28. Lo spazio che ci divide

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(Armin)

Dopo le lezioni all'università in cui non ho ascoltato una parola, ricevo un messaggio molto sintetico da parte di Annie:

-Ciao Armin, come va?
Stasera volevo parlarti urgentemente al Titan.
P.s. Non accetto un "no" come risposta-

Sinceramente non mi va di presentarmi ad una festa dopo quello che è successo a quella passata, però Annie ha evidentemente bisogno di parlarmi e quindi le scrivo che ci sarò.

Ci accordiamo sull'ora.

Alla fermata dell'autobus trovo Eren. Dopo ciò che è successo a sua sorella noi non ci parliamo molto, ma mi manca il rapporto che avevo con il mio amico.

Eren mi vede e si avvicina a me:
«Ciao Armin, come sono andate le lezioni?»
Rispondo con un "come al solito".

Il mio amico sembra di ottimo umore, così gli chiedo come vanno le cose con Mikasa.
«Molto bene» risponde

«Stasera la presento ad Ashley»

Quel nome mi crea una fitta all'altezza del cuore...

Mi manca così tanto...

Farei qualsiasi cosa per stringerla a me o anche solo per rivederla, ma so che sarebbe così sbagliato nei suoi confronti.

Il pullman arriva e passiamo il viaggio in silenzio.
Ora che sta insieme a Mikasa, l'appartamento è diventato solo mio, perché lui è già andato a convivere con la sua ragazza.

Molte volte la solitudine mi pervade, ma per fortuna lo studio riesce sempre a distrarmi, ma oggi è diverso perché non faccio altro che pensare alla festa di stasera e anche ad Ashley che incontrerà Mikasa, la ragazza di suo fratello.

Mi chiedo cosa ne penserà e inizio ad immaginare i loro dialoghi.
A me sta piuttosto simpatica, però non siamo amici, solo conoscenti.

"Invece, che cos'è Ashley per me?"

Io la risposta ce l'ho già, ma fa così male...

Spero solo che la serata che sta per giungere mi farà dimenticare il suo sorriso, i suoi occhi che si dilatano dall'intensità con cui ci guardiamo, dalla sua chioma lucente e profumata, dal suo corpo mozzafiato...

I pensieri mi hanno fatto perdere la cognizione del tempo: sono già le 20:00!

In fretta mi cucino delle uova.
Finita la cena mi faccio una doccia veloce.

L'acqua fredda mi scivola lungo tutto il corpo e mi annebbia la vista, ma con la mente che viaggia alla velocità della luce arrivo fino al luogo in cui si trova Ashley.

Penso a cosa potrebbe star facendo in questo momento.
Immagino che sia in camera sua, più precisamente nel letto... senza alcun vestito addosso...

Penso che sia da sola, ma invece è in compagnia di un uomo che la sta baciando con voracità.
I due amanti sono già ansimanti, comprendendo che i preliminari sono finiti.

Lui è alto di statura, i capelli sono castano chiaro e la faccia è allungata simile a quella di un... CAVALLO!

Al ricordo di Jean stringo forte i pugni fino a far sbiancare le nocche.
Sferro un pugno verso la parete della doccia ferendomi alla mano.

Una goccia di sangue segue la stessa traiettoria dell'acqua proveniente dal doccino.

Tempo di uscire dalla doccia che sento qualcuno bussa alla porta: Annie è già arrivata.

Indosso subito l'accappatoio e vado ad aprirle.
La ragazza veste un delizioso abito blu con le maniche che scende morbido fino alle ginocchia.

«Stai proprio bene»
Lei si sforza di sorridermi.

More than you can believe -Armin Arlert x oc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora