In questa stanza dell'ennesimo hotel ero dentro la doccia dopo lo show, l'acqua scorreva lungo il mio corpo. Ero li da non so quanto a pensare alla mia vita fino ad ora, ero cresciuto cosi, tra concerti, interviste, servizi fotografici, la mia vita sfrenata non mi concede mai un momento per fermarmi e riflettere per capire. Era sempre quello che avevo sognato, ma avevo bisogno di qualcos'altro. Volevo dedicarmi ad altro: a me stesso ed Aaron Carter. Decisi di parlarne con il mio manager. Ne avremmo parlato davanti ad un caffè, nel pomeriggio del giorno dopo. Uscii dalla doccia, presi l' asciugamano e mi asciugai. Poi, uscito dal bagno, alzai gli occhi e vidi quella che doveva essere la mia donna dormire nel mio letto. La guardavo e sentivo un enorme vuoto dentro di me. Cercai di capire cosa sentissi, provassi per lei, ma non vedevo né sentivo nulla. Mi diressi davanti all'enorme vetrata che dava al balcone. Uscii di fuori, dove c'era un leggera brezza che si poggiava sul mio corpo e mi fece rabbrividire. Mi accomodai su di una poltroncina che si trovava lì. Con la mia acqua gassata sorseggiavo e guardavo fuori: la luna era cosi gialla ed enorme che la sentii sbattere contro di me. Mi sentivo di nuovo quella sensazione di blocco. Mi chiedevo se mi sarebbe mancato tutto questo, poi la mia mente andò a ricordare quella ragazza che era sempre presente ormai nella mia mente. Forse è per lei che mi trovavo a pensare, a domandarmi: E se questa non fosse la mia vita? Non ricordavo mai il suo nome, ma il suo volto mi era rimasto impresso nella mente. Potevo vederla sempre sul mio cellulare quando ne avevo voglia. Lei era lì, con il suo sorriso, i suoi occhi cosi intensi e vivi. Avrei voluto scriverle più di quanto non abbia fatto, ma non posso espormi cosi: sono una maledetta star che non può esprimere un suo pensiero senza che qualcuno sia lì in agguato a criticare ogni tua mossa, del resto non si può esprimere altro finché non si impara a conoscere l'altro, figuriamoci uno come me, ma qualcosa mi diceva di provare a buttarmi in questa cosa per me assurda e eccitante. Avevo già in mente come muovermi, ma mi serviva l'aiuto di tutti. Mi alzai dalla sedia, rientrai in stanza e mi sdraiai sul letto. Lei si rigiro. Io mi misi supino, chiusi gli occhi e provai ad immaginare lei in tanti modi, cascai poi in un sonno profondo. La sognai ma come sempre fu un ricordare molto vago.
Mi svegliai per colpa del mio cellulare che squillava. Lo presi e guardai il displey: era il mio manager. Risposi:
Aaron -pronto
Manager - io ti sto aspettando al bar
Aaron - si ora arrivo scusa
Riattaccai, mi alzai e mi vestii di corsa. Avevo il cuore a mille e non sapevo il perché. Uscii dall'albergo e correvo veloce verso la caffetteria. Sapevo che il mio destino da adesso in poi sarebbe cambiato, non sapevo come ma ne avevo bisogno. Arrivai davanti al bar, entrai e lo trovai lì: aveva la faccia serena. Mi tolsi il giacchetto che avevo indossato, lo misi sulla sedia, poi la spostai e mi accomodai
Aaron- buongiorno
Manager - buongiorno. Allora spigami il motivo di questo incontro ..
Aaron- Vedi il fatto e che non mi sento più legato in questa vita mi sento oppresso vorrei cambiare vita e per farlo o bisogno di lei presi il mio smartphone e apri instagram le feci vedere la foto di lei devi fare una ricerca su di lei
Manager - AAron ma sei sicuro ti rendi conto
AAron - Si ti prego o bisogno di avere in formazioni su questa ragazza
Manager - OK faro questa ricerca e ti faro sapere per quanto riguarda il resto
AAron - in base a ciò che troverai mi muoverò di conseguenza il resto per il momento voglio staccare mi prenderò un periodo di pausa mi serve
Manager - OK Aaron se è quello che vuoi io ti lascerò carta bianca OK
Aaron - grazie ti sarò eternamente grato
Fini il mio caffè mi alzai pagai la mia parte
Aaron- ehi mi raccomando fammi sapere
Manager OK Aaron mi muoverò subito
AAron grazie
Ed andai via avevo una sola cosa da fare pensare come lasciare Lese non sapevo come, L' avrebbe presa ma non potevo essere legato ad una persona solo per l' immagine solo per avere qualcuno a canto per non essere solo , per ottenere qualcosa, tutti si aspettano qualcosa da me era il momento che io mi aspetti qualcosa dalla vita camminavo per il marciapiede diretto in albergo apri con la chiave lei era li che si vestiva
Lese- buongiorno amore ti sei alzato presto.
La guardavo mi dispiaceva per lei ma non capivo cosa mi era piaciuto in lei cosa mi aveva colpito
Aaron- avevo un incontro con jason dovevo parlargli di una cosa
Lese - tipo sono curiosa
si avvicino a me con la sua solita faccia da poco di buono non mi andava neanche di baciarla ne toccarla ne tanto meno farci sesso mi butto le braccia al collo io in die treggia le tolsi da me ...
Aaron - senti lese io non posso continuare con te una cosa che non c'é mai stata da parte mia non posso continuare a prenderti per il culo in questo modo cosi meschino , ti prego di lasciare questa stanza addio
Lese - cosa stai dicendo Aaron sei diventato matto non capisco io credevo che tra noi fosse speciale
Non la guardavo ero girato verso il panorama nel balcone
Aaron - per favore vai via non ti voglio più qui OK
Lese - non posso credere che tu mi tratti in questo modo come un cane
Aaron hai ottenuto ciò che volevi no ora può anche uscire dalla mia vita
Lei si volto prese le sue cose la valigia mise tutto dentro mi guardo per un istante un ultima volta mi girai la.guardai lei aveva gli occhi puntati su di me erano così gelidi cera tutto il suo odio si giro e lascio la stanza sbattendo la porta dietro di se guardai di nuovo il panorama di fronte a me mi appoggiai alla ringhiera dove sei rientrai nella stanza mi buttai sul letto chiusi gli occhi e mi addormentai .
Mi svegliai ed era notte mi alzai e vestito usci dalla stanza non sapevo dove andare ma non volevo stare in quella stanza mancava il respiro , entrai in un pub c'era poca gente salve dissi al barista una birra grazie guardai intorno gente china che beveva triste spenta ed io ero come tutte quelle persone in attesa che la.vita ti riservi qualcosa di emozionante che cambi senza che tu te ne accorga sorseggiavo la mia birra già mi diede alla testa mi sollevai dalla sgabello barcollando pagai il mio conto e usci dall' pub rientrai in albergo preparai l mia valigia volevo tornare a casa mi ero stufato mi si le ultime cose e la chiusi poi mi sdraiai sul letto presi il cellulare entrai su twitter speravo che lei fosse in linea aspettai per un bel po poi spensi ed andai a dormire .
Li giorno dopo mi svegliai di buon ora presi le mie cose e lasciai la stanza presi un taxi che mi diresse verso l' aeroporto aspettai qualche ora il mio volo tardava mi misi seduto ad aspettare presi di nuovo il cellulare apri instagram e trovai un lungo messaggio da parte su, della ragazza con un volto ma senza nome leggevo piano assaporando ogni singola lettera come suonava nella mia mente lei era sempre cosi ogni volta mi faceva rimanere sempre più stupito senza parole senti io mio cellulare squillare lessi era il mio menager risposi
Aaron- allora novità
Manager - be so che italiana trasferita qui da poco vive in un apparta mento condiviso con altre persone a venti anni ti do l' indirizzo .
Aaron sei un grande ehi scusate andai alla resption avete carta e penna si cominciai a scrivere
Aaron - OK sai se ci sono case nelle vicinanze in affitto
Manager - guarda mi sempre ce ne sia una di fronte
Aaron- sei un amico grazie
manager- mi raccomando fammi sapere
Aaron OK sara fatto
Ora sapevo cosa fare e come muovermi .
Tornai a casa e chiamai l' agenzia che si occupava della casa accanto la comprai chiamai qualcuno per aiutarmi a traslocare in pochi giorni ero già nella casa volevo un po sistemarla avevo comparto tutto l'occorrente per dipingerla mi misi li e cominciai a colorare un pomeriggio senti ridere mi affacciai era lei rientrava a casa probabbilmente con una sua amica era strano vederla li a pochi metri da me lei neanche si immaginava cosa stesse per accadere presi il mio te freddo e sorseggiai , non era ancora il momento di uscire allora scoperto ma la osservai per giorni notai che usciva poco se non con la sua amica stava le ore in camera a leggere scrivere o disegnare non mi scriveva più avevo paura che mi avrebbe scordato una volta sparito ma non volevo pensarci per non deprimermi avevo da fare ora con la casa , c' erano tante cose da fare ancora andare a vedere i mobili ogni cosa doveva essere perfetta come di solito era la mia vita che doveva essere cosi io dovevo essere sempre perfetto ma non lo sono stato a volte e li il mio mondo e crollato non potevo più permetterlo sta volta dovevo essere come lei si aspetta, dovevo conoscerla conoscere i suoi gusti , volevo essere quello che lei desiderava come lei mi aveva dipinto quindi esaminai e la spiai da lontano per mesi scopri che era una ragazza semplice parlava spasso una vecchietta stava le ora con lei , la sera usciva raramente mi aveva sempre affascinato il suo modo di essere cosi dannata mente semplice , era quello che mi serviva era ciò che cercavo adesso .
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One Love ..
RandomAaron sempre circondato da gente, impostando la sua vita in base al suo lavoro sempre in corsa ma un momento per chiarirsi le idee voleva riscoprire un altro aspetto di se un altro modo di vedere le cose come una persona qualunque scelse lei per i...