꧁Cap 1 - Il ballo꧂

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<< Ahvi? >>
Erano ormai ben quarantacinque minuti che Asena cercava la sorella, la madre quella mattina l'aveva informata che ci sarebbe stato l'ennesimo ballo nella dimora di lady Hilton vecchia amica della loro madre nonché la più famosa nobildonna della città.
E Asena sapeva che l'unico motivo per cui i suoi nastri per capelli non erano dove li aveva appoggiati, era solo per colpa della sorella più giovane.
<< Ahvi! Dai smettila siamo in ritardo! Lo sai che nostra madre ci farà lo scalpo se ci trova ancora in questo stato >> quasi urlò mentre con la coda dell'occhio vide una sagoma correre verso il corridoio accanto a lei, una risata raggiunse le giovani orecchie di Asena, mentre con goffaggine data dall'ingombrante vestito che sua madre aveva fatto cucire apposta per lei cercava di raggiungere con fatica la giovane sorella che con sghignazzi e risate gli vorticava attorno
<< Ahvi ti prego!>>
<< Ahahahahah al massimo mia cara sorella nostra madre ucciderà te >> rispose Ahvi che con la sua risata cristallina correva tra un corridoio e l'altro
<< può anche essere ma tu seguirai il mio stesso destino! >> gridò la maggiore contro la schiena della sorella che correva dì fronte a lei
Asena cercò di intercettarla ma con un movimento veloce che la fece più assomigliare a un gatto che a una nobildonna riuscì a scampare dalla grinfie della sorella maggiore.
<< Ahahahahah Asena sei lenta! >>
<< non sono lenta...è colpa dell'abito >>
<< colpa dell'abito dici? Mh non sono certa che sia la verità >> gli rispose sogghignando << secondo me invece....è colpa dell' abbuffata che hai fatto questa mattina a colazione mentre nostra madre riprendeva i nostri fratelli! >>
<< ma tu come?....come fai a saperlo? Non eri nemmeno presente!! >> Asena la guardava con fase interrogativo
<< lo so che la cosa ti sorprenderà sorella ma io ho orecchie e occhi ovunque....>> gli rispose con un sorriso sornione sul volto
<< si oppure uno dei nostri fratelli ti ha spifferato qualcosa di totalmente falso! Potrei già immaginarmi chi tra i tre potrebbe essere il colpevole..>>
Disse guardando con sottecchi la sorella che aveva ancora sul volto il suo furbo sorriso << in ogni caso siamo in ritardo se nostra madre ti vede in qu...>>
Dei passi veloci e ticchettanti fecero capolino nel lungo corridoio dove le due sorelle erano ancora intente a litigare
<< ASENA? AHVI? PERCHÉ NON SIETE ANCORA PRONTE?! >> gridò una donna vestita di tutto punto dietro di loro.
Mira era una donna alta ben proporzionata, aveva un viso ovale, con un piccolo nasino e due labbra carnose ma non troppo pronunciate, pelle olivastra con impercettibili segni del tempo, riusciva addirittura a passare per una donna molto più giovane della sua vera età, lunghi capelli ambrati, e due occhi scuri come carbone stava fissando con rimprovero le sue due figlie che la guardavano come se avessero appena messo le dita nella marmellata senza il suo consenso.
<< DOVEVATE ESSERE PRONTE ORMAI DA ORE!! INVECE SIETE ANCORA QUI A TRASTULLARVI, I VOSTRI FRATELLI SONO GIÀ PARTITI!! >> Mira gridava con tutto il fiato che aveva in corpo mentre rincorreva con il ventaglio a mezz'aria, le due figlie che cercavano di sfuggire all'imminente lavata di capo della loro madre.
<< forza ognuna nelle proprie stanze! Vi voglio vedere vestite e imbellettate entro 10 minuti di sotto, sono stata chiara? >>
<< certo madre >> riposerò all'unisono le due ragazze
Asena chiuse la propria camera dove l'aspettava la sua domestica nonché amica Aria, che se la rideva sotto i baffi
<< non ridere non è divertente >>gli disse
<< mi perdoni Miss ma io l'avevo avvertita che era meglio vestirsi prima dell'arrivo di vostra madre...ma ahimè non siete il tipo di fanciulla a cui piace ascoltare non è così? >>
Gli disse guardandola con finto rimprovero
Asena incrociò le braccia al petto, mettendo in scena un falso muso a cui la domestica era abituata.
<< è stata colpa di quel mostriciattolo! Mi ha portato via tutti i nastri che avevo comprato giorni fa in centro, erano perfetti con l'abito che mia madre mi ha confezionato >>
Passò le dita sul tessuto, toccando con leggerezza e dolcezza il vestito color blue navy, che sua madre gli aveva fatto cucire apposta per quella serata, un abito lungo con un corpetto a cuore, la madre gli aveva detto che dato che il suo nome aveva il significato di "blue" non poteva non avere nel suo guardaroba un vestito di quel colore.
<< capisco Miss ma non si deve preoccupare, sono certa che anche senza nastri, riuscirò a rendere il suo aspetto più che accettabile per il ballo a cui dovrà partecipare >>
Gli rispose, mentre fece sedere la signorina di fronte al piccolo specchio di fronte alla propria seduta.
Gli passò delicatamente la spazzola sui lunghi capelli color del cioccolato più puro, mentre con maestria glieli acconciava, con piccoli fiori incastrati tra i capelli fece si che Asena rimase incantata dalla maestria della propria dama
<< Aria! È bellissima! >> disse Asena appena si guardò nello specchio, la lunga treccia era stata tirata in alto mo di corona permettendo ad Aria di adornarla con piccoli fiori bianchi e qualche piccolo gioiello per far risaltare ancora di più la luce
<< la ringrazio signorina >> rispose arrossendo leggermente
Asena si alzò dalla poltrona rivestita in tessuto mentre si portò verso il grande specchio in mezzo alla stanza, si guardò con interesse passando gli occhi sulla sua figura.
L'abito che sua madre gli aveva confezionato era di un colore cosi intenso che appena ci aveva posato gli occhi sopra aveva fatto si che sentisse le farfalle nello stomaco solo al pensiero di poterlo indossare
Mira l'aveva fatto confezionare apposta per Asena in un paese vicino, aveva sentito da alcune nobildonne di quanto la loro sarta fosse brava, così volle provare, e quando aveva finalmente portato a casa il tanto atteso dono era rimasta estasiata dall'espressione della figlia più grande.
<< signorina dovrebbe andare sua madre l'attende >> gli disse Aria
Asena si scostò dallo specchio dopo l'ultimo giro su se stessa, non riusciva a credere che la donna di fronte a lei fosse la sua immagine. Riportò lo sguardo verso la sua amica gli diede un veloce bacio sulla guancia e con velocità uscì dalla stanza.

𝒢𝒾𝓇𝓁 meets 𝔢𝔳𝔦𝔩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora