<< dovremmo rientrare >> Mingyu osservò la valle sotto di loro farsi più oscura << avremmo dovuto fare rapporto ore fa >> sbuffò, mentre si stringeva le spalle sotto il lungo mantello fatto di pelliccia.
<< avete paura del buio Sig. Kim? >> c'era l'accenno di un sorriso sul volto del Capitano Eunwoo.
<< l'unica cosa di cui ho paura è il perdere l'uso delle dita >> mormorò, stringendo e allargando la mano come prova di ciò che temeva.
<< siamo su questo crinale da nemmeno cinque ore, sono certo che riuscirete ad attendere ancora qualche ora >> rispose mantenendo il sorriso.
<< dite la verità Capitano, il vostro intento è uccidermi non è forse così? >> domandò l'altro battendo di poco i denti << non credevo che potesse essere così vendicativo, solo per aver perso una partire a carte >>
<< oh suvvia Tenente Kim, sapete che non sono un uomo che porta rancore >> disse alzando di poco un sopracciglio e allargando così il suo seducente sorriso, che sapeva irritava il più giovane accanto a lui.
<< ci aspetta una lunga cavalcata, di almeno un'ora o due >> disse Mingyu alzando il viso osservando le nubi grigie, e sentendo il vento forte sulla pelle << sempre se non ci raggiunge la tempesta prima, in quel caso ci metteremo dalle tre alle quattro ore >> mormorò stringendosi ancora di più il mantello, affondandoci la faccia all'interno.
<< siete così ansioso di incontrare vostro zio, Tenente? >>
Eunwoo, vide le labbra di Mingyu stringersi e la sua mascella tirarsi. Il giovane aveva passato in quella fortezza quasi tutta la sua adolescenza, crescendo in quel campo di battaglia che per lui ormai era diventata casa sua.
<< dico solo...>> mormorò puntando l'occhio sano verso l'alto << che se oltre la notte, avremmo a che fare anche con una tempesta, dubito che torneremo con le nostre gambe alle porte dell'accampamento >>
Il Capitano osservò quel giovane ragazzo. La prima volta che lo incontrò, era poco più di quattro anni prima.
Era di guarnigione alla fortezza da sette anni. La prima volta che lo avevano mandato oltre la grande porta, tutte le antiche, sinistre storie gli erano tornate in mente come una valanga. Aveva sentito le viscere attorcigliarsi e il sangue diventargli piombo.
Negli anni a seguirsi ne aveva riso, di ciò che aveva provato la prima volta.
Era un Capitano ormai, con centinaia di pattuglie alle spalle. Per lui la notte non gli faceva più paura, nella sterminata estensione di terriccio nero ricoperto dalla neve candida, che i cadetti più giovani avevano chiamato la Foresta degli echi.
O per lo meno non c'erano stati terrori per tutta la durata dei suoi anni.
C'era qualcosa di diverso però quella notte, Eunwoo la percepiva, la sentiva e il giovane Kim con lui.
Per l'intera giornata il castano l'aveva osservato. Lo aveva visto stranamente silenzioso e irrequieto, come se si sentisse continuamente osservato.
Mingyu Kim era di pochi mesi più piccolo dell'uomo accanto a lui, giovane nipote del Generale conosciuto da tutti come il Quarto cavaliere .
Era bello; ventisei anni, occhi e capelli scuri, cieco dall'occhio sinistro reduce di un combattimento finito male, storia che non aveva mai convinto il castano, Mingyu era un vero esperto nel combattimento corpo a corpo, la prima volta che aveva combattuto contro di lui in allenamento non era riuscito a colpirlo nemmeno una volta, era come se vedesse le sue mosse ancora prima che le vedesse lui stesso. Fisico atletico e agile come un felino. Indossava stivali di cuoio, pantaloni di lana, guanti di camoscio, tunica, gilè di pelle, con infine un lungo e pesante mantello di pelle esterno con pelliccia all'interno. Tutto rigorosamente nero.
Orfano dei genitori, era stato cresciuto seppur nel peggior modo possibile, dal maggiore dei fratelli di suo padre. Un uomo che tutti conoscevano, e che tutti temevano.
<< il Generale ci aveva ordinato di rientrare prima che le luci calassero Capitano >> disse Mingyu
<< ci aveva anche ordinato di osservare i movimenti della foresta a est >> puntualizzò il ragazzo con lo sguardo rivolto a una piccola luce fioca in mezzo alla foresta.
<< ve l'ho già detto >> replicò irritato il più giovane << siamo ancora in tempo, se torniamo adesso avremmo ancora la protezione del sole, ma se tardassimo anche solo di mezz'ora, rischieremo seriamente di venir ammazzati da quei mostri! è questo ciò che volete? >>
Il maggiore parve non udirlo, troppo preso a studiare le ombre incombenti con quel suo modo di fare tra il superficiale e l'annoiato.
Mingyu aveva fatto abbastanza pattuglie con lui da sapere con solo un'occhiata che era meglio lasciarlo perdere quando faceva così.
<< e sia, Tenente >> disse infine il maggiore sospirando rumorosamente << sellate i cavalli >>
Il minore non se lo fece ripetere, si voltò così in fretta mentre si avvicinava ai destrieri che per un attimo a Eunwoon gli era parso di veder scorgere in lui un sorriso.
Senza prestare troppa attenzione a ciò che il minore stava facendo, riportò lo sguardo verso il punto che stava osservando solo pochi attimi prima, notando come la luce che era accesa fosse spenta.
Il Capitano, sì immobilizzò. Preoccupato che potessero in qualche modo a lui sconosciuto, aver capito che qualcuno li stava osservando.
Cercò di assottigliare lo sguardo, cercando di captare il più piccolo fruscio, accanto e sotto di loro. Se fossero stati scoperti, sarebbe stata la loro fine.
Senza far rumore Eunwoo, si avvicinò di soppiatto al minore che era intento a sellare i grossi cavalli neri, legati a un enorme albero ormai morto e secco.
<< Tenente >> lo chiamò il maggiore
Mingyu preso alla sprovvista e preoccupato dal tono del maggiore si girò di scatto, incontrando i suoi profondi occhi scuri.
<< venite qui >> sussurrò, avvicinandosi a lui il tanto da sentire il suo alito caldo sulla pelle << immediatamente! >>
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𝒢𝒾𝓇𝓁 meets 𝔢𝔳𝔦𝔩
Fanfiction[... in pausa...] Ambientata in un periodo pieno di balli, sfarzo, Duchi, Visconti. All'insegna del divertimento con una nota mistica e lugubre, piena di amore e morte. Riuscirà la nostra protagonista a scoprire il segreto del ragazzo arrivato in ci...