𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟕 | 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐢𝐞

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설레는 만큼 많이 두려워운명이 우릴 자꾸 질투해서너만큼 나도 많이 무서워When you see meWhen you touch me-Serendipity

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설레는 만큼 많이 두려워
운명이 우릴 자꾸 질투해서
너만큼 나도 많이 무서워
When you see me
When you touch me
-Serendipity

Taehyung

Presente

Rigirai tra le dita alcuni documenti ed altre scartoffie dove erano rappresentati su dei manichini cartacei I vestiti per la mia prossima collezione per l'inverno. Nella mia agenzia c'era sempre un affollamento e accalcamento di voci che mi facevano deconcentrare persino nel mio ufficio, portandomi alla rassegnazione, perciò l'unico modo per avere un po' di pace era stare alla villa un po' di più mentre Sanghee dormiva.

Prima dell'inizio di quella estenuante giornata.

Prima dell'arrivo di Yuri.

Nemmeno quel giorno sapevo quanto mi sarei trattenuto e mi sentivo terribilmente in colpa per non riuscire a passare del tempo con mia figlia. Ogni volta che ero in casa o dormiva oppure era troppo stanca per stare con me. Questo mi faceva stringere il cuore in una morsa ogni giorno di più.

Mi faceva sentire un pessimo padre, perché nonostante col denaro riuscivo a darle tutto quello che voleva, c'era qualcosa che con essi non potevo comprare. Il tempo. Quello che non avevo mai per stare con lei.

Il mio lavoro mi stava rubando tutto il tempo che potevo davvero impegnare in altro, eppure non avevo molta scelta, soprattutto non dopo l'inaugurazione di una nuova agenzia di moda.

Ringraziavo Yuri per questo, per riuscire a farla rimanere la solita bambina allegra e chiassosa che era sempre stata. E vederla così felice con la sua unnie rendeva felice anche me.

Ma in realtà le dovevo tanto, perché quella sera in cui mi aveva portato al minimarket, un posto che per me era terribilmente sconosciuto, mi aveva aperto un mondo nuovo. Quello che non avevo mai potuto vedere, dato che avrei macchiato la mia posizione nella società.

Mi aveva aperto la porta di un mondo semplice, umile, normale. Quel minimarket era stato un piccolo paradiso in grado di regalarmi qualche attimo di sollievo dalla mia solita routine, con accanto, tra l'altro, la ragazza che donava spensieratezza senza rendersene effettivamente conto.

Yuri mi aveva fatto sentire bene. In un certo senso apprezzato. Dandomi la possibilità di farmi sedere con lei a mangiare quel ramen piccante, che se ci ripenso ancora ho la lingua che va in fiamme. Ed era stato proprio quello il momento che avevo amato di più.

Per colpa della mia repellenza al piccante, il che non avevo specificato per rendermi effettivamente forte ai suoi occhi, l'avevo fatta ridere in un modo talmente spontaneo che avevo ancora la sua risata impressa nella testa. Era qualcosa di genuino, qualcosa che era stato in realtà represso per tanto tempo. Aveva un suono dolce e per nulla forzato. Qualcosa che avrei voluto ascoltare altre infinite volte.

𝐁𝐀𝐁𝐘𝐒𝐈𝐓𝐓𝐈𝐍𝐆 | 𝐤𝐭𝐡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora