꧁Cap 4 - L'invito꧂

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Quando Jungkook gli si palesò davanti Ahvi per poco non si strozzò con il cannolo alla crema che aveva messo pochi secondi prima in bocca, rischiando così di rimanerci secca a soli ventiquattro anni.
Era bellissimo, impossibile non notarlo, ogni donna si girava ogni volta che lui si palesava in una stanza.
Portamento fiero, sguardo furbo, voce d'angelo, abbigliamento impeccabile, Jungkook era per le giovani donne un vero e proprio Dio greco.
<< hey eccoti! >> disse kook arrivando da lei quasi saltellando << Ahvi? >>
<< mh? >>
<< È un cannolo quello che hai in bocca? >> gli domandò indicandole le labbra, la giovane segui il suo dito, indicandosi le labbra a sua volta  << b-no....ti sm-bagli..>> bofonchiò, cercando con fatica di masticare
<< ahahahahahah!! se non stai attenta rischi di soffocare >> disse scoppiando a ridere.
Ahvi si bloccò, lei e jungkook si conoscevano fin da bambini, effettivamente loro due insieme a sua sorella Asena e Taehyung erano sempre stati insieme, non c'era stato un solo momento della sua infanzia in cui i due ragazzi non fossero presenti. Ricordava ancora il primo momento in cui lo aveva conosciuto, tremendamente timido, non alzava mai la testa, sempre nascosto dietro al fratello. Era così piccolo e impacciato, che per i primi mesi Ahvi era convinta fosse muto, ogni volta che la vedeva scappava, tanto che spesso si chiedeva se gli avesse fatto qualcosa o se non sopportasse la sua vista, ma tutto quello perse importanza quando una volta, in una fredda giornata d'inverno mentre erano intenti in una feroce battaglia a palle di neve, lo aveva sentito ridere; la sua risata cosi solare e leggera, aveva fatto sì di ammutolirla, lei che a differenza della maggiore era come un vulcano, sempre attiva, sempre in procinto di dire qualcosa, quel giorno con solo la sua risata era riuscito a farle perdere l'uso della parola stessa, aveva visto i suoi occhi ingrandirsi e riempirsi di milioni di stelle, era così bello che per un secondo gli si era fermato il battito. Da quel momento in poi erano sempre stati insieme, sia nei momenti belli sia in quelli difficili.
Ahvi ancora intenta a guardarlo rapita da quella risata così genuina e libera, non si accorse subito delle occhiate che il giovane Park stava attirando su di se.
Soprattutto di uno sguardo in particolare, lei si chiamava Corina Barker; una delle giovani donne più belle e potenti di tutta la ragione, era alta leggermente più di Ahvi, lunghi capelli neri lisci come la seta, occhi grandi come quelli di un cerbiatto scuri come carbone, bocca carnosa e dentatura perfetta, era impossibile rimanere indifferenti di fronte a tanta bellezza.
Ahvi cercò di mantenere lo sguardo su Corina, che da parte sua non riusciva a staccare lo sguardo da Jungkook.
Ahvi non sapeva perché la cosa la infastidisse tanto, dopotutto lei e Jungkook erano amici, e lui non aveva mai mostrato interesse nei suoi confronti che fossero di natura romantica.
<< signor Park? >> cinguetto la corvina
<< si >> Jungkook si girò, incontrando uno sguardo dai tratti amabili, occhi grandi da cerbiatto e una voce melodiosa << oh, buonasera Miss Corina >> disse kook prima di fare un mezzo inchino, sorridendole
<< buonasera a lei mio signore >> disse la giovane ammiccando
<< la trovo bene, sono molti anni che non la vedo...diventa sempre più bella, se posso permettermi >> disse kook mostrando alla giovane un misterioso mezzo sorriso
<< oh mio signore! Così mi fa arrossire >> rispose Corina portandosi una mano di fronte alle labbra nude cercando di nascondere l'imbarazzo
Ahvi accanto a Jungkook guardava la scena come se si trovasse di fronte a uno scontro tra due carrozze, era come se lei nemmeno esistesse, il suo sguardo confuso e infastidito passava dal volto del giovane che conversava con Corina senza il minimo imbarazzo, a lei che civettava con Jungkook in un modo che Ahvi nemmeno nei suoi sogni sarebbe stata in grado di fare, nemmeno se fosse stata Asena stessa ad insegnarglielo.
La infastidiva più di quanto riuscisse ad ammettere, eppure Ahvi non riusciva a smettere di guardarli
Adesso lui si stava sporgendo in avanti sussurrando qualcosa che Ahvi non riusciva a sentire, provocando nella giovane donna di fronte a se una gradevole e sonora risata
<< Ahvi? Ahvi?  >>
Che avevano quei due da parlare così vicini? Addirittura da sussurrarsi cose all'orecchio? E poi perché Jungkook gli stava così vicino? E soprattutto perché quella situazione le dava così fastidio?
<< Ahvi!>>
<< si? >> Ahvi sobbalzò, mentre si girò di scatto verso la madre che la strattonava per il braccio in cerca della sua attenzione
<< Ahvi non sai che cosa è appena arrivato?! >> disse la madre mostrando una forte eccitazione
<< c-cosa? >> domandò la giovane che con sguardo perso, riprese a fissare il giovane che ancora chiacchierava con Corina
<< è arrivato  un invito da parte del Duca Min! >> urlò Mira saltellando così tanto da attirare l'attenzione su di se senza sforzo
<< è...una cosa fantastica, madre..>> disse Ahvi senza troppa emozione
<< devo mostrarlo a tua sorella! l'hai vista? >> gli domandò aspettando una risposta << Ahvi? Ahvi? >> chiamò ancora
<< si? >>
<< hai visto tua sorella? >> gli domandò
<< mh... n-no...non l'ho vista...>> bofonchiò Ahvi abbattuta << mi dispiace..>>
<< oh non preoccuparti tesoro! La vado a cercare sono sicura sia qui da qualche parte! >> gli disse Mira guardando con trepidazione l'invito << dovresti mangiare qualcosa mia cara...sembri stremata! >> gli disse prima di accarezzargli con le dita calde la guancia << certo madre... non preoccuparti >> gli rispose Ahvi con un mezzo sorriso, era indecisa se dire o no alla madre ciò che stava pensando, lei era una donna, probabilmente sapeva il motivo del suo tormento nel guardare il suo amico fare il casca morto con la figlia del Governatore
<< m-madre...io....>>
<< oh! eccola! Asena! Asena! >> urlò Mira << perdonami tesoro, ne parliamo più tardi va bene? >> senza aspettare una risposta Mira sfrecciò in direzione della sorella maggiore, che insieme a Taehyung ballava in mezzo alla sala, ridendo tra le sue braccia.
Ahvi ancora ferma sul posto era in totale silenzio mentre tra Jungkook e Corina continuava la loro piacevole seppur irritante conversazione
<< signor Park, non sapevo che gli fossero successe tutte queste avventure in un anno, e mi dica non ha avuto paura? >> domandò la corvina avvicinandosi con fare sinuoso al giovane
<< paura? >> domandò il giovane con un sorriso divertito << no mia signora non ho avuto paura >> continuò il ragazzo con fare borioso
<< si certo....infatti Taehyung e Jim non hanno dovuto salvarti più di una volta per permetterti di tornare a casa e dire tutte queste fesserie >> bofonchiò Ahvi sottovoce, o almeno così credeva, Corina si voltò in direzione della giovane che a braccia conserte guardava il pavimento
<< come scusi? >> gli domandò con chiara irritazione
Ahvi alzò lo sguardo scontrandolo con quello delicato seppur infastidito della giovane ragazza accanto a Jungkook, gli era così vicino che era facile ormai per lei poterlo accarezzare con fare casuale, cosa che faceva uscire dai gangheri la giovane ferma di fronte a loro
<< ho detto che se non fosse stato per Taehyung e Jim! Il principe con cui sta parlando non sarebbe nemmeno qui >> disse Ahvi con tono fermo << e ora se non vi dispiace, vi lascio >> annunciò prima di allontanarsi
<< asp-aspetta!>> gli urlò Jungkook, ma nemmeno il suo richiamo fermò la giovane che con velocità superò ogni possibile ostacolo, voleva uscire, voleva stare sola, era infastidita, profondamente turbata, ma seppur ci pensasse non ne conosceva il motivo.
<< Ahvi! >> sentì di nuovo il suo nome ma non si fermò << Ahvi! Maledizione! Fermati! >> gli urlò di nuovo il ragazzo << e perché mai? Per sentirti ancora mentre ti vanti come un idiota? >> gli urlò di rimando la giovane senza voltarsi, correndo verso le scale, ma proprio al raggiungimento del primo scalino una mano la afferrò per il braccio fermandola, girandola di scatto nella sua direzione << si può sapere che ti prende? >> gli domandò Jungkook confuso
<< che mi prende? Non mi prende niente! Ero solo stanca di vederti cinguettare con Miss governatore >> rispose Ahvi facendogli una smorfia.
Il corvino continuò a fissarla, la trovava stranamente buffa e sorprendentemente irritante << c-cinguettare? santo cielo Ahvi! Stavo solo conversando! >>
<< tu quello lo chiami conversare? >>
<< si certo! >> esclamò con ovvietà
<< anche con me conversi, ma mai così! >>
<< beh ma è normale! >> esclamò << tu sei mia amica, lei invece è...>> rispose Jungkook sorridendo, senza accorgersi di ciò che aveva appena crepato nel cuore della giovane
Ahvi serrò le labbra, non poteva credere che una frase così innocua potesse fargli così male
<< capisco >> rispose quasi a un sussurro
<< a-aspe, non...non volevo dire questo, mi sono espresso male >> cercò di scusarsi
<< no no, capisco, siamo amici, e gli amici non devono essere romantici...>>
<< Ahvi....ascolta io non... >>
<< sto bene! >> gli urlò appena il ragazzo cercò di toccarla << anzi sai cosa? Ho voglia di ballare! >> disse la giovane tornando sui suoi passi
<< c-cosa? b-ballare? >>
<< si! Hai presente quella cosa che si fa a due? Vicini l'uno all'altra? Quello si chiama ballo! >> gli rispose come se parlasse a un idiota, cosa che in quel momento non era molto lontano da ciò che stava pensando di lui
<< so cosa si intende per ballo! >> rispose irritato
<< e allora non capisco perché tu me l'hai domandato! >>
<< va bene allora! Andiamo a ballare.. >> disse soffocando un lamento
Ahvi fermò la sua varcata verso il centro della stanza,  girandosi verso il corvino, lo guardò con confusione << chi ti dice che io voglia ballare con te?  >> domandò.
Il sorriso che Jungkook aveva fino a pochi minuti prima scomparse lasciando un leggero ghigno << non vuoi ballare con me? >>
<< no non voglio > > rispose << siamo amici dopo tutto, e gli amici non ballano assieme, vicini vicini, mentre si tengono per mano...noooooo! Lo hai detto tu dopo tutto >>
<< io non ho detto questo...>>
<< hai detto che siamo amici, e gli amici non sono adatti a certi comportamenti , se vuoi ballare dovresti chiedere a Corina. sono certa che non vedrà l'ora, dopotutto lei è....no? >> gli disse Ahvi con un sorriso stampato in faccia
<< io non intendevo questo...Ahvi, aspetta! Dai parliamone! >>
<< mi dispiace mio signore! Ma ho un lord da invitare! >> disse prima di sfrecciare in mezzo alla pista.

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