto nel mio caso, ed ora eccomi qui pronta a immergermi in questa nuova realtà così adrenalinica ma allo stesso tempo ansiosa... prendo le mia valigia e mi dirgo al verso l'ufficio informazioni, appena varco l'entrata rimango senza fiato ad accoglierti c'è un enorme parte su cui affissi ci sono i ritratti di tutti i migliori studenti laueratosi qui... e sono molti e mi fa piacere che la maggior parte siano donne, vuol dire che qualcosa nel nostro paese lentamente si stia evolvendo e cambiando... mi siedo sua di una delle siede della sala d'attesa aspettando il mio turno intanto tiro fuori il quaderno e appunto alcune emoziono che sento dentro...quando è la voce della vice direttrice a chiamarmi...
Aifer<< signorina Aydin prego si accomodi allora qui ho il suo curriculum scolastico e noto con piacere che lei è una tra le migliori allieve del suo liceo... allora mi dica quale facoltà a scelto ??
Sanem<< lettere
Aifer<< una facoltà tra le più prestigiose e complesse mi congratulo, allora le spiego brevemente il nostro regolamento prima di tutto ci sono degli orari da rispettare le lezioni inziano tutte alle 8:00, potete uscire dal campus per andare a lezione, usufruire sei servizi messi a disposizione di voi studenti, ma dove rientrare al campus entro e non oltre le 23:00, possono esserci relazioni tra voi studenti ma severamente vietato avere una realzione ho rapporti diciamo più intimi con un proffesore, sono vietati i festini ma non le feste di compleanno poiché siano organizzate nel ala comune e non nelle stanze del campus, in oltre se vorrà insieme alla borsa di studio le stata offerta la possibilità come ad ogni studente di aggiungere un corso da frequentare ad esempio ci sono i corsi di artigianato, quelli di arte, ho quelli creativi, siete libera di scegliere quello che preferite ho se aggiungerlo o meno al vostro percorso di studi...
Sanem<< ci penserò vi ringrazio per l'opportunità comunque
Afier<< di niente e nostro dovere supportate gli studenti che scelgono il nostro quartiere universitario nel miglior modo possibile... tornando al campus questa è la mappa, la chiave dalla sua stanza su ogni piano ci sono quattro stanze, e il campus è diviso i due Ale a sud quella femminile a nord quella maschile... in oltre al primo piano di ogni ala ci sono ale comuni, palestra e biblioteca
Sanem<< lo terrò a mente
Aifer<< bene allora benvenuta nel nostro quartiere universitario signorina AydinMi disse con sguardo autoritario ma allo stesso tempo anche un po dolce, così presi i documenti e la chiave per poi dirigermi nella mia stanza, questo posto era enorme ma già mi piaceva, sentivo che qui avrei potuto finalmente spiegare le mie ali senza sentirmi giudicata da occhi indiscreti come quelli del mio quartiere...