꧁Cap 8 - Gelosia꧂

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Yoongi non ricordava, l'ultima volta in cui aveva provato tanta apprensione, in vista del suo ingresso in una qualsivoglia sala.
Negli ultimi giorni si era prodigato, per rendere quel ballo il migliore, a cui ogni giovane donna e uomo di quella città avrebbe mai messo piede.
Lì aveva osservati uno per uno, entrando oltre le sue sontuose porte, aveva sentito gli schiamazzi, le risate, i gridolini sommessi da ogni donna che si apprestava a entrare nelle sue grandi mura.
Il Duca sotto consiglio del suo confidente decise, che si sarebbe mostrato ai suoi ospiti scoccata la mezzanotte. Cosa che aveva divertito oltre ogni immaginazione il giovane seduto sulla sua morbida poltrona di velluto, di un intenso colore rosso sangue.
Ma ciò a cui non aveva pensato, era come fosse lunga l'attesa a quella particolare ora.
Yoongi portò il viso a fissare il soffitto, mentre le ombre del fuoco si stagliavano sulle pareti buie << che noia... >> disse sorseggiando dell'ottimo brandy << non avrei dovuto accettare questa sua noiosa idea...>> borbottò
Il corvino si tirò su in piedi sbuffando, appoggiando il bicchiere ancora pieno sul tavolino che gli era accanto.
Camminando annoiato, verso la grande porta finestra che dava per gli aranceti, che oltrepassò, osservando quella notte dapprima limpida farsi sempre più scura, le nuvole che prima erano di un bianco candido, da sembrargli panna montata, avevano assunto il colore del fumo, fino a diventare quasi del colore della pietra che portava al mignolo sinistro, ma nonostante tutto il Duca le trovava ancora magnifiche, dopotutto lui adorava i temporali. Lo facevano sentire al sicuro, capito quasi, come se facesse lui stesso parte della tempesta.
Piccoli sbuffi arrivarono dalla porta. Yoongi ancora fermo a guardare il cielo mormorò un "avanti", facendo così avanzare al suo ingresso l'ospite che il Duca non aspettava.
<< sua eccellenza >>
Quella voce così melensa, da arrivargli alle orecchie, gli fecero provare un insolito senso di nausea, che lui conosceva anche fin troppo bene  << Leysa...>> mormorò acido, voltandosi, trovando di fronte a sé; una giovane donna, dall'aspetto signorile, con folti capelli scuri, che gli incorniciavano il viso, nel suo taglio corto mosso, occhi allungati di un insolito castano rosso, e labbra piene, piegate in un ghigno.
<< a cosa devo questa spiacevole visita? >> domandò riportando il viso verso le nubi che minacciose, preannunciavano l'arrivo di funeste piogge.
Una risata dal suono melodioso, si fece alta alle spalle del Duca << sua eccellenza, è sempre un onore per me incontrala >> disse << ditemi come state? >> gli domandò
Yoongi fece un mezzo sorriso sghembo << è questa la domanda che vi ha spinto fin qui? Siete uscita dal vostro nascondiglio solo per sapere della mia salute? >> la incalzò prima di portare lo sguardo verso i due occhi fermi su di lui << andiamo Miss Leysa... ditemi il vero motivo del perché vi trovate in casa mia, a cui se ricordo bene, non vi ho mandato alcun invito >>
La nobildonna che aveva mantenuto una certa compostezza, allargò di più il suo inquietante sorriso, mostrando al ragazzo i suoi perfetti denti bianchi.
<< mi ha mandato vostro nonno >>
<< mio nonno? >> domandò sorpreso << a che proposito se posso chiedere? >>
<< oh andiamo sua eccellenza lo sapete benissimo il perché >> disse melensa camminando per la stanza << mi ha mandato per impedirvi di commettere questa inutile  perdita di tempo >> disse avvicinandosi al tavolino, dove afferrò il bicchiere sorseggiando il liquido ambrato << sono giorni che vostro nonno è alquanto irritato >> disse avvicinandosi sempre di più alla poltrona su cui il ragazzo, era seduto solo qualche instante prima, posandoci le dita sopra, accarezzandone il tessuto  << aveva chiesto a vostro cugino Yoon Soo di occuparsene, >> disse << ma come penso sappiate, il Marchese ha trovato un ottimo modo per non adempiere a questa responsabilità >>
Yoongi, la osservò con la coda dell'occhio, erano parecchi anni che non incontrava colei che si definì, la nuova Duchessa della casata Min.
Il corvino se la ricordava a malapena, quando l'aveva conosciuta la prima volta, aveva capito in fretta che tra loro due non sarebbe mai corso buon sangue, motivo per il quale, aveva sempre mantenuto una certa distanza dalla suddetta donna.
<< immagino che l'ottimo modo, sia stato quello di scappare dalla finestra e fuggire >> esclamò sorridendo
Leysa, guardò a lungo il giovane << vostro nonno è stato chiaro, lo sapete eravate presente sua eccellenza >>
Il corvino, trasalì, ricordando quella scena come se la stesse rivivendo proprio in quel momento. Lui in piedi di fronte a colui che deteneva il buon nome della casata dei Min. Che gli urlava elencandogli, i doveri che il loro ducato comportava. Tra cui sposare che lui lo volesse oppure no, colei che secondo il vecchio. Era perfetta per mantenere la loro alleanza intatta.....

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