𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟗 | 𝐒𝐚𝐧𝐠𝐡𝐞𝐞

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But you drain me out if I get too muchI might need you or I'll breakAre we too young for this?Feels like I can't move-Softcore

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But you drain me out if I get too much
I might need you or I'll break
Are we too young for this?
Feels like I can't move
-Softcore

Yuri

«Sanghee... non si sente bene» pronunciò Seokjin non appena si presentò in cucina col fiato corto, per aver corso in modo spericolato giù per le scale. Per un attimo avevo avuto il terrore che fosse caduto, «Ho appena chiamato l'ambulanza, sarà qui tra pochissimo, signore» disse con gli occhi sgranati.

Sentii alcuni battiti mancare e se fino ad un attimo prima pensavo che la presenza del signor Kim, il padre di Taehyung, fosse la cosa peggiore di quella giornata quasi giunta al termine, l'arrivo di Seokjin con quella notizia mi immobilizzò.

Il biondo non si preoccupò nemmeno di proferire parola che scostò con aggressività il suo maggiordomo con una spallata per poter passare e dirigersi in fretta e furia sulle scale. Lo sentii correre come un dannato per arrivare al piano di sopra il più velocemente possibile.

Avevo capito che c'era qualcosa che non andava già da un paio di giorni, con le eccessive visite mediche alla bambina, ma non avrei mai pensato ad una possibile conseguenza.

Mi sentivo strana e non riuscivo a muovermi, neanche un muscolo dava segno di vita. A quanto pare nemmeno io, se non fosse stato per i battiti del mio cuore che risuonavano persino nelle mie orecchie probabilmente mi sarei dichiarata deceduta da sola da qualche minuto circa.

Ero avvolta dalla confusione e questo mi rendeva più irrequieta. Perché una giornata così perfetta stava procedendo a sgretolarsi in mille pezzi tutto d'un tratto?

«Seokjin, cosa sta succedendo?» riuscii a dire prima che il maggiordomo se ne andasse, con la gola secca e la lingua una poltiglia, come se non avessi parlato per anni. Ero confusa, sconvolta e priva di ogni possibile emozione. Non sapevo a quale dare retta per prima.

«Non posso darti alcuna informazione al momento, mi devo sbrigare ad aprire le porte per il passaggio del signor Kim, probabilmente dobbiamo portare d'urgenza Sanghee in ospedale» pronunciò con la voce che gli tremava, raggiungendo in pochi secondi la porta col rumore di passi che scendevano le scale nello stesso momento.

Una volta spalancata quelle imponenti ante di legno scuro della villa, il suono tetro della sirena dell'auto ambulanza mi face sgranare gli occhi e battere il cuore in modo più frenetico.

Il mondo parve crollarmi addosso tanto che i suoi frammenti mi pietrificarono, rendendo le suole delle mie scarpe un tutt'uno col pavimento pregiato di Taehyung, che vidi qualche secondo dopo arrivare alla porta d'ingresso della villa e uscire. Con la piccola Sanghee tra le sue braccia, con ancora indosso quel dolce e tenero vestitino da principessa che non avevo fatto in tempo a toglierle quando crollò di sonno.

𝐁𝐀𝐁𝐘𝐒𝐈𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 | 𝐤𝐭𝐡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora