Resto immobile sul letto senza fiatare, cosa che fa anche Gio. Ci scambiamo occhiate nervose ma ad un tratto lui si alza e inizia a vestirsi mentre l'uomo all'esterno della camera, continua a bussare e a spingere la maniglia verso il basso per provare ad entrare.
<<Che fai?>>
Domando al riccio a voce bassa prima di alzarmi dal letto.
<<Facciamo così...>>
Inizia a spiegare il suo piano cercando di camuffare la voce il più possibile pur di non farsi sentire e nel mentre racimola i miei vestiti dal pavimento e li porta in bagno.
<<Io ora esco, tu esci tra una decina di minuti, va bene?>>
Lo guardo confusa e in silenzio raggiungo il bagno. Per un attimo crediamo che lo sconosciuto fuori la stanza sia andato via le nostre illusioni si infrangono nel momento in cui sentiamo non più una voce, ma ben due. Giovanni si volta dandomi le spalle per raggiungere la porta, ma io lo afferro per un polso.
<<Aspetta>>
Si volta e inchioda i suoi occhi nei miei, quasi come se sapesse cosa sto per dirgli.
<<Cosa vuol dire quello che è appena successo?>>
La mia domanda fa spuntare sul suo volto un lieve sorriso.
<<Dopo l'evento aspettami fuori, ti risponderò avanti a una tazza di caffè, se lo vorrai>>
La sua risposta mi lascia senza parole e, senza neanche darmi il tempo di rispondere, rimette la maschera suggerendomi poco dopo di nascondermi in bagno.Dopo circa un quarto d'ora, anche io esco dalla stanza che, stranamente, sa ancora di sesso e dei nostri profumi che uniti danno vita ad una fragranza unica.
Percorrere i corridoi di questo palazzo da sola mi manda leggermente in agitazione, ricordano molto vagamente quelli dei film horror e sono abbastanza sicura che se fosse buio potrebbe saltare fuori da un momento all'altro un essere mostruoso. Di tanto in tanto mi giro, consapevole che alle mie spalle in realtà non c'è nessuno e tiro un sospiro di sollievo solo quando mi ritrovo nuovamente tra la folla di sconosciuti.
<<Giada! Che fine hai fatto?>>
La voce di Anna mi fa voltare di scatto, con lei c'è anche Noemi e noto con grande sorpresa che hanno già indossato gli indumenti per la nostra esibizione.
<<Io...>>
Cerco le parole giuste da dire, non so se dire loro la verità o se mentire e tenermi quello che è successo per me, ma Noemi mi facilita la scelta.
<<Vatti a cambiare, ti restano solo cinque minuti prima dell'esibizione>>
Senza farmelo ripetere due volte mi precipito nella stanza che funge da camerino e, più veloce della luce, indosso i vestiti che avevo scelto per l'occasione. Mentre lotto con il tempo, nella mia mente scorre quello che è successo poco più di mezz'ora fa con Giovanni. Non mi sono mai sentita cosi viva, provo queste emozioni solo quando sono con lui, non so come ci è riuscito, ma mi ha completamente stregata.
<<Mancano due minuti>>
La voce stridula di Anna rimbomba in tutta la stanza, così metto da parte i pensieri ed esco dalla camera facendo scivolare le mani sul pantaloncino, in modo da stenderlo quanto più mi è possibile. Io e le ragazze percorriamo il corridoio principale, al termine del quale ci attende Aldo.
<<Ragazze venite, da questa parte>>
Ci fanno segno con una mano di seguirlo e noi facciamo esattamente quello che ci dice, fino a quando non arriviamo in scena, dove lui prende la parola.
<<Buonasera a tutti>>
L'uomo, improvvisamente illuminato da una luce bianca fredda, saluta tutti gli invitati stringendo il microfono nella mano destra mentre io e le ragazze prendiamo posizione alle sue spalle.
<<Questa sera abbiamo il piacere di avere qui con noi tre bravissime ballerine. Ci delizieranno con tre coreografie preparate da loro stesse>>
Aldo fa una breve pausa, come se si fosse dimenticato di dire qualcosa.
<<Oh quasi dimenticavo...>>
Appunto.
<<Dopo la loro esibizione, nel giardino sul retro della struttura, verrà allestito il buffet dei dolci dove troverete diverse delizie che vi faranno leccare i baffi, ma ora godetevi questo spettacolo>>
Non appena finisce di parlare la luce si sposta sui nostri corpi, rivelando le posizioni iniziali della prima coreografia. Un silenzio improvviso cala in tutta la sala e viene spazzato via dalla musica che risuona nelle casse in maniera abbastanza forte.
Iniziamo a compiere i primi passi, e tra uno spostamento e l'altro alzo gli occhi sulla folla che abbiamo avanti per vedere se riesco a scrutare Giovanni da qualche parte, ma le luci soffuse non aiutano affatto. Io, Noemi e Anna continuiamo a ballare per alcuni minuti, finché non portiamo a termine anche la seconda e la terza coreografia.
Veniamo sovrastate da un applauso rumoroso, a tratti quasi fastidioso e ci inchiniamo in segno di ringraziamento, prima di essere nuovamente raggiunte da Aldo che ancora una volta impugna il microfono tra le sue mani.
<<Avete visto che spettacolo?>>
Domanda agli invitati spostando lo sguardo da questi ultimi a noi e dopo alcune parole spese nei loro riguardi, posa il microfono su una delle casse e si rivolge a noi.
<<Complimenti, siete state bravissime>>
Inaspettatamente ci stringe la mano una ad una e, subito dopo, ci invita a consumare i dolci insieme a tutti gli altri.<<Comunque tu ci stai nascondendo qualcosa>>
Afferma Anna con un'espressione strana, percorrendo per la centesima volta il corridoio che porta alla stanza/camerino.
<<Io? Cosa dovrei nascondervi?>>
Faccio finta di non capire, ma la mia mente mi guida in tutt'altra direzione.
<<Anna ha ragione, prima sei sparita per non so quanto tempo e quando sei tornata sembravi quasi preoccupata per qualcosa>>
Continua Noemi prima di entrare in camera, per poi sedersi sul letto e iniziare a sfilare alcuni dei gioielli che indossa.
<<Hai conosciuto un ragazzo?>>
All'ennesima domanda di Anna resto in silenzio, con la mente ancora annebbiata e ancora incerta su cosa dire alle mie colleghe.
<<Giada?>>
<<Ero con Giovanni!>>
Sbotto, stanca di sentire la voce della mia amica cosi insistente.
<<Tu cosa?>>
Quest'ultima si avvicina a me inorridita, come se avessi appena detto che sono stata con il primo che capita. Resto ancora una volta in silenzio sotto il suo sguardo indagatorio, ma Noemi sembra non voler collaborare con la sottoscritta.
<<Cosa ci faceva qui Giovanni e in che senso eri con lui? Dove eravate?>>
Domanda a raffica, facendo diminuire ancora di più la mia pazienza.
<<Per essere qui vuol dire che era tra gli invitati all'evento e...>>
Mi blocco un istante, non riuscendo a credere che sto per dire quello che è realmente successo in quella camera.
<<Siamo stati a letto>>
Le ragazze accanto a me si allontanano sconvolte e se da un lato capisco le loro reazioni, dall'altro mi infastidiscono e non poco.
<<Non ci posso credere>>
Commenta Noemi, poggiando una mano sulla fronte e scuotendo la testa.
<<Beh, credici>>
Sputo fuori acida come un limone per poi continuare.
<<Ho fatto quello che mi sentivo di fare, io non posso fare a meno di lui e anche se quello che c'è stato tra di noi questa sera non porterà a niente, non importa>>
Rigetto tutto fuori, come se avessi accumulato dentro di me tutto questo per troppo tempo. Le mie colleghe mi guardo più stupite di prima e io non posso fare altro che dar loro le spalle per iniziare a cambiarmi.
<<Giada...>>
Una delle due mi interpella, forse per chiedermi scusa o forse per continuare a portare avanti il suo pensiero, ma io non ho intenzione di ascoltare. Senza togliere i vestiti dell'esibizione, porto la borsa sulla spalla ed esco dalla stanza senza proferire parola. Si, mi sto comportando da bambina, ma la bambina ora è stanca e ha solo bisogno di vivere le proprie emozioni.SPAZIO AUTRICE
Nuovo capitolo tutto per voi e sono qui per darvi una (spero) bella notizia:STA PER ARRIVARE UNA NUOVA STORIA CON IL NOSTRO CAPITANO, QUI SOTTO VI LASCIO LA COPERTINA CON IL TITOLO💙
(Chiedo scusa per eventuali errori)
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A PICCOLI PASSI - Giovanni Di Lorenzo
FanfictionSequel di "Passo a due". Dopo la vittoria dello scudetto, Giada decide di non seguire suo padre in Toscana e di restare a Napoli. La vita le riserva nuove avventure, conoscerà nuove persone e avrà una propria stabilità, stabilità che forse verrà mes...